Nato a Besançon il 1° gennaio 1737, fece la sua carriera nella marina francese, prima, e poi in quella toscana, sino a che Ferdinando IV Borbone lo chiamò nel 1778 presso di sé a riorganizzare la marina [...] Tornata la corte dalla Sicilia, dopo il primo esilio. l'A. continuò ad essere arbitro del regno, fino a che il Bonaparte, primo console, ne impose l'allontanamento. Allora (aprile 1804), si ritirò in Sicilia; ma continuò da lontano a influire sugli ...
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Giurista e uomo politico francese, nato a Montpellier il 15 ottobre 1753, morto a Parigi l'8 marzo 1824. Agl'inizî della Rivoluzione, era consigliere alla Corte dei conti della sua città. Eletto deputato [...] , quando il Sieyès divenne membro del Direttorio e gli affidò il ministero della Giustizia. Dopo il 18 brumaio, il Bonaparte non esitò a valersi della grande esperienza legale ed amministrativa del C., che fu nominato secondo console. Si consacrò ...
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Nato ad Acquapendente, in quel di Viterbo, il 29 agosto 1724, studiò nel seminario di Montefiascone, dove a sedici anni era già professore di eloquenza, e vi rimase, probabilmente, sino al 1764. Si era [...] e ottenendovi titolo e stipendio di poeta di corte. Quando Giuseppe II andò a Firenze a visitare il fratello, s'invaghì dell più. A Parigi professò democrazia, e fu amico alla famiglia Bonaparte, ma avverso a Napoleone. Pubblicò nel 1793 un'edizione ...
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Scrittore francese, nato a Parigi il 22 gennaio 1766, morto a Goderville il 16 settembre 1834. l'autore della notissima lirica De ta tige détachée, pauvre feuille, où vas tu?, composta nel 1815, dopo l'avvenuta [...] istruzione, e ancora a Sant'Elena si ricordò di lui, lasciandogli un legato di 100.000 franchi. Venne, durante le campagne di Bonaparte, anche in Italia: fu a Corfù, commissario del governo per le isole Ionie, fu a Napoli, a Roma, a Firenze, a Milano ...
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Nato il 6 marzo 1761 a Castelnaudary, da una famiglia originaria di Lucca. Tenente d'artiglieria nel 1781, fatto prigioniero dai Prussiani nella campagna d'Olanda (1787), capitano nel 1788, dall'esercito [...] fece importanti osservazioni scientifiche e rilievi geografici, inseriti poi nelle Memorie della Commissione d'Egitto. Reduce in Francia col Bonaparte, lo coadiuvò nel colpo di stato del 18 brumaio, in cui agì come capo di stato maggiore del generale ...
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FORLÌ (XV, p. 681)
Antonio MAMBELLI
La città è divisa in quattro rioni che conservano, nell'uso, l'antica denominazione di "Schiavonia", "Cotogni", "Ravaldino" e "S. Pietro", attraversati rispettivamente [...] Garibaldi, Vittorio Emanuele, Armando Diaz e Giuseppe Mazzini, con inizio dalla Piazza Maggiore.
Fra le opere di custodia della città fino all'invasione francese. Nel 1793 Bonaparte creava Forlì capoluogo del dipartimento del Rubicone e sede dell ...
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Nato a Montpellier il 25 dicembre 1753, si segnalò negli ultimi anni dell'antico regime tra i fautori delle riforme: nell'estate 1788 pubblicò una memoria sugli Stati generali e l'anno seguente fu designato [...] ; ma il 21 maggio 1797 fu arrestato a Trieste dal generale Bernadotte, che lo spedì a Milano donde il generale Bonaparte lo fece venire a Mombello. Ivi, il 1° giugno, sotto le minacce d'immediata fucilazione, giustificabile col sequestro nel suo ...
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. Comune della provincia di Udine, posto subito a sud delle colline prealpine e quindi nell'alta pianura friulana; ha importanza agricola e per l'allevamento del bestiame. Il capoluogo, a 77 m. sul livello [...] dell'agosto e si svolsero, nella seconda fase, parte a Udine, parte a Passeriano, villa dell'ultimo doge veneziano scelta dal Bonaparte a sua residenza: vi presero parte il Gallo, il Merveldt, il barone di Degelmann e il principe di Cobenzl per l ...
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. Famiglia veneziana venuta da Capodistria, secondo alcuni nel 966, secondo altri nell'805, avrebbe fabbricato in Venezia la chiesa dei SS. Apostoli, che invece dalla tradizione è attribuita al vescovo [...] uccidersi, diede luogo alle tragedie di Vincenzo Formaleoni (1783), Giuseppe Padini (1856), Antonio Dall'Acqua Giusti (1858).
Nel provveditore generale a Verona, nelle vane trattative col Bonaparte, e che, in mezzo alla montante marea rivoluzionaria ...
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Comune in provincia di Savona, nella valle della Bormida, a m. 328 s. m. La popolazione, 2322 ab. nel capoluogo e 7703 nel comune nel 1931, si è portata a 9761 nel 1936 per il comune, che comprende, oltre [...] (659 m. s. m.) e Inferiore (564 m. s. m.), San Giuseppe di Cairo, dove la linea per Acqui, da cui Cairo è servito, si distacca commesso l'errore di non occupare il Colle di Cadibona, il Bonaparte punta in forze per quel passo con la colonna Masséna, ...
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postdemocrazia
(post-democrazia) s. f. La democrazia all'inizio del terzo millennio, caratterizzata dal rispetto formale delle regole democratiche, ma sempre meno partecipata dai cittadini e sempre più controllata da ristrette cerchie interne...