MAZZONI, Guido
Luca Bortolotti
– Nacque a Modena intorno al 1450. Figlio di Antonio, notaio residente a Modena a partire dal 1442, il M., dopo la morte del padre, fu allevato dallo zio paterno Paganino, [...] e al fratello Pallavicino si debba la commissione dell’opera del M. e che nelle figure laterali, raffiguranti Giusepped’Arimatea e Nicodemo, si possano riconoscere proprio i ritratti dei due marchesi, all’epoca all’incirca cinquantenni.
Di poco ...
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ONOFRI, Vincenzo
Paolo Parmiggiani
ONOFRI, Vincenzo. – Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo scultore specializzato nella plastica fittile, documentato a Bologna tra il 1493 e il [...] al sepolcro, lavorato a basso rilievo monocromo: Cristo appare in procinto di essere sollevato con un lenzuolo da S. Giusepped’Arimatea e Nicodemo; in secondo piano la Madonna addolorata è soccorsa da S. Giovanni e dalla Maddalena.
Negli stessi anni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Settecento, a partire dall’Inghilterra si sviluppa una tendenza [...] , come il rivoluzionario messaggio cristiano: Giusepped’Arimatea, l’apostolo segreto che ha portato e Le Canzoni dell’Esperienza (1794) sono le sue prime serie d’incisioni realizzate con una tecnica nuova: l’acquaforte in rilievo colorata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le caratteristiche che il genere romanzo aveva assunto nel corso del XII secolo vengono parzialmente riprese [...] di Robert Wace) come la lotta fra Bretoni e Sassoni, la cronologia delle vicende relative al Graal rimesso a Giusepped’Arimatea, poi indicato come antenato materno di Galaad ecc.; dall’altra l’intenzione simbolica che, se saldava le ambages, le ...
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Raffaello Sanzio
Caterina Volpi
Il pittore della bellezza e della grazia
Nato a Urbino, una delle corti più raffinate dell’Italia rinascimentale, e cresciuto tra Perugia e Firenze, a contatto con Leonardo [...] il Cristo morto trasportato alla tomba con dolore e fatica da due portatori, mentre intorno le Marie e Giusepped’Arimatea mostrano le diverse sfumature del dolore, dalla tristezza alla disperazione. In questo dipinto, così movimentato, Raffaello ...
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Artù
Teresa Buongiorno
Il re della Tavola Rotonda
L'inventore della Tavola Rotonda, il capo della resistenza bretone contro i Sassoni, è esistito davvero o è soltanto un'invenzione letteraria? Nel 6° [...] tema in un gruppo di romanzi in francese che va sotto il nome di Lancillotto in prosa, e Robert de Boron, nel Giusepped'Arimatea o il romanzo del Santo Gral e nel Persifal in prosa, cristianizzò la vicenda.
Una storia ricalcata?
Intorno al 1450 Sir ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] e riflessivo: è interessante il fatto che nel 1773 William Blake lo prendesse a modello per il suo San Giusepped’Arimatea fra le rocce di Albione. Nei due anziani ammantati di blu, si identificherebbero Apuleio e Marcello, che deposero Pietro ...
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Nome (dal lat. mediev. gradalis «vaso, recipiente», da cui il fr. Graal) dato in un ciclo leggendario medievale al calice o piatto usato da Gesù nell’Ultima Cena o al recipiente in cui si conservava il [...] una fusione di elementi derivati dal Vangelo apocrifo di Nicodemo e da scritti affini che raccontavano la storia di Giusepped’Arimatea, e di altri appartenenti a leggende celtiche, narra di un eroe puro (Parzival, Galaad) che riesce a ritrovare il ...
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GRAL, SAN
Giulio Bertoni
. La leggenda del San Gral, quale ci si presenta nel testo francese in cui appare nel suo maggiore sviluppo (il romanzo in prosa di Lancelot del sec. XIII), è, si può dire, [...] vie, dall'Oriente alle regioni settentrionali europee. Nella Estoire dou Graal, scritta fra il 1221 e il 1225, leggiamo come Giusepped'Arimatea fosse istigato da una voce celeste ad andare predicando la fede di Cristo con i suoi compagni, fra cui il ...
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NICODEMO
Alfredo Vitti
. Fariseo, membro del sinedrio quale dottore della legge, e quindi autorevole presso il popolo; nel IV Vangelo, che solo ne parla, N. va a trovare di notte "per la prima volta" [...] sec. V si parla d'un rinvenimento delle reliquie di N. insieme con quelle di S. Stefano, Giusepped'Arimatea, Pilato, Gamaliele e Nicodemo XXVIII, coll. 797-824). Dal sec. XI si parla d'una ulteriore traslazione del crocifisso di N. a Lucca (Volto ...
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gradale
s. m. [dal lat. mediev. gradalis, di etimo incerto], ant. – Coppa, calice. In partic., era la forma ital. corrispondente al fr. Graal (che ha lo stesso etimo) con cui fu indicato, nel ciclo di leggende medievali detto appunto del sacro...