CORIOLANO (Coriolani), Bartolomeo
Chiara Garzya Romano
Secondo la tradizione era figlio di Cristoforo e fratello di Giovanni Battista, intagliatori. Nato a Bologna sul finire del XVI secolo (nell'anno [...] , un S. Ignazio, un S. Girolamo, varie immagini della Vergine, vari ritratti, questi ultimi particolarmente lodati; un GiuseppeEbreo, un Crocifisso e una Madonna della Rosa). P. Zani (Enciclopedia metodica critico-ragionata delle Belle Arti, Parma ...
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GAROLI, Pietro Francesco
Paola Mercurelli Salari
Figlio di David, nacque a Torino nel 1638.
Nei documenti il cognome ricorre sia nella forma "Garoli" sia in quella "Garolli", mentre il nome è sempre [...] rari esempi di pittura a soggetto sacro, anch'essi inseriti entro grandiose quinte scenografiche: il Capriccio architettonico con Giuseppeebreo che parla ai suoi fratelli (ibid., 9 giugno 1975), probabilmente da collocare nel primo decennio del ...
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GABRIELI (Gabriele, Gabrielli, Gabriello), Onofrio
Gioacchino Barbera
Nacque il 2 apr. 1619 nel villaggio di Gesso, nei dintorni di Messina, da Giovanni, giurista e medico, e da Francesca Sardo.
A detta [...] che abbraccia il padre Giacobbe eseguito per il duomo di Montagnana; gli affreschi con Storie di Giuseppeebreo nella villa Borromeo di Sarmeola, nei pressi di Padova.
Nel 1701, grazie all'indulto di Filippo V, il G. rientrò a Messina. Ormai vecchio ...
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DIODATI, Domenico
Silvio De Majo
Nacque a Napoli il 31 ott. 1736 da Giovanni e Camilla Ginnari. Di antica famiglia borghese - il padre era dedito ad attività commerciali e alcuni antenati si erano distinti [...] di Carlo V dell'inglese Robertson; Officio de' portolani di terra e di mare (in forma epistolare); Dell'opera di GiuseppeEbreo e del Vangelo di S. Matteo; Dell'assedio di Annibale alla città di Napoli e della battaglia tra Cartaginesi e Napoletani ...
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BAVOSI, Iacopo (Iacopino) de' (Iacopino di Francesco)
Angiola Maria Romanini
Figlio di Francesco de' Bavosi (talora detto anche impropriamente - "de, Papazzoni" per estensione del patronimico dei due [...] di Simone, nella Circoncisione, nella Presentazione al Tempio, nella Adorazione dei Magi e, sola, nelle nove Storie di Giuseppeebreo (ove il Malvasia legge però "Iacobus Pauli"). Da questi indiscutibili rapporti prese, in parte, le mosse l'Arslan ...
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GADDI, Niccolò
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 12 ott. 1537 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 81, c. 234) da Sinibaldo di Taddeo e da Lucrezia di Matteo Strozzi.
La famiglia Gaddi aveva occupato [...] latino ed ebraico sotto la guida di Francesco Vagnucci, autore, tra l'altro, di una traduzione delle opere di GiuseppeEbreo con dedica al suo allievo. Ripercorrendo le orme dello zio cardinal Niccolò, prese gli ordini minori all'età di circa ...
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BERTOLOTTO, Giovanni Lorenzo
Giovanna Terminiello Rotondi
Nacque a Genova nel 1640 da Michelangiolo il Vecchio. Il padre gli fece da maestro nella pittura, ma più tardi, come ci riferisce il Soprani, [...] biblici e mitologici: significativi, in questo senso, i quadri raffiguranti Le storie di GiuseppeEbreo,in casa Spinola a Genova, e le cinque tele con Ilsogno di Giuseppe, La partenza di Agar, Il ritrovamento di Mosè, Ercole al bivio e Giuditta ...
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Flavio Giuseppe
Storico ebreo (n. 37 d.C.-m. dopo il 100). Di casta sacerdotale, fu della setta dei farisei. Partecipò alla rivolta contro i romani (67); arresosi a questi dopo l’assedio a Iotapata, [...] predisse a Vespasiano l’impero, entrando così nei favori della famiglia flavia. Sue opere principali sono la Guerra giudaica, che narra la storia ebraica da Erode il Grande alla distruzione di Gerusalemme, ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] da folle entusiaste e fedeli, si generano tra gli Ebrei incertezze intorno alla sua persona. È nei pressi di 23, 46 e Ps. 63, 2 e 69, 22 in Gv. 19, 28-29); Giuseppe d'Arimatea ottiene il permesso di dare a G. C. sepoltura. Ma la tomba è trovata ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] collegio gesuita per seguire le lezioni del filosofo scotista Giuseppe Ricci, ma nuovamente insoddisfatto, attese per proprio conto vita degli uomini dalle quali resta escluso il popolo ebreo quale protagonista della storia sacra, guidato e aiutato ...
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casto
agg. [lat. castus, prob. connesso con carere «esser privo» (e quindi propr. «esente da colpa»)]. – 1. a. Che si astiene, con gli atti e con la mente, dai piaceri sessuali, sia in modo assoluto (una fanciulla c.; le c. vergini) sia con...