OTTAVIANI, Vincenzo
Franco Pedrotti
-- Nacque a Mercatale di Sassocorvaro (Pesaro) il 22 agosto 1790.
Laureatosi in medicina nel 1814 all'Università di Urbino, compì diversi viaggi di studio a Firenze, [...] sua morte lasciò le tavole e il manoscritto a Giuseppe Bertoloni, che ne diede un annuncio preliminare sul giornale la genziana, e anche di specie esotiche come la noce vomica, la fava di s. Ignazio, la senna, la sabadiglia, l'ipecacuana, la quassia ...
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DALL'OGLIO, Egidio
Francesco Valcanover
Nacque da Bartolomeo nel 1705 a Cison di Valmarino (Treviso), nella cui arcipretale fu battezzato il 26 settembre. Le possibilità economiche del padre amministratore [...] , in alcuni dettagli desunti da sue opere, come la testa del S. Giuseppe copiata dalla tela "della Fava", connota chiaramente la pala con la Madonna col Bambino, s. Giuseppe, il Battista fanciullo e i ss. Anna e Gioacchino del duomo di Belluno ...
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CASTELLI, Bernardino
Nicola Ivanoff
Figlio di Francesco e Maria Elisabetta Forcellini, nacque il 15 giugno 1750 ad Arsié (fraz. di Feltre) nel Trevigiano. Secondo il Federici “fin de’ primi verdi anni” [...] Giustiniani per la chiesa del seminario, un Transito di s. Giuseppe per la parrocchiale di Ravai, e un S. Spiridione vescovo lascerebbero sospettare. Infine, nella sagrestia della chiesa della Fava, sempre a Venezia, si conservano diversi studi dai ...
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Senza pietà
Riccardo Ventrella
(Italia 1948, bianco e nero, 95m); regia: Alberto Lattuada; produzione: Carlo Ponti per Lux; soggetto: Tullio Pinelli, Federico Fellini da un'idea di Ettore M. Margadonna; [...] che guarda agli Stati Uniti come alla Francia: su tutti, Giuseppe De Santis e Alberto Lattuada. Già in Il bandito (1946) Daniel Jones (Richard), Enza Giovine (suor Gertrude), Otello Fava (Sordo), Lando Muzio (capitano sudamericano), Romano Villi ( ...
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SUIGO, Iacopo (Iacopino)
Alessandro Tedesco
– Nacque in data imprecisata, forse attorno alla metà del Quattrocento o poco dopo, a San Germano Vercellese, come costantemente riportano i colophon delle [...] significativo è quello dovuto al giornalista e poeta Giuseppe Deabate che, nel 1899, gli dedicò un Museum, VII, London 1937, p. LXVII, VIII, 1950, p. LXIV; D. Fava, Manuale degli incunaboli, Milano 1939, p. 99; E. Gorini, La stampa a Vercelli ...
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Rivista del cinematografo
Marco Pistoia
Periodico mensile italiano, fondato nel gennaio 1928 per coordinare l'attività delle sale parrocchiali. È la più antica tra le riviste italiane di cinema ancora [...] editoriale, mentre fra i collaboratori di quel periodo spiccano i nomi di Orio Caldiron, Giuseppe Cereda, Roberto Chiti, Claudio G. Fava, Matilde Hochkofler, Elio Girlanda, Aldo Viganò, Giacomo Gambetti. In seguito divenne direttore Angelo Libertini ...
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GAROFALINI, Giacinto
Paolo Di Paola
Figlio di uno speziale, nacque a Bologna nel 1666 (Zanotti, p. 343). Stando alla testimonianza di Zanotti, suo principale biografo, il G., invece di intraprendere [...] frequentare l'ambiente culturale legato alla casa dei conti Fava, stimolante punto d'incontro per diverse personalità artistiche quadro con S. Teresa fra i ss. Paolo e Pietro (non s. Giuseppe come ritenuto da Roli, in L'arte degli Estensi, fig. 242) ...
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AGNELLI, Giuseppe
Mario Barsali
Nato il 20 genn. 1856 a Ferrara da Giuseppe, si laureò a Roma in giurisprudenza nel 1878. Nel 1880 fondò a Ferrara il Gazzettino Ferrarese, che ebbe breve vita (11 apr. [...] di G. A., Ferrara 1940; V. Cian, G. A., in Giorn. stor. d. letter. ital., CXVI (1940), pp. 243-246; D. Fava, G. A., in Accademie e Biblioteche d'Italia, XV (1941), pp. 305-307; G. Medri, Bibliografia degli scritti d'argomento ferrarese di G. A ...
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AMBROSI (Ambrogi), Giuseppe Antonio
Augusta Bubani
Nacque a Bologna nel 1700, da Antonio Francesco (Bologna 1674-1745), autore, a Bologna, della loggia e della scala di casa Diolaiti in via S. Donato [...] e delle scuderie e della facciata della cavallerizza di palazzo Angelelli, ora Fava-Simonetti (Via Maggiore). L'A. collaborò col padre e con lo scultore Camillo Rusconi alla costruzione della cappella Boncompagni a S. Pietro, cattedrale di Bologna.
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ARCHI, Giuseppe Antonio
Paola Tentori
Romagnolo, vissuto nel sec. XVIII, fu impressore del S. Uffizio e svolse la sua lunga attività a Faenza, nella tipografia attiva nel periodo compreso tra il 1713 [...] , Lexikon typograficum Italiae, Florence 1905, p. 117; D. Gianolio, Il libro e l'arte della stampa,Torino 1926, p. XL; R. Galli, La stampa in Romagna,in Tesori delle biblioteche d'Italia. Emilia e Romagna,a cura di D. Fava, Milano 1932, pp. 599, 614. ...
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