Pittore (Camerano 1625 - Roma 1713). Allievo di A. Sacchi; si formò studiando soprattutto le opere di Raffaello e dei Carracci. In stretto contatto con G. P. Bellori, che talvolta ne ispirò le composizioni, [...] e con N. Poussin, nel 1650 esordì con la Natività (Roma, S. Giuseppe dei Falegnami) che attesta la sua adesione alla tendenza classicheggiante del tardo barocco romano. Protetto da Alessandro VII, lavorò prevalentemente a Roma dipingendo, con ...
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Pittore (forse Villamagna, Firenze, 1469 - Firenze 1543). Allievo e collaboratore del Ghirlandaio, fu amico di Michelangelo ma subì soprattutto l'influenza di Fra Bartolomeo e del Perugino. Piacevole nei [...] ). Tra le opere più significative: la Pietà (Quintale, San Pietro), la Madonna in gloria (Firenze, galleria dell'Accademia), i pannelli con Storie di Giuseppe (Firenze, Uffizi) che mostrano affinità con le prime esperienze manieriste fiorentine. ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] con la guida dell’anziano Bertoldo di Giovanni, l’ultimo allievo di Donatello.
Risalgono al periodo del Giardino le due prime di un gruppo piramidale comprendente il Bambino Gesù e san Giuseppe. Mentre è evidente che il Bambino, robusto e atletico ...
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Famiglia di attori, il cui capostipite è Giuseppe (n. Livorno - m. Palmanova 1844). Insegnante di lettere e filodrammatico, sposò l'attrice Guglielmina Zocchi. Attori furono i loro figli Alessandro e Tommaso. [...] Celso (Fiesole 1889 - Firenze 1947), valido critico drammatico, e Guido (Firenze 1893 - ivi 1965). Quest'ultimo fu regista, allievo e collaboratore di M. Reinhardt, tra i primi a dedicarsi in Italia alla regia teatrale; scenografo, poi regista (prima ...
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Indologo e antichista italiano (n. Roma, 1930). Professore ordinario di Indologia all'Università di Roma “La Sapienza” (1964-2000). Allievo di Giuseppe Tucci, si è dedicato allo studio delle correnti filosofico-religiose [...] dell'India medievale, in particolare dei sistemi tantrici śivaiti del Kaśmir, delle scuole buddiste, della tradizione logico-epistemologica e del Kālacakra. Sul versante filosofico si è interessato in ...
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Pittore (Vic, Lorena, 1593 - Lunéville 1652). Considerato tra i più grandi caravaggisti stranieri, in realtà ha soltanto punti di contatto superficiali con il Caravaggio (impostazione popolaresca, pseudo-realistica, [...] Bassano, di C. Saraceni (La T. conobbe I. Le Clerc, allievo di Saraceni, e sotto la sua influenza dipinse "notturni").
Vita e pie donne nella Gemäldegalerie di Berlino, la Natività nel museo di Rennes, S. Giuseppe e l'Angelo nel museo di Nantes. ...
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Famiglia di liutai, attivi dal sec. 18º, in cui la loro arte raggiunse il vertice, al sec. 20º. Lorenzo (Piacenza 1690 circa - Milano 1748), che si dichiarava allievo di A. Stradivari, lavorò inizialmente [...] autonoma a Como, Pavia e Milano. La famiglia ha dato poi altri artefici di valore (Carlo fratello di Gaetano e Giuseppe e i suoi figlio e nipote Gaetano e Antonio), quantunque minori dei precedenti, che svolsero la loro attività soprattutto a Torino ...
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Prodi, Paolo. – Storico italiano (Scandiano, Reggio Emilia, 1932 – Bologna 2016). Laureatosi in Scienze politiche presso l’Università Cattolica di Milano, si è poi specializzato in Germania, allievo di [...] dualismo tra coscienza e diritto (2000), Settimo Non rubare. Furto e mercato nella storia dell'Occidente (2009), Storia moderna o genesi della modernità? (2012), Il tramonto della rivoluzione (2015), Giuseppe Dossetti e le Officine bolognesi (2016). ...
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Famiglia di organari e musicisti, il cui primo esponente fu Bartolomeo (n. Lumezzane 1450 circa - m. dopo il 1503), operoso a Brescia, Milano, Bergamo; ne continuarono l'attività i figli Giovanni Battista [...] S. Barbara a Mantova (1565-66), di Asola (1573-75), di S. Giuseppe a Brescia (1581), della collegiata di Bellinzona (1584-86). Dal 1570 ebbe come Venezia, Bergamo, ma noto specialmente come organista (allievo di G. Gavazzoni) e valente compositore di ...
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Famiglia di liutai attivi a Cremona dalla metà del sec. 17º alla metà del 18º. Il fondatore, Andrea (Cremona 1626 circa - ivi 1698), studiò con N. Amati e lavorò dal 1650 al 1695, seguendo talvolta anche [...] faceva sempre seguire la sigla IHS. Quest'ultimo, attivo, sempre in patria, fin dopo il 1742, fu forse allievo di Giuseppe Giovanni Battista, certamente non dello Stradivari. Con lui la famiglia G. tocca il vertice della gloria: gli strumenti ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
assimilazionista
agg. Che tende all’assimilazione, che si propone di assimilare qualcosa. ◆ Francia e Gran Bretagna avevano adottato politiche opposte. Si parlava, addirittura, di due modelli di integrazione, quello «assimilazionista» francese...