BELLONI, Giorgio
Claudia Refice Taschetta
Figlio dì Giuseppe, nacque a Codogno il 13 dic. 1861. Dopo avere studiato a Verona, si stabilì a Milano nel 1890; all'Accademia di Brera fu allievo di G. Bertini, [...] in un momento in cui Mosè Bianchi e F. Carcano maggiormente impegnavano l'attenzione dei giovani artisti, e maturò nel clima della pittura lombarda, affermandosi ben presto nella rappresentazione del paesaggio. ...
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ALDROVANDINI, Tommaso
Rezio Buscaroli
Pittore di architetture, quadraturista, scenografo, nato a Bologna il 21 dicembre 1653, figlio del pittore Giuseppe. È il principale fra i pittori della sua famiglia [...] (col Palmieri), Gentile, Lomellini, Durazzo Pallavicini e operò anche in diverse chiese. Dipinse poi con Giacomo Boni, allievo di M. A. Franceschini, due cappelle della chiesa dei monaci benedettini di Parma, finché nel 1725 tornò definitivamente ...
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AGOSTINI, Giovanni Antonio
Marco Chiarini
Pittore e intagliatore udinese, risulta attivo dal 1570 circa. Fu discepolo del pittore P. Amalteo, allievo del Pordenone. Nel 1593 sposò una figlia di D. Mazzocco, [...] il B. Bertrando d'Aquileia, nella sacrestia superiore della cattedrale di Udine, del 1585; una pala d'altare con i SS. Sebastiano, Giuseppe e Rocco, nel Museo civico di Udine, del 1588; un polittico con Madonna e Santi, incluso nell'altare barocco di ...
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CUPANI, Francesco
Carlo Colombero
Nacque a Mirto (Messina) il 21 genn. 1657.
Intraprese gli studi di medicina, ma poco dopo seguì la vocazione religiosa, e il 22 maggio 1681 divenne terziario francescano, [...] studio della flora siciliana, impostando le ricerche del suo allievo in conformità al metodo sistematico: conseguentemente il C. 1692 e 1694.
Il C. trovò un valido mecenate in Giuseppe del Bosco, principe di Cattolica, che finanziò l'iniziativa di ...
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BACCANI, Gaetano
Silvana Raffo Pani
Nato a Firenze il 6 giugno 1792, studiò all'Accademia di Belle Arti di Firenze e fu allievo di G. M. Paoletti e di G. Cacialli, elementi rappresentativi in Toscana, [...] Leopoldo II, venne insignito dell'ordine di San Giuseppe nel 1832, dopo aver eseguito le grandiose decorazioni stesso propose una variante al progetto del vincitore, il suo ex allievo E. De Fabris, che non raccoglieva i consensi generali. Sempre ...
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ALBINI, Giuseppe
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Milano il 27 sett. 1827. Nel 1845 iniziò gli studi medici a Pavia, dove segui i corsi di anatomia di B. Panizza. Avendo preso parte alle dimostrazioni [...] di Novara. Dopo questi avvenimenti si recò a Vienna, dove condusse a termine gli studi medici, laureandosi nel 1852, e divenne allievo, e in seguito assistente, di E. W. von Briicke, ordinario di fisiologia all'università di Vienna. Passò quindi a ...
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BARBIERI, Giuseppe
Arnaldo Venditti
Nacque il 2 dic. 1777 a Verona. Allievo di Luigi Trezza e di Bartolomeo Giulari, la sua adesione al gusto architettonico neoclassico, ormai affermatosi in tutta l'Europa, [...] appare condizionata da ricordi palladiani e scamozziani, sempre presenti nelle sue fabbriche. Essi testimoniano nel Veneto il perdurare della tradizione classicistica anche in età barocca, specialmente ...
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ALDROVANDINI, Pompeo
Rezio Buscaroli
Pittore, nato a Bologna nel 1677. Figlio di Mauro, da cui fu avviato all'arte, fu allievo e aiuto anche del cugino Tommaso. Fu alla scuola di Ercole Graziani, condiscepolo [...] in onore di Benedetto XIII e di Clemente XII. Fu anche scenografo. Ebbe fra i suoi principali allievi e collaboratori Giuseppe Orsoni e Stefano Orlandi.
Bibl.: Bologna, Bibl. Com. dell'Archiginnasio, M. Oretti, Notizie de' professori del disegno ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] completò nel 1506 e presto fu disperso in brani dagli allievi che lo copiavano, rimangono solo copie parziali (grisaille di stata oggetto di varie interpretazioni (la Vergine e s. Giuseppe appartengono per nascita al mondo del Vecchio Testamento, sub ...
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Musicista (Salisburgo 1756 - Vienna 1791). Fu avviato assai presto dal padre Leopold allo studio del clavicembalo, insieme alla sorella Maria Anna, detta Nannerl. I suoi primi saggi di composizione risalgono [...] . Tornato a Vienna, M. fu nominato Kammermusikus dell'imperatore Giuseppe II. Nel 1788 scrisse le sue tre ultime e stupende 551. Nel 1789 seguì il principe Karl Lichnowsky, suo allievo, in un giro attraverso la Germania, ricevendo lusinghiere offerte ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
assimilazionista
agg. Che tende all’assimilazione, che si propone di assimilare qualcosa. ◆ Francia e Gran Bretagna avevano adottato politiche opposte. Si parlava, addirittura, di due modelli di integrazione, quello «assimilazionista» francese...