Sommo sacerdote ebreo, contemporaneo di Alessandro Magno. Secondo il racconto di Flavio Giuseppe (Antiq. Iud. XI 326-39), andò incontro ad Alessandro presso Gerusalemme e ne ricevette in cambio onori personali [...] e privilegi per gli Ebrei: l'autenticità del fatto, tuttavia, è messa in dubbio dalla critica. ...
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MESSIANISMO
Yoseph COLOMBO
Alberto VACCARI
. Parola e concetto proprî delle religioni ebraica e cristiana, punto centrale d'intesa insieme e di opposizione fra di esse; d'intesa sul fondo comune dei [...] , I, 39; II Re, IX, 6). Specialmente il re si chiamava presso gli Ebrei měšīaḥ Jahvè "l'unto del Signore" per eccellenza (cfr. I Samuele, XXIV, 7, a) due sarebbero i Messia; l'uno figlio di Giuseppe, l'altro, posteriore, figlio di David, Elia profeta ...
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HILLĒL
Umberto Cassuto
L Dottore ebreo, detto anche Hillēl ha-Zāqēn (Hillēl il Vecchio; l'epiteto vale forse a distinguerlo da omonimi posteriori, o piuttosto è titolo d'onore o di dignità), vissuto [...] Shěma‛yāh e Abṭalyōn (Samea e Pollione presso Flavio Giuseppe). Sembra che, essendo privo di mezzi di fortuna, designato di solito col nome di Hillēl II, fu Nāsī (patriarca) degli Ebrei dell'impero romano nel sec. IV. Si attribuisce a lui una riforma ...
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MEDICINA
Arturo CASTIGLIONI
Alessandro MESSEA
Giangiacomo PERRANDO
Nicola LEOTTA
Adalberto PAZZINI
Raffaele CORSO
Giuseppe VIDONI
. Ogni tentativo di rimediare con le proprie forze o con l'aiuto [...] interamente dal principio teocratico. La nedicina degli Ebrei riconosce nel Dio unico la fonte della salute dell'anatomia compì la grande scuola di Vienna della quale fu maestro Giuseppe Hyrtl e le scuole tedesche che si vantano dei nomi di Giacomo ...
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MATRIMONIO (fr. mariage; sp. matrimonio; ted. Ehe; ingl. marriage)
Raffaele CORSO
Carlo Alfonso NALLINO
Ugo Enrico PAOLI
Arturo Carlo JEMOLO
Luigi GALVANI
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Israele ZOLLER
Emilio ALBERTARIO
È [...] limite al concubinato con le proprie schiave (musulmane, cristiane o ebree), i cui figli sono legittimi quanto i nati da mogli. dirimenti, al matrimonio. Bisogna però giungere al periodo di Giuseppe II per trovare non solo un intenso svolgimento di ...
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SCENOTECNICA
Virgilio Marchi
. Tecnica della scena (teatrale, cinematografica, ecc.). Il concetto di tecnica della scena investe tutto quanto appartiene alla medesima e cioè: dalla recitazione al movimento [...] a vista e una illuminazione in movimento.
Nei Dialoghi dell'ebreo Leone de Somi in materia di rappresentazioni sceniche (ms. del pensare alla ribalta verso quest'epoca. Nel 1628 Giuseppe Furtenbach in Germania lasciò delle spiegazioni sopra un ...
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PALESTINA (A. T. 88-89)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giuseppe RICCIOTTI
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Anna Maria RATTI
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Dei molti nomi coi quali attraverso le varie epoche fu [...] per la Palestina cisgiordanica, nel 1845, un totale di 425.000 ab., dei quali 344.000 Maomettani, 41.000 Cristiani, 25.000 Ebrei (cifra certo troppo alta) e 15.000 Drusi. Queste cifre sono da ritenersi piuttosto al di sopra che al disotto del vero ...
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LINGUISTICA (fr. linguistique; sp. linguística; ted. Sprachwissenschaft; ingl. comparative philology, linguistic science)
Carlo Tagliavini
La linguistica o glottologia è la scienza che ha per oggetto [...] 680-681 d. C.; cfr. I, p. 154). Gli Ebrei cominciarono a scrivere grammatiche della loro lingua e a studiare teoricamente l'ebraico ricordare la dissertazione Diatriba de Europaeorum linguis di Giuseppe Giusto Scaligero, figlio di Giulio Cesare, ...
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NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
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. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] novellieri. La Disciplina clericalis di Pietro Alfonso, ebreo spagnolo, battezzato nel 1106, raduna favole e alternò nei suoi giornali, fino al padre Francesco Soave, all'abate Giuseppe Taverna, al padre C. G. Scotti, tutti autori, sul principio ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] Gesù presso i vari autori sono tuttavia molteplici: profeta escatologico o maestro carismatico di saggezza eversiva, contadino ebreo dotato di saggezza cinica o filosofo cinico tout-court, pacifico rivoluzionario sociale o reinterprete radicale della ...
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casto
agg. [lat. castus, prob. connesso con carere «esser privo» (e quindi propr. «esente da colpa»)]. – 1. a. Che si astiene, con gli atti e con la mente, dai piaceri sessuali, sia in modo assoluto (una fanciulla c.; le c. vergini) sia con...