RÒITI, Antonio. –
Simone Bianchi
Nacque ad Argenta (Ferrara) il 26 maggio 1843 da Antonio e da Elena De Mori.
Dopo aver studiato a Venezia e a Lubiana, ebbe un primo impiego al ministero delle Finanze [...] d’indipendenza nel Corpo volontari italiani di Giuseppe Garibaldi; fu decorato con la medaglia d ’acqua in un tubo verticale utilizzando le attrezzature del laboratorio di Felici. In Dell’azione elettromotrice dei solenoidi neutri (ibid., 1874, vol ...
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RAVIZZA, Giuseppe
Fabio Toscano
RAVIZZA, Giuseppe. – Nacque a Novara il 19 marzo 1811 da Giovanni e da Rosa Cortesella.
Dopo essersi laureato in legge all’Università di Torino e avere intrapreso la [...] . in Novara. Cenni illustrativi, Torino 1856; Ravizza cav. avv. Giuseppe, di Novara, e Fantoni Carlo e Cia, di Genova, Macchina 2010), 4, pp. 193-200; M.C. Rossari, «Tempi di felici speranze». Nibbiola ai tempi del sindaco R. e del parroco Bignoli, in ...
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COSSA, Alfonso
Gian Piero Marchese
Nacque a Milano, da nobile famiglia, il 3 nov. 1833 da Giuseppe, possidente, e Giustiniana Magnocavallo.
Il padre, fine e colto paleografo, era allora bibliotecario [...] , al senso dell'osservazione e all'arguzia con la quale sapeva esporre fenomeni concreti della chimica mediante numerose felici osservazioni ed utili richiami.
Il C. fu membro di numerose istituzioni culturali italiane e straniere, fra cui l ...
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CAMASIO, Sandro (Alessandro)
Sisto Sallusti
Nacque a Isola della Scala (Verona) il 5 nov. 1886 da Giuseppe e Costanza Chiroli. Prima di laurearsi in giurisprudenza entrò nel mondo giornalistico come [...] due Gramatica alla Di Lorenzo, riuscì, secondo La Stampa di Torino, un cumulo di scene bizzarre e di arguzie spesso felici coronate dall'apoteosi, finale d'obbligo in tempo di guerra, ma senza una trovata fondamentale (era ancora vivo il ricordo ...
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FAVA, Giuseppe
Francesco M. Biscione
Nato il 15 sett. 1925 a Palazzolo Acreide (Siracusa), da Giuseppe, maestro elementare, e da Elena Fazzino, vi trascorse l'infanzia e la giovinezza. Dopo il liceo [...] quale essa emerge allo sguardo gelido ma vigile del cronista; il mezzo letterario permetteva cioè, soprattutto nei momenti più felici, una penetrazione più profonda dell'informazione, in grado di rendere la dimensione umana di un crogiolo di emozioni ...
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SANTINI, Gabriele
Elisabetta Torselli
SANTINI, Gabriele. – Nacque a Perugia il 20 gennaio 1886 da Pio e Carmela Nolaschi. La famiglia proveniva da Umbertide, e la musica vi era già presente con lo zio [...] Traviata al Verdi di Trieste con Rosina Storchio, Fernando Carpi e Giuseppe De Luca. Al Colón di Buenos Aires debuttò con la , tra cui la prima assoluta delle Preziose ridicole di Felice Lattuada (1929, con Mafalda Favero ed Ebe Stignani). Questa ...
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PAGLIUGHI, Lina
Giancarlo Landini
PAGLIUGHI, Lina. – Nacque a New York il 27 maggio 1907 da Giovanni, nativo di Montevideo ma di origini genovesi, e Maria Stefanè, da Montegroppo (Albareto) in provincia [...] Gino Marinuzzi (il quale peraltro in una lettera, inviata a Giuseppe Mulè da Sanremo il 21 ottobre 1930, ebbe a ironizzare sul elisir d’amore e I puritani. Nel 1937 al Carlo Felice di Genova cantò L’usignolo, versione ritmica italiana del Rossignol ...
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BELLOTTI, Biagio Giuseppe Maria
Rossana Bossaglia
Nacque a Busto Arsizio il 26 febbraio 1714 da Leopoldo e da Comelia Ballarati.
Sembra che fosse nipote dei modesti artisti Ambrogio, Francesco e Biagio [...] Martirio di s. Sabino, che costituiscono il suo intervento più cospicuo in questa parte della chiesa e uno dei momenti più felici della sua attività, sono firmati e datati 1759. Nel 1762 si rifiuta di affrescare la volta della chiesa, per intervenuti ...
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BALDACCHINI GARGANO, Francesco Saverio
Mario Quattrucci
Nacque a Barletta il 22 apr. 1800 da Giuseppe e Giovanna Vecchioni; compì gli studi letterari e filosofici a Napoli, dove, morto il padre, si [...] sciolti il B. "romanticheggiò classicamente", come con felice espressione ha sintetizzato il Mazzoni; di entrambi i passando all'imitazione di Dante e degli stilnovisti, trova qua e là felici accenti lirici. Il B. canta la primavera e l'inverno, la ...
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Gli avverbi temporali sono ➔ avverbi e locuzioni avverbiali (➔ avverbiali, locuzioni) che indicano il momento in cui si svolge un’azione indicata dal predicato, o quello in cui è dato registrare una certa [...] un tempo»:
(19) allora avevamo poco, ma eravamo più felici.
Talvolta l’indicazione temporale viene fornita da avverbi o da locuzioni una difficile situazione:
(30) Ed ora come faccio? (Giuseppe Giacosa & Luigi Illica, La Bohème, quadro I).
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calcio relazionale loc. s.le m. Nel calcio, sistema di gioco che prevede la rapida messa in relazione tra più giocatori di una squadra attraverso il possesso palla, senza badare all’occupazione fissa di spazi e posizioni, al fine di creare situazioni...
imporre
impórre (ant. impónere) v. tr. [dal lat. imponĕre (comp. di in-1 e ponĕre «porre»), rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Porre sopra: i. il giogo ai buoi; i. un carico sulle spalle di qualcuno; E ’l vecchio padre agli...