DI NARDO (De Nardo), Ignazio
Giuseppe Fiengo
Non si hanno notizie relative alla formazione giovanile, all'ambiente di origine, alla nascita ed alla morte di questo architetto, operoso a Napoli tra il [...] influenza di addetto alle fabbriche regie della capitale, subentrando, a cominciare dal 1783, al prestigioso collega, di cui fu forse allievo, nel restauro del Laboratorio delle pietre dure, dell'accademia del nudo e di talune case, site a S. Carlo ...
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FOSCHINI, Michele
Matteo Lafranconi
Nacque a Guardia Sanframondi (nei pressi di Benevento) il 14 sett. 1711 da Filippo e Geronima Pingue; fu avviato agli studi dal sacerdote P. Piccirilli, che lo condusse [...] per lavorare al seguito del pittore napoletano N.M. Rossi, allievo del Solimena; alla bottega di quest'ultimo, poco dopo, il Componimenti toscani, scritti in memoria del duca di San Filippo Giuseppe Brunasso (morto nel 1740), un sonetto e l'opuscolo ...
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GADDI, Niccolò
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 12 ott. 1537 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 81, c. 234) da Sinibaldo di Taddeo e da Lucrezia di Matteo Strozzi.
La famiglia Gaddi aveva occupato [...] ebraico sotto la guida di Francesco Vagnucci, autore, tra l'altro, di una traduzione delle opere di Giuseppe Ebreo con dedica al suo allievo. Ripercorrendo le orme dello zio cardinal Niccolò, prese gli ordini minori all'età di circa quattordici anni ...
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FORTE, Gaetano
Francesca Bertozzi
Nacque a Salerno il 12 dic. 1790 da Carmineantonio, pittore e decoratore, e Caterina Quaranta. Ricevette i primi insegnamenti artistici nella città natale dal padre [...] di D. Chelli, scenografo del teatro S. Carlo. Fu anche allievo di G.B. Wicar, che lo iniziò alla pittura neoclassica francese scelto dal Wicar come collaboratore per una tela commissionata da Giuseppe Bonaparte re di Napoli (Saccone, 1980-1981, p. ...
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CEDINI, Costantino
Elena Bassi
Nacque a Padova nel 1741. Di lui si hanno scarse notizie: ma la sua attività fu legata a Venezia, dove lo troviamo iscritto alla fraglia pittorica dal 1768 al 1771. Fu [...] " che illustravano tale argomento; autori erano Vincenzo Scozia, Giuseppe Gobbis, Gio. Batta Canal e il C.; i 1791, 1794, 1797: in tali anni, cioè, egli insegnò agli allievi a studiare il nudo; l'incarico doveva essere tenuto periodicamente dai vari ...
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FASCE, Giovanni Battista Francesco
Nicoletta Cardano
Figlio di Filippo, nacque a Genova nel 1858; s'iscrisse nel dicembre 1869 all'Accademia ligustica di Genova, dopo un primo tirocinio nello studio [...] aprile 1873 alla scuola del vero (cfr. Piantoni, 1988). Allievo in pittura di Girolamo Tubino, studiò scultura con Giovanni Scanzi, uno degli ambienti di rappresentanza del villino del conte Giuseppe Gamberini, in via Palestro, angolo via Gaeta (oggi ...
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FALDI, Arturo
Giuditta Villa
Nacque a Firenze il 27 luglio 1856 da Davide e da Guglielma Fontebuoni. Frequentò l'accademia di belle arti di quella città. Allievo dei pittori Michele Cordigiani e G. [...] orientale.
In tale ambito rientrano le prime opere da lui esposte alla mostra triennale dell'Accademia di Brera nel 1878: Giuseppe venduto a Putifarre, finito in una collezione privata negli Stati Uniti (De Gubernatis, 1889), e Atirte che predice le ...
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GREGORI, Girolamo
Rossella Faraglia
Nacque a Ferrara nel 1690 (Boschini, in Baruffaldi, p. 593). Le notizie principali per la sua biografia si devono al Catalogo istorico di C. Cittadella, dato alle [...] del G., senza specificarne la cronologia.
Fu allievo di G. Parolini, forse il migliore altare, raffigurante S. Pio V in ginocchio con il Bambino e i ss. Caterina e Giuseppe su di una tela già dipinta da un ignoto pittore romano con un S. Vincenzo ...
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FERRETTI, Giuseppe
Giorgio Marini
Primogenito dell'incisore Ludovico e di Caterina Catolfi, nacque a Roma nel 1814. Allievo del padre, si formò successivamente presso Andrea Pozzi alla scuola del nudo [...] dell'Accademia di S. Luca.
Rispetto alla produzione del padre - con la quale viene spesso a confondersi - l'attività del F. è ancor più condizionata dal clima culturale in cui si trovò ad operare nella ...
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FERRANTI (Ferrante), Francesco
Gabriella Centi
Nacque a Tolentino (Macerata) il 27 nov. 1873 da Pasquale e da Ennia Staffolani. Mostrò precoce attitudine alla pittura e, con l'aiuto del conte Aristide [...] arti di Roma dal 1890 al 1894, dove divenne allievo di Filippo Prosperi (Cucco, 1991). Nello stesso anno 1913 della decorazione del catino dell'abside nella chiesa di S. Giuseppe a San Severino Marche, dove dipinse l'Apoteosi del santo (Bittarelli ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
assimilazionista
agg. Che tende all’assimilazione, che si propone di assimilare qualcosa. ◆ Francia e Gran Bretagna avevano adottato politiche opposte. Si parlava, addirittura, di due modelli di integrazione, quello «assimilazionista» francese...