BUONAFEDE, Appiano (al secolo, Tito Benvenuto)
Giambattista Salinari
Nacque a Comacchio il 4 genn. 1716 da Fausto, appartenente a famiglia patrizia, e da Nicolina Cinti. Fece i primi studi nella città [...] la commedia del B. fu dieci anni dopo criticata da Giuseppe Baretti (Frusta letteraria, 15 giugno 1764), il quale ne Ferdinando di Borbone duca di Parma con l'arciduchessa Maria Amalia d'Asburgo-Lorena, l'altra (Roma 1782) per la nascita del delfino ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] dal persistente risentimento giansenistico contro l’autoritarismo e il lassismo gesuitico, i sovrani, primo fra tutti Giuseppe II d’Asburgo, impegnarono una lotta accanita contro la Chiesa, che essi avrebbero voluto piegare a Chiesa statale, soggetta ...
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GREGORIO X, papa
Ludovico Gatto
Tedaldo Visconti nacque a Piacenza agli inizi del XIII secolo e appartenne alla famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo [...] d'Oriente. Da parte sua Michele fece arrestare i più decisi avversari di Roma e sostituì il patriarca dimissionario, Giuseppe già da tempo soffriva e del quale informò anche Rodolfo d'Asburgo, per ricordargli come già a Losanna si fossero aggravate le ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] di S. Pantaleo, il 16 maggio.
Destinato il primogenito Giuseppe all'eredità di titolo e feudi e al proseguimento della famiglia sostegno a Filippo di Borbone a quello fornito a Carlo d'Asburgo. E in tal senso il nunzio si era attivamente adoperato ...
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INNOCENZO XII, papa
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, in un castello presso Spinazzola, secondogenito di Francesco, dei Pignatelli di Cerchiara marchese di Spinazzola, e di Porzia di Fabrizio [...] di francofilo di Barbarigo suscitava l'ostilità dell'imperatore Leopoldo I d'Asburgo, tanto che in marzo giunse da Vienna "l'esclusiva" contro , Mathieu Ysoré de Hérault, Federico Caccia e Giuseppe Molines, auditori di Rota, Giovan Domenico Tomato, ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] solo qualche utopia nel mondo germanico, ora Carlo V d’Asburgo si proponeva come il supremo garante dell’unità religiosa gretto mondo di Gregorio XVI, il papa che ebbe in Giuseppe Gioacchino Belli il suo cantore. La geografia delle esperienze fatte ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] e camaldolese, che il granduca Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena risparmiò perché di fondazione toscana39; i meriti austriaca del secondo settecento, Roma 2000.
14 G. De Rosa, Giuseppe Crispino e la trattatistica sul Buon Vescovo, in Id., Chiesa e ...
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Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] dell’uomo sarebbero avvenute al tempo dell’imperatore Carlo V d’Asburgo. E in realtà, quando quel sovrano inasprì la guerra S.G. Mercati), pp. 14-31.
13 Giuseppe Bianchini, Libellus Orationum ecclesiasticorum officiorum gothico-hispanus nunc primum ...
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CASONI, Lorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sarzana, in Lunigiana, il 17 ott. 1645 da Nicolò, conte di Villanova. Incerte sono le notizie sulla sua formazione. Secondo alcuni (Capece Galeota; Dubruel, [...] alle pretese di Carlo d'Asburgo contro quelle di Filippo d'Angiò, rischiavano di 247 s., 254, 264, 275, 294 s., 297, 307, 312, 319; L. Marini, Il Mezzogiorno d'Italia di fronte a Vienna e a Roma (1707-1734), in Annuario dell'Ist. stor. ital. per l ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] di revisione dei rapporti tra Stato e Chiesa. La massima intensità fu raggiunta nel breve periodo di regno di Giuseppe II d'Asburgo (1780-1790), nel quale si concentrarono sia i decreti di tolleranza (1781) - che riconobbero i non cattolici, ebrei ...
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giuseppinismo
giuṡeppinismo (o giuṡeppismo) s. m. [adattam., su Giuseppe, del ted. Josephinismus o Josefinismus]. – La politica ecclesiastica, d’indirizzo giurisdizionalistico, attuata negli stati dell’Impero da Giuseppe II (1741-1790) e rimasta...