VITTORIO AMEDEO III di Savoia
Paola Bianchi
VITTORIO AMEDEO III di Savoia. – Nacque a Palazzo Reale, a Torino, il 26 giugno 1726, dalle nozze del futuro re Carlo Emanuele III di Savoia con la seconda [...] ), ma si diede spazio anche agli italiani (Scipione Maffei, Alessandro Tassoni) e finanche agli inglesi letti in febbraio). Il 22 aprile fu giubilato dalla Segreteria degli Esteri Giuseppe Lascaris di Castellar, che fu bruscamente ridotto a vita ...
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BARONI CAVALCABÒ, Clemente
Claudio Leonardi
Nacque il 23 nov. 1726 a Sacco, nel Trentino, da Giovarni Battista e da Teodora Salvadori. La famiglia del B. faceva parte dell'aristocrazia locale che trovava [...] Tartarotti. Ed il rigore dell'argomentazione gli valse l'elogio di Scipione Maffei, che invitò il B. a Verona (nell'agosto 1753) e ; sorta proprio alla metà del secolo per l'iniziativa di Giuseppe Valeriano Vannetti e di pochi altri (e tra essi il ...
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FONTANA, Francesco Antonio
Elena Bianca Di Gioia
Nacque a Roma il 6 apr. 1641 da Francesco e Lucrezia Gemma, romani di nascita (Di Gioia, 1986, p. 152 n. 4).
Il padre Francesco, noto dalle fonti d'archivio [...] di S. Antonio abate, sostituita nel 1792 da una copia eseguita da Giuseppe Angelini (De Lotto, 1987, pp. 186 s. mi. 127 s., un busto con sua testa di marmo bianco rappresentante il cavalier Maffei d'altezza palmi due e mezo in circa per la quale ...
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GIULINI DELLA PORTA, Cesare
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 25 sett. 1815 dal conte Giorgio, membro della reggenza di governo alla caduta del Regno Italico nel 1814, commissario per la liquidazione [...] tra i più assidui frequentatori del salotto della contessa Clara Maffei, dove si operò il passaggio di non pochi delusi L. Marchetti, Milano 1858-59 nelle lettere di C.G. della Porta a Giuseppe Massari, in Il Risorgimento, XI (1959), pp. 63-92, e da B ...
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DEMIN, Giovanni
Fernando Mazzocca
Nacque a Belluno il 24 ott. 1786 dal conciapelli Giuseppe e da Lucia Schiochet, governante presso Francesco Maria Colle, professore nell'ateneo di Padova e successivamente [...] 1893, pp. 66-78 (cinque lettere del D. all'archit. Giuseppe Segusini dal 1837 al 1856); F. Beltrame, Sopra un affresco di 1890, pp.5, 10, 41 s.; R. Barbiera, Ilsalotto della contessa Maffei, Firenze 1915, pp. 92 ss.; R. Bratti, Notizie d'arte e di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Carlo Antonio Broggia
Rosario Patalano
Il dibattito sulla «storia, la natura, la riforma delle monete, il più importante in campo politico ed economico» (Venturi 1998, p. 443) dell’età illuministica [...] furono lettori attenti Giuseppe Forziati, consigliere del commercio di Milano, Giuseppe Fontanesi, ministro dell un’impostazione moralistica. Tuttavia, di fronte all’opera di Scipione Maffei, Dell’impiego del danaro, pubblicata all’inizio del 1744, ...
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CARUSO, Giovan Battista
Mario Condorelli
Nacque a Polizzi Generosa (Palermo) il 27 dic. 1673, da Placido, barone di Xiureni (o Xireni e anche Fioreni), e da Anna Maria Alimena dei marchesi di Alimena.
Dopo [...] dell'isola, obbedendo al criterio, additato da Scipione Maffei e dal Muratori, dell'obbligo di dar fuori i morì l'8 ott. 1724 e fu sepolto nell'oratorio di S. Giuseppe. Il monumento sepolcrale fu in seguito rimosso e ricomposto nella chiesa matrice ...
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GUAZZESI, Lorenzo
Renato Pasta
Nacque ad Arezzo il 26 genn. 1708 da Gaspare, giureconsulto, docente a Pisa e gonfaloniere di Arezzo, morto nel 1749, e Maria Maddalena di Giuseppe d'Angelo, patrizio [...] etrusca degli anfiteatri, riconducibile a prestiti di costumi e istituzioni orientali e greci, portò a una breve polemica con S. Maffei, che nelle Osservazioni letterarie (IV [1739], pp. 215-218) la negò, accusando il G. d'aver travisato il punto di ...
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FOGGINI, Pier Francesco
Marina Caffiero
Nacque a Firenze il 2 apr. 1713 da Giovanni Battista, scultore e architetto; non si conosce il nome della madre. All'età di dodici anni entrò nel seminario arcivescovile [...] e l'appoggio a C. Migliavacca nella sua lunga polemica con S. Maffei sulla grazia e il libero arbitrio, espresso anche in un voto redatto sul riformismo regalista e giurisdizionalista di sovrani come Giuseppe II e Pietro Leopoldo.
Forse consapevole di ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] prime cose pubblicate vi sia una prefazione alla traduzione di A. Maffei del Faust di Goethe e un saggio su Verdi, visti come esempi ci sono rimaste, assieme, in questo senso, a quelle di Giuseppe Bandi. Anche la lingua è pulita e meno letteraria di ...
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