Archeologo ed epigrafista, nato a Roma il 23 febbraio 1822, morto a Castel Gandolfo il 21 settembre 1894. Grande studioso di antichità, principe negli studî d'archeologia cristiana, che per lui raggiunsero [...] , miniera di tesori archeologici, non erano studiate, ma o del tutto neglette, o esplorate solo per spogliarle.
Il gesuita padre Giuseppe Marchi circa il 1840 aveva iniziato qualche scavo regolare guidato da sani criterî, e con lui si iniziò a queste ...
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. Movimento politico italiano creato da Benito Mussolini (v.).
Dottrina.
Idee fondametali. - Come ogni salda concezione politica, il fascismo è prassi ed è pensiero, azione a cui è immanente una dottrina, [...] in seguito ad accordi fra Italo Balbo e il fascista gen. Gandolfo a Oneglia, si creò un Comando generale per la costituzione, d'oro Igliori; Tivoli, per quelli dell'Abruzzo, con Giuseppe Bottai, Giacomo Acerbo, il console Giannantoni. Una riserva si ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio [...] redattore de L'Ami du peuple); Averardo e Giosuè Borsi (v.); Giuseppe Cavaciocchi (nato a Castel S. Nicolò nel 1872, autore di drammi - Reazionario, fondato nel 1848 da S. San Pol Gandolfo, fu sostituito dopo pochi mesi dallo Smascheratore in cui ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] in salita, alla sommità della quale sorge a guisa di fondale il palazzo o la chiesa o il castello, p. es. Castel Gandolfo presso Roma e Caprarola nel Viterbese. Da questa più modesta espressione il sistema si sviluppa in schemi di due, tre, cinque ...
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VATICANO, Stato della Citta del
Umberto TOSCHI
Leone GESSI
Teodosio MARCHI
Pietro PISANI
Carlo CECCHELLI
Gino BORGHEZIO
Johann STEIN
VATICANO, Stato della Città del (A. T., 24-25-26 bis).
Sommario. [...] 12. Villa Gabrielli (Gianicolo); 13. Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo (con Villa e Palazzetto Cybo e Villa Barberini).
La superficie di una catalogazione a stampa per opera degli stessi. Giuseppe Simonio Assemani (1687-1768) e il nipote Stefano ...
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LAZIO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARDINALI
Roberto ALMAGIA
Giulio BERTONI
Raffaele CORSO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Ugo ANTONIELLI
Bruno PARADISI
Pietro TOESCA
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E uno dei compartimenti in cui [...] ), dove si celebravano le feriae latinae e dove, secondo alcuni, era sorta Alba Longa, che è meglio invece collocare presso Castel Gandolfo. A cinque chilometri da questo, a mezza strada tra i due laghi albano e nemorense, isolata su un'altura che si ...
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. Cultori, scrittori e maestri di diritto canonico. Il diritto della Chiesa cominciava a distinguersi dalle altre parti della dottrina religiosa quando la cultura giuridica del mondo antico aveva ormai [...] dell'opera di Graziano, Ognibene, Rolando Bandinelli e Gandolfo, sono, oltre che canonisti, scrittori di teologia ed Wernz. Si aggiungano i cardinali Camillo Tarquini, Felice Cavagnis, Giuseppe d'Annibale (1815-92), autore di una Summula theologiae ...
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. Antichissima città del Lazio, che, secondo la tradizione, dette i natali alla stirpe di Roma. Sorgeva sui colli da essa chiamati Albani, circa venti chilometri a SE. di Roma: fu fondata, secondo la leggenda, [...] con validi argomenti dall'Ashby, e accettata dal Tomassetti, la quale colloca l'antica Alba nel sito stesso dell'odierna Castel Gandolfo. Infatti anche il castello papale ha la forma di una citta allungata, sulla dorsale di un colle, mentre il luogo ...
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La vetta più alta dell'antico Lazio (m. 945 s. m.) e la più in vista per la sua posizione isolata e dominante, scelta appunto per questo come sede del culto di Giove, il dio protettore dei Latini, presso [...] durante il Medioevo per ricavarne la pietra da macine e da mole.
Bibl.: G.B. Piranesi, Antichità di Albano e di Castel Gandolfo, Roma 1756; W. Gell, Topography of Rome and its vicinity, Londra 1834, I, p. 54 segg.; A. Nibby, Analisi dei dintorni di ...
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Sebbene il nome sia in parte greco e significhi portico coperto, tuttavia l'applicazione di questo edificio, se non pure l'invenzione, è merito prettamente romano e presuppone l'uso completo della vòlta [...] essere formato da un sol braccio rettilineo, lungo talvolta fino a 300 m., come quello della Villa di Domiziano a Castel Gandolfo, oppure da due bracci ad angolo retto, e allora si chiamava porticus o cryptoporticus in gamma, ed è questo il caso ...
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