Poeta (Roma 1791 - ivi 1863). Fondatore (1813) dell'Accademia Tiberina, per tutta la vita scrisse poesie in italiano, che, considerate sino a oggi come un'esperienza decisamente negativa dell'arte belliana, [...] in un felice ventennio (1830-49 circa) e costituita da ben 2279 sonetti, tutti pubblicati postumi, rappresenta il capolavoro belliano e insieme una delle conquiste più alte del linguaggio romantico. Nervoso, iracondo, sempre in cerca d'impieghi che ...
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FABBRI, Diego
Sergio Torresani
Nacque a Forlì il 2 luglio 1911 da Augusto e Lina Camporesi. Il padre, repubblicano, era operaio in un'officina di pompe idrauliche; la madre, papalina, svolgeva lavori [...] Feltrinelli per il teatro. Fu direttore della rivista IlDramma; e scrisse ancora. Nel 1978 Il commedione di GiuseppeGioacchinoBelli poeta e impiegato pontificio (premio Istituto dramma italiano), al quale lavorava da cinque anni, gli dette modo ...
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Gregorio XVI
Giacomo Martina
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno (allora nella Repubblica veneta) il 18 settembre 1765, da Giovan Battista notaio, e Giulia Cesa, anch'essa figlia di un notaio. [...] ecclesiastici più fedeli, come Giovanni Maria Mastai Ferretti, cardinale e arcivescovo di Imola. Si pensi a GiuseppeGioacchinoBelli coi sonetti romaneschi, poesia che coglie obiettivamente lo stato d'animo del popolo, per lasciare "un monumento ...
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PERESIO, Giovanni Camillo
Gabriele Scalessa
PERESIO, Giovanni Camillo. – Notizie riportate da Prospero Mandosio nella sua Bibliotheca romana lo vogliono nato nel 1628 (non è noto il giorno) «Joannis [...] l’episodio stesso (Ugolini, 1987, pp. 27 s.).
Redatto in un romanesco spurio (se raffrontato a quello che GiuseppeGioacchinoBelli avrebbe usato nella prima metà dell’Ottocento), con dedica a Francesco Maria de’ Medici, Il Jacaccio narra le vicende ...
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AMICI, Domenico
Alfredo Petrucci
Disegnatore ed incisore in rame, nato a Roma nel 1808. Nel basso vedutismo romano succeduto alla grande era vasiana e piranesiana, l'A. fu tra quelli che mostrarono [...] a tal proposito il Palazzo di Montecitorio, da lui inciso nel 1840, qual era apparso già alla fantasia di GiuseppeGioacchinoBelli, con in alto "bannerola, orologgio e campanile" e "un grossissimo par de campanoni",e giù la folla dei Romani ...
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PINELLI, Bartolomeo
Rossella Leone
PINELLI, Bartolomeo. – Nacque a Roma il 19 novembre 1781 da Giovanni Battista e Francesca Cianfarani, nel quartiere Trastevere, nei pressi dell’ospedale S. Gallicano.
Le [...] di scavo al Foro Romano voluti dai francesi e diretti da Giuseppe Camporese e, nel 1812, fu coinvolto in un progetto di a Roma un salotto letterario, frequentato anche da GioacchinoBelli, cui è probabile partecipasse lo stesso Pinelli. Con ...
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GHEZZI, Giuseppe
Rossella Faraglia
Nacque a Comunanza, presso Ascoli Piceno, il 6 nov. 1634 da Sebastiano, pittore, e da Maria Terrani, figlia di Dario, notaio. La data di nascita e altre notizie sulla [...] spettatore. I due santi laterali sono considerati "tra i pezzi più belli e patetici della pittura barocca a Roma di fine secolo" ( e donò per la cappella la tela con i Ss. Giuseppe, Gioacchino ed Anna, dove è stata di recente ricollocata.
Le fonti ...
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PETROLINI, Ettore
Guido Di Palma
PETROLINI, Ettore (Pasquale, Antonio). – Nacque a Roma il 12 gennaio del 1884 al n. 6 di vico del Grancio, in una palazzina all’angolo con via Giulia, da Luigi e Anna [...] il successo dell’attore. Fascista della prima ora, fu amico di Giuseppe Bottai già dal 1922. Mise in scena Fonno d’oro, atto unico De Torres, Il Barone di Corbò di Luigi Antonelli, GioacchinoBelli di Jandolo, Tutto s’accomoda di Enrico Serretta, e ...
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PISTRUCCI, Filippo
Rossella Bonfatti
PISTRUCCI, Filippo. – Nacque a Bologna il 6 gennaio 1782, figlio primogenito di Federico e di Antonia Greco.
La famiglia, di origine romana, si era trasferita a [...] , scienza e letteratura. Nel 1817 Giuseppe Gioachino Belli gli dedicò un panegirico in novantacinque per la partitura Tu che un augel (Londra 1830) su musica di Gioacchino Rossini e, soprattutto, l’Inno a Bolivar, pubblicato su The American Monitor ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 agosto 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, [...] morte dell'imperatore d'Austria Giuseppe II che tanti problemi aveva un lamennaisiano, il teatino siciliano Gioacchino Ventura, che tra i osterie con i famosi "cancelletti", poi sbeffeggiati da G.G. Belli in uno dei tanti sonetti (il nr. 152) da lui ...
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neodialettale
s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’uso del dialetto, anche come forma di espressione poetica. ◆ Dice bene [Giulio] Ferroni che l’opera dei due grandi poeti in lingua del primo Ottocento «si proietta in un integrale orizzonte...