PAULI, Johannes
Giuseppe Zamboni
Novelliere tedesco, nato circa nel 1455 a Pferdershausen, morto intorno al 1530 a Thann (Alsazia). Entrato nell'ordine dei francescani, predicò nel 1479 a Thann e fu [...] in gran parte i racconti intessuti a modo di esempî in scrittori ecclesiastici, e novellieri antichi e moderni (Boccaccio, ecc.), offrendo accanto a facezie e ad aneddoti varie favole di animali, fatti storici serî, leggende edificanti. Privo ...
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WAGNER, Adolf
Giuseppe Gabetti
Letterato e poeta tedesco, nato a Lipsia il 14 nommbre 1774, morto ivi il 1° agosto 1835. Fu legato di amicizia con F. de la Motte-Fouqué e con E. Th. A. Hoffmann; e non [...] le novelle italiane del Tre e Quattrocento; e trovò precisamente, con il volume Zwei Epochen der modernen Poesie in Dante, Petrarca, Boccaccio, Goethe, Schiller und Wieland (1806), la sua più vasta risonanza nella coscienza letteraria dell'epoca. ...
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REVERENDO
Giuseppe De Luca
. Appellativo d'onore, oggi in uso soltanto per gli ecclesiastici, ma che risale ai primi secoli cristiani. Se nel latino aureo ed argenteo conservò un senso vago, già nel [...] (I, 55, 8) ne troviamo consacrato l'uso ufficiale: "reverendissimi episcopi". In italiano, c'è segni d'uso incerto sino al Boccaccio; (Dante, Paradiso, XIX, 102, chiama "reverendi" i Romani); ma poi fu riservato quasi esclusivamente per le persone ...
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UGUCCIONE da Pisa
Armando Bisanti
Thierry Sol
UGUCCIONE da Pisa (Hugutio Pisanus, Huguccio Pisanus, Uguitio Pisanus). – Nacque a Pisa probabilmente verso la fine del primo trentennio del XII secolo [...] loro connessa e i percorsi che hanno portato alla loro canonizzazione. Giuseppe Cremascoli (2004) rileva che «the work serves as a ampiamente utilizzate da Dante, quindi da Petrarca e Boccaccio e poi dagli umanisti quattrocenteschi, esse furono, però ...
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De Filippo, Peppino (propr. Giuseppe)
Guglielmo Siniscalchi
Commediografo e attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 24 agosto 1903 e morto a Roma il 27 gennaio 1980. Raggiunse il successo [...] Totò in Totò, Peppino e i fuorilegge, il cavalier Giuseppe Colabona, 'impiegatuccio' in costante competizione con il collega lussuriosi, in Le tentazioni del dottor Antonio, episodio di Boccaccio '70, film diretto anche da Luchino Visconti, Vittorio ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] dal poeta stesso di sua mano (51). Anche il Boccaccio veniva letto e copiato, come dimostrano i codici superstiti 98); A. Derolez, Codicologie, p. 139, nr. 152.
38. Giuseppe Billanovich, Un esercizio di scrittura umanistica in casa Barzizza, in AA.VV ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] pensare a quanto ne aveva raccolto già il Boccaccio) e destinato a perdurare sino al Machiavelli Decreto 20 marzo 1462, edito in Marco Cornaro, Scritture sulla laguna, a cura di Giuseppe Pavanello, Venezia 1919, pp. 154-156.
51. Ibid., p. 151.
52. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] viri illustres allora in auge – già del Petrarca e del Boccaccio, come si è detto, e ora frequente in autori vi apportavano documentazioni consistenti e di prima mano – come era per Giuseppe De Leva con la sua Storia documentata di Carlo V in ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] il bresciano Giovita Rapicio, il friulano Bernardino Partenio, Giuseppe Bonfadio - nato questo a Venezia, in una famiglia Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso, Bembo, Baldassar Castiglione, Boccaccio e "il rimario" di Girolamo Ruscelli e "imparando a ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] Biscioni nelle Prose di Dante Alighieri e di messer Gio. Boccacci; edizione che fu approntata dal Biscioni sul fondamento non solo delle del suo valore, così come accadde di fare pure a Giuseppe Lando Passerini, per l'edizione de Le Opere minori di ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...