Architetto (Milano 1867 - ivi 1917), tra i maggiori esponenti italiani del cosiddetto stile floreale o liberty. Allievo di C. Boito all'accademia milanese di Brera, si allontanò presto dall'impostazione [...] storicista del maestro; avvicinatosi idealmente alle opere dei maestri viennesi (O. Wagner, J. M. Olbrich), ne interpretò lo stile caratterizzando la sua produzione architettonica con l'introduzione di ...
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Pittore e incisore (Livorno 1739 - ivi 1811), allievo di I. E. Hugford. Ebbe notevole successo per le qualità cromatiche e la fantasia delle sue decorazioni (santuario di Montenero, 1771-73; a Firenze, [...] negli anni 1777-90, villa di Poggio Imperiale, galleria degli Uffizi e palazzo Pitti; certosa di Calci, 1793-94), contribuendo a diffondere il gusto neoclassico in Toscana. Si dedicò anche all'acquarello, ...
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Pittore (Cavalese 1640 - ivi 1716), allievo del veneziano M. Liberi. Fu il fondatore di una scuola cui appartennero M. e F. Unterberger, D. Bonora, P. Troger e J. Grasmair. A Trento eresse nel 1682 la [...] cappella del crocifisso nel duomo e fu poi ordinato prete. Opere nella cattedrale di Trento, nelle chiese di Cavalese e in S. Maria in Traspontina a Roma ...
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Pittore (Venezia forse 1709 - ivi 1798). Allievo di G. B. Piazzetta, ne continuò la scuola in modi fiacchi e leziosi. Fu insegnante (1756) e presidente (1772) dell'Accademia di Belle Arti di Venezia. Opere [...] a Venezia nella Scuola di S. Rocco, nella Scuola di S. Giovanni Evangelista, ai Frari, in S. Stae; nella villa Giovannelli a Noventa, ecc ...
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Pittore (n. Napoli 1650 circa - m. 1710); allievo di L. Giordano, ne seguì fedelmente i modi. Terminò gli affreschi da lui iniziati nella cupola di S. Maria Donnaromita a Napoli, ed eseguì affreschi e [...] dipinti per chiese di Napoli e della Campania (Madonna del Rosario, 1702, Napoli, S. Giovanni delle Monache; varî dipinti, 1701-04, Aversa, Annunciata) ...
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Pittore e acquafortista (Bologna 1672 - ivi 1740), figlio di Giovanni Battista (1623-1675), frescante attivo a Bologna, Mantova, Canossa. Allievo e collaboratore di G. Rolli, partecipò alla decorazione [...] della chiesa di S. Paolo a Bologna e del castello di Rastatt ...
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Pittore e incisore italiano (Napoli 1858 - ivi 1924). Allievo di D. Morelli, si volse alla pittura di genere e paesaggio, ritraendo luoghi e tipi napoletani, con piacevole intonazione pittoresca. Eseguì [...] anche ritratti, specialmente femminili, e incisioni ...
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Pittore e architetto (Aquila 1542 - Napoli 1596). Allievo di P. Cesura, seguì il maestro a Roma dove dipinse la pala dell'Ascensione (1570) per S. Spirito in Sassia. In Spagna (1572-80), entrò nella Compagnia [...] di Gesù per la quale, anche dopo il suo ritorno in Italia, prestò i suoi servizî come pittore e, soprattutto, come architetto. A Roma lavorò al Collegio Romano (in particolare, è attribuito a V. il cortile); ...
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Scultore (Ganna, Valganna, 1843 - ivi 1894). Fu allievo a Torino di V. Vela, ma la sua attività si svolse a Milano a contatto con la Scapigliatura. Mirò a realizzare in scultura i valori d'immediatezza [...] pittorica, di colore e di luce della contemporanea pittura di T. Cremona e D. Ranzoni, con un modellato sommario e vibrante che ebbe notevole influenza per la formazione di Medardo Rosso. Fra le sue opere ...
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Incisore e miniatore (Venezia 1718-Dresda 1803). Allievo di G. Cattini, partecipò alle più importanti iniziative editoriali veneziane (Opere di J.-B. Bossuet, 1736-57; Gerusalemme liberata, 1745). Incisore [...] di corte a Dresda, dal 1751, collaborò alla raccolta di stampe da dipinti della Galleria (1753-57) e dal 1764 insegnò incisione all'Accademia. Il fratello Andrea (Venezia 1712 - ivi 1793), architetto, ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
assimilazionista
agg. Che tende all’assimilazione, che si propone di assimilare qualcosa. ◆ Francia e Gran Bretagna avevano adottato politiche opposte. Si parlava, addirittura, di due modelli di integrazione, quello «assimilazionista» francese...