Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] Vienna, dove si recava con l’ingenuo programma di dissuadere Giuseppe II dalle riforme laiciste. Politicamente fu un fiasco, e ci del nostro Umanesimo, al malizioso mondo ninfale del Boccaccio (come fu osservato dallo Zumbini) e, vorremmo aggiungere ...
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L’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Giuseppe Gullino
Alle origini e sviluppo dell’Istituto Veneto ho dedicato un altro capitolo, intitolato Istituzioni di cultura, di questa Storia di Venezia, [...] Carlo Francesco 4/7/1897 - 10/10/1924 Economia Fiocco Giuseppe 10/6/1939 - 5/10/1971 Arte Fogolari Gino 21 Veneto» del ’74, seguito l’anno dopo da analogo su Boccaccio (ma nel luglio 1975 si tenne anche un incontro internazionale sulle ...
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La circolazione del libro. Biblioteche private e pubbliche
Marino Zorzi
Venezia nel Cinquecento è colma di opere d'arte. Una profusione di sculture, intagli, affreschi anima le facciate di chiese, [...] di Merlin Cocai, ha Dante e Petrarca, ma anche il Boccaccio. Opere latine e volgari, antiche e moderne, sacre e profane , Bologna 1974, pp. 102-104; Valerio Castronovo - Giuseppe Ricuperati - Carlo Capra, La stampa italiana dal Cinquecento all ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] diritto per essere fondato sul principio di equità e Giovanni Boccaccio a ritrarre con ironia i medici in talune novelle del simile si erano augurati nel Settecento Ludovico Antonio Muratori e Giuseppe Baretti) è la spia di quanto fosse difficile in ...
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Le "temporali calamità"
Alberto Tenenti
Introduzione
Vergando il prologo della sua Cronica, all'indomani della Peste Nera e delle sue sequele, sin dalle prime righe Matteo Villani evocava quella che [...] per trasformare la lettera in cui invitava l'amico Boccaccio a riparare a Venezia in una prolungata invettiva contro di di morbo"; cf. Francesco Petrarca, Lettere senili, I, a cura di Giuseppe Fracassetti, Firenze 1869, 1. III, p. 140.
13. Cf. ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] Caiano, accanto alla triade di rito, Dante, Petrarca, Boccaccio; accanto a un Ficino, a un Plinio e a , Prediche sulla Genesi; Firenze, Magheri, 1830; p. 84.
[16] Giuseppe Giusti, Consigli, giudizi, massime, pensieri; Firenze, Le Monnier, 1886; pp ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] e in Francia. Con una significativa oscillazione terminologica, Giuseppe Mazzini scrisse, ad esempio, nell'appello Ai giovani nascita di una lingua letteraria attraverso Dante, Petrarca, Boccaccio e Machiavelli, e la grande stagione del Rinascimento. ...
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Il canone letterario europeo
Mario Domenichelli
Esiste un canone europeo?
Il dibattito sul canone letterario è stato particolarmente acceso tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta del Novecento a partire [...] si continua a declinare in modo ternario: Dante, Petrarca, Boccaccio; Poliziano, Pulci, Boiardo; Machiavelli, Ariosto, Tasso; nel a insegnare Federico De Roberto, insegnerà poi anche Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Insomma il canone scolastico dei ...
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Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale
Paolo D’Angelo
Autonomia dell’arte
Opera pubblicata da Croce nel 1902 per Sandron di Palermo, fu ristampata due anni dopo presso il medesimo [...] con la ribalderia e il delitto: Ser Ciappelletto di Giovanni Boccaccio, Iago nell’Othello di William Shakespeare, o, per passare a staccarsi dal grande albero crociano, come Giuseppe Antonio Borgese e Alfredo Gargiulo, successivamente si rifecero ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] che la vera creazione di d'Annunzio, come bene osservò Giuseppe De Robertis (nel saggio sul Libro segreto)7 nasce allorché Corinne, o «antichi saggi», per certe sentenze da lui colte in Boccaccio o altrove?
E se il Foscolo nei Sepolcri, invece di dire ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...