MANCINI, Antonio
Matteo Lafranconi
Nacque il 14 nov. 1852 a Roma da Paolo, sarto nativo di Narni, e da Domenica Cinti, ternana (riferimento imprescindibile, la dettagliata biografia a cura di E. di [...] Museo nazionale), già rifiutato, per le sue grandi dimensioni, da Giuseppe Verdi che lo aveva visto a Napoli (Santoro, p. 257 gli artisti italiani attivi nella capitale francese, come G. DeNittis e Giovanni Boldini, ma anche Ernest Meissonier e Jean- ...
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CECIONI, Adriano
Norma Broude
Nacque da Giuseppe e da Emiliana Cecchini in Vaglia (Firenze) il 26 luglio 1836. Frequentò l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove studiò nel sesto decennio del secolo [...] che il C. sembrava vivere in uno stato "di spasimo morale e intellettuale, del quale il dissenso sempre più grande fra lui e il DeNittis non era la causa minore" (1952, p. 232).
In lotta con i suoi principî e pieno di incertezze, il C. sdegnò il suo ...
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CASCIARO, Giuseppe
Lucio Galante
Nacque a Ortelle (Lecce) il 9 marzo 1863, da Giovanni e Salvatora Mauro. Rimase orfano a dodici anni, fu avviato agli studi classici da uno zio paterno sacerdote, ma [...] anni successivi. Verranno infatti gl'influssi di Dalbono, di DeNittis, conosciuto nei suoi viaggi a Parigi tra il '92 e Ronzini) si trovano anche richiami lampanti ai paesaggi di Giuseppe Palizzi di influenza francese (dai pittori di Barbizon). Non ...
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Pittore (Vasto 1818 - Napoli 1899). Rinnovatore della pittura napoletana ottocentesca, P. abbandonò lo stile accademico per dedicarsi allo studio del vero, soprattutto di paesaggi e di animali, in sintonia [...] ricorda specialmente F. P. Michetti. ː Furono pittori anche i suoi fratelli: Giuseppe (Lanciano 1812 - Parigi 1888), che lavorò a Parigi dal 1844, fu amico di DeNittis e risentì, nei suoi paesaggi, realizzati con efficacia, freschezza e libertà di ...
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GROSSO, Giacomo
Tiziana Musi
Nacque a Cambiano, presso Torino, il 25 maggio 1860 da Guglielmo e Giovanna Vidotti, nono di undici figli. Le difficili condizioni economiche (il padre era falegname) condussero [...] artisti quali J. Bastien-Lepage, L. Alma-Tadema e G. DeNittis, del quale studiò in particolare l'uso del pastello.
Dal 1887 da richiedere, su invito dell'allora patriarca di Venezia, Giuseppe Sarto, futuro papa Pio X, l'istituzione di un'apposita ...
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MACCHIATI, Serafino
Federico Trastulli
Nacque a Camerino il 17 genn. 1861 da Primo, insegnante, e da Venanzia Bartoloni. Costretto sin da bambino a seguire gli spostamenti della famiglia, visse in Emilia, [...] sposò Paolina Brancaleoni, che gli avrebbe dato due figli: Giuseppe e Umberto. Certamente l'occasione che diede al M. tra i più importanti artisti italiani in Francia dopo G. DeNittis e F. Zandomeneghi e tra i più rilevanti illustratori italiani a ...
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BENASSAI, Giuseppe
Alfonso Frangipane
Nacque a Reggio Calabria il 20 luglio 1835, da Pietro e da Caterina Rognetta. Nel 1852 a Napoli fu allievo alla scuola di S. Fergola; ma, volendosi dedicare allo [...] studio dal vero, si recò a Roma dove incontrò Nino Costa, il gruppo della Campagna romana, il DeNittis, G. Grita ed altri innovatori. Continuò a studiare da autodidatta tra Roma e Firenze, che scelse a sua residenza nel 1863; qui: avvicinò i ...
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giapponista
agg. Che risente degli influssi del Giappone; con particolare riferimento agli stilemi dell’arte e della moda. ◆ Il vero mito parigino incomincia a sfavillare in quegli stessi anni con il frullare impazzito di voiles da gran ballo...