. Fu uno dei più antichi scrittori in lingua siriaca. Il suo nome in siriaco suona Bar Dayṣān, cioè "figlio del Dayṣān", che è il fiume che scorre attraverso la città d'Edessa, in greco Βαρδησάνης o Βαρδησιάνης. Fu rinomato filosofo e poeta, ed è ricordato nella storia ecclesiastica come uno dei maestri della gnosi.
Egli nacque a Edessa, città della Siria settentrionale, l'11 luglio del 154 d. C. da ...
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SEMIRAMIDE
GiuseppeFurlani
. Varî scrittori greci e latini dànno il nome di Semiramis ad una presunta regina assira, la quale tra l'altro avrebbe fondato l'impero assiro e la città di Babele. Tra gli [...] und ihre Zeit, Tubinga 1910; B. Meissner, Babylonien und Assyrien, I, Heidelberg 1920, pp. 38, 74, 300 e 386; G. Furlani, La religione babilonese e assira, I, Bologna 1928, pp. 44 e 60; A. Momigliano, Tradizione e invenzione in Ctesia, in Atene e ...
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La Chiesa di Seleucia-Ctesifonte. - La città di Seleucia-Ctesifonte è stata durante tutto il il periodo del dominio persiano della Mesopotamia e ancora al tempo del califfato degli ‛Abbāsidi il centro della vita religiosa cristiana dell'Oriente, essendo essa stata sede del cattolicato ossia patriarcato d'Oriente, di quella chiesa cioè che per la sua cristologia diversa da quella della chiesa d'Occidente ...
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. Uno dei più rinomati scrittori siriaci del periodo di decadenza della letteratura siriaca, fecondissimo scrittore, filosofo peripatetico, teologo monofisita con tendenze conciliatorie, poligrafo ed enciclopedico, il quale scrisse indifferentemente in siriaco ed in arabo. Il suo nome è veramente Gregorio Abū'l-Faraǵ, e fu chiamato Bar ‛Ebhrāya "Figlio dell'Ebreo", perché suo padre, un medico di nome ...
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. L'Antico Testamento dà agli antichi abitanti della Palestina e della Siria in genere il nome di Amoriti. In alcuni passi sono chiamati con questo nome gli abitanti precananei della Palestina, Isaia, XVII, 9 (secondo i Settanta); Ezechiele, XVI, 3, in altri le popolazioni occupanti il territorio ad occidente del Giordano, Giosuè, X, 5; Giudici, I, 34-36, ecc., in altri infine le tribù al di là, ad ...
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Famiglia di Maroniti di origine libanese, della quale alcuni membri vennero a Roma, salirono ad alte cariche nella gerarchia romana e diedero la loro attività scientifica alla compilazione specialmente [...] le copie che allora si trovavano nel Vaticano, come pure un certo numero di copie della Bibliotheca Clementino-Vaticana di Giuseppe Simone.
Bibl.: A. G. Hoffmann, ed. E. Nestle, in Real-Encyclopädie für protestantische Theologie u. Kirche, 3ª ed., II ...
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Sacerdote del supremo dio babilonese Bēl (Marduk) a Babele, vissuto fra il IV e il III sec. a C. Il suo nome sonava in babilonese probabilmente Bēl-uṣur "Bēl, proteggi" o Bēl-uṣur-šu "Bēl, proteggilo". [...] là fondò una scuola.
Del suo libro ci sono pervenuti soltanto frammenti conservatici da diversi scrittori greci, specialmente da Giuseppe Flavio ed Eusebio. Attinsero al suo libro Alessandro Poliistore, Apollodoro, Abideno, e il re Giuba, il quale lo ...
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. Popolazione di rozzi montanari abitanti nell'evo antico sull'orlo dell'altipiano iranico dove esso confina con la Babilonia e per qualche tratto ancora più addentro, specialmente però nelle montagne [...] , Die Sprache der Kossäer, Lipsia 1884. Tutte le storie della Babilonia ne trattano nel capitolo dedicato al periodo dei Cassiti. Si veda l'articolo babilonia e assiria: Storia, e G. Furlani, La civiltà babilonese e assira, Roma 1929, pp. 81-84. ...
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. Uno dei più antichi autori siriaci di cui si conoscano gli scritti. Il suo nome, che è di origine persiana, suona in siriaco Aphrahat, in greco 'Αϕραάτης. Egli suol essere chiamato "il savio persiano", essendo di origine persiana ed avendo scritto le sue opere in Persia. Tra gli anni 336 e 345 egli scrisse 23 dimostrazioni (taḥwiyāthā) o omelie in lingua siriaca. Della sua vita sappiamo soltanto ...
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È il nome babilonese ed ebraico (\ebraico\) di un'importante città della Babilonia antica, menzionato in Gen., X, 10, quale nome di una delle quattro città più importanti del regno del leggendario re di Babele Nimrod nel paese di Sinear (Šumer, Babilonia meridionale), in greco "Αρχαδ o "Αχαδ. In babilonese semitico il nome della città sonava Akkadū, la qual forma non è altro che l'antico nome sumero ...
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