TURATI, Augusto
Mauro Canali
– Nacque a Parma il 25 agosto 1888 da Antonio e da Anna Vanoni.
Il padre, ufficiale dell’esercito, poteva vantare un glorioso passato di volontario garibaldino. Nel 1896 [...] , un giornale di tendenza liberal-democratica, fondato da Giuseppe Zanardelli. Attivo interventista e volontario, combatté sul Carso , durante l’occupazione tedesca, sotto falso nome l’ebreo Ascoli Vittorio». Il suo contributo alla lotta contro i ...
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ZOLLI, Eugenio Maria
Gabriele Rigano
ZOLLI, Eugenio Maria (Israel Anton Zoller). – Nacque il 17 settembre 1881 a Brody, nella Galizia austroungarica (oggi in Ucraina), ultimo dei cinque figli di Bernhard [...] composta da Ignazio Guidi, Giorgio Levi Della Vida e Giuseppe Furlani – diede parere favorevole, e nel febbraio del nome era finito nell’elenco degli autori sgraditi al regime e come ebreo non poteva più pubblicare. Il 25 maggio 1939 gli fu revocata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rapporto tra musica e politica ha avuto i suoi prodromi con il wagnerismo alla fine [...] di lingua tedesca, tendono a eseguire assai più le arie di Giuseppe Verdi. Si assiste poi in quel periodo a un primo rapporto razziali, anche in Italia comincerà la caccia al compositore ebreo ma anche compositori non “giudei”, come Casella e ...
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PALATUCCI, Giovanni
Gianni Fazzini
PALATUCCI, Giovanni. – Nacque a Montella (Avellino) il 29 maggio 1909, unico maschio dei tre figli di Felice e di Angelina Molinari.
Fu battezzato l’indomani nella [...] porte di Tel Aviv, alla presenza degli zii paterni Giuseppe Maria e Alfonso, gli fu dedicata una via, la 39, 18 giugno 1953, p. 3; S. Sorani, L’assistenza ai profughi ebrei in Italia (1933-1947). Contributo alla storia di Delasem, a cura di A. ...
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VALLI, Romolo
Paolo Puppa
– Nacque il 7 febbraio 1925 a Reggio Emilia, ultimo di tre figli (un fratello poi ginecologo e l’altro architetto), da Giuseppe, ingegnere civile, e da Matilde Mazzelli.
Dal [...] ritmo melodioso della voce, pur criticato nelle giovanili recensioni. All’ebreo, nella interpretazione canonica di Benassi vista da ragazzo, si era muore, primo copione scritto dal napoletano Giuseppe Patroni Griffi appositamente per i Giovani, ...
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CORSI
Alberto Iesuè
Famiglia di cantanti attivi in Italia e all'estero tra l'Ottocento e il Novecento.
Giovanni nacque a Verona nell'anno 1822 da Giuseppe e da Teresa Ferranti. Iniziò gli studi musicali [...] ) di A. Thomas (giugno). Fu ancora alla Scala nella successiva stagione 1869-70 in Piero de' Medici di G. Poniatowski e nell'Ebrea di F. Halévy, ma in entrambe le opere fu criticato per l'esiguità del volume di voce. Nel 1870 cantò al teatro Nuovo di ...
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VALENZI, Maurizio
Domenica La Banca
VALENZI, Maurizio. – Nacque a Tunisi il 16 novembre 1909 in una famiglia ebraica di origine livornese, da Amedeo Valensi (il cognome originale recava la ‘s’ ma in [...] redazione parigina de La voce degli italiani, diretto da Giuseppe Di Vittorio, e nel 1938, Amendola, Velio Spano segnalano: Le cause profonde della tragedia spagnuola, Tunisi 1937; Ebrei italiani di fronte al razzismo, Tunisi 1938 (con lo pseudonimo ...
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MONTANO, Marco
Tiziana Mattioli
– Nacque da Giovanni di Donino probabilmente a Urbino (sebbene Allegretti lo dica pesarese) sul finire degli anni Venti del Cinquecento.
Ignoto è il nome della madre [...] Ragusi, 1588), nell'ambito della Confraternita di S. Giuseppe, istituita per assistere i condannati all’ultimo supplizio e . 1583, in forma di dialogo in cui si confuta un ebreo cui si dà nome Hebius, simbolo dell’inquinamento e perturbamento della ...
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PARISATI, Jacopo
Mattia Vinco
(Jacopo di Parisio, Jacopo da Montagnana). – Incerta è la data di nascita di questo pittore, figlio del cerdo (calzolaio o conciapelli) Parisio di Parisio. La proposta [...] da Montagnana» conferire una procura all’usuraio Emanuele ebreo, non è considerata, giustamente, riferibile al nostro (1910), 1-3, pp. 11-35; R. Longhi, Lettera pittorica a Giuseppe Fiocco (1926), in Id., Opere complete, II, 1, Firenze 1967, pp. ...
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visione mistica
Vincent Truijen **
Nelle opere di D. ci s'imbatte spesso in sogni che presagiscono il futuro e in visioni che, per il modo in cui sono descritte, hanno il carattere di fenomeni mistici. [...] e se l'influenza diretta degli aristotelici arabi e del teologo ebreo Maimonide (m. 1204) sul poeta è controversa, egli per lo a resoconti dal tono apocalittico. L'influenza dei racconti di Giuseppe nella Genesi (40 e 41) e della profezia di Daniele ...
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casto
agg. [lat. castus, prob. connesso con carere «esser privo» (e quindi propr. «esente da colpa»)]. – 1. a. Che si astiene, con gli atti e con la mente, dai piaceri sessuali, sia in modo assoluto (una fanciulla c.; le c. vergini) sia con...