FELTRINELLI, Carlo
Luciano Segreto
Nacque a Milano il 27 ag. 1881 da Giovanni e da Maria Pretz, di nazionalità austriaca, in una famiglia di imprenditori del legname che da qualche decennio si erano [...] per i Feltrinelli. In quell'anno mori il fratello Giuseppe, ma soprattutto nella Società Edison maturarono scelte che ne cambiarono il Credit ed i suoi "amici" (cioè i suoi maggiori azionisti) avrebbe costituito Solo il 27 genn. 1931. Appena ...
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Società industriale
Giuseppe Berta
Introduzione
Il concetto di società industriale è relativamente recente. Esso ha assunto forma e contenuti soprattutto durante gli anni sessanta, quando da più parti [...] i suoi dipendenti non soltanto come lavoratori (dunque fonte di costo), ma anche come consumatori (e motivo di maggior utile).
L'impresa fordista si configura pertanto come un circuito chiuso, che tenta di coniugare indissolubilmente il processo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Felicità pubblica
Stefano Zamagni
Felicità e vita sociale
Secondo la celebre tesi di Hans Baron (1955) e di Eugenio Garin (1947), l’Umanesimo ha conosciuto due stagioni, quella dell’Umanesimo civile [...] risolve nella felicità pubblica, o sia la maggiore felicità possibile divisa colla maggiore uguaglianza possibile. Tale è lo scopo 1855, p. 11).
Affermazioni analoghe si trovano in Giuseppe Pecchio (Storia dell’economia pubblica in Italia, 1829), in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] dal volume di Scienza delle finanze (1888) di Giuseppe Ricca Salerno che, seguendo la teoria presentata nel 1887 psicologia, una decisione che lo trovò in contrasto con la maggior parte degli economisti, incluso il suo migliore amico e collega, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di economia agraria
Guido Fabiani
L’evoluzione dal 1850 al 1950 della Scuola di economia agraria va analizzata da una duplice prospettiva. In primo luogo, considerando come, sul piano generale, [...] seconda metà dell’Ottocento, oltre a produrre una maggiore sensibilità ai problemi del rinnovamento dell’agricoltura, ha precisa la tradizione italiana dell’estimo poi continuata da Giuseppe Medici a partire dagli anni del secondo dopoguerra.
Ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] questa campagna teorica e di politica economica furono Luigi Einaudi, Giuseppe Prato (1873-1928) e Umberto Ricci (1879-1946). , sovvenzioni o altre misure volte a realizzare una maggiore giustizia sociale (Introduzione alla politica economica, 1942).
...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] veneziano era sorto nel 1609 con lo scopo di offrire maggiori garanzie e che l’esempio era stato seguito da Amsterdam abate Francesco Fuoco, scrivendo nel 1824 (sotto il nome di Giuseppe de Welz) La magia del credito svelata, esaltava il credito ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] prevalenza tutte le altre forze da cui può dipendere una maggior sintesi della società europea" (p. 301).
Se in La miste.
Simili ricette da "famulo teutonico" - come le definì Giuseppe Prato - non potevano non attirare sul loro manipolatore le ire ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Meridionalismo
Adriano Giannola
All’origine del dualismo
Vi è ampio dibattito su quale fosse il divario Nord-Sud al momento dell’Unità. Certamente per molti aspetti le due aree erano significativamente [...] Leopoldo Franchetti del 1877, i resoconti del viaggio di Giuseppe Zanardelli, le Lettere meridionali del 1878 di Pasquale è -1,5 al Nord e -2,6 al Sud. E la flessione anche maggiore della produttività del lavoro (-1,6 al Nord e -2,1 al Sud) concorre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] di tanti altri per il «bene stare del maggior numero possibile», fino ai pensatori ‘cooperativi’ di fine secolo, al ‘socialismo della cattedra’ di Luigi Luzzatti, alla ‘democrazia cristiana’ di Giuseppe Toniolo, alla Scuola di finanza pubblica, tutti ...
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fraccata s. f. (dial.) Negli usi molto colloquiali, una grande quantità; (fig.) un fracco, un sacco, un mucchio. ◆ Si riferisce a Borrelli? «Già. Vorrei sapere da dove nasce questa storia. Nessuno nella maggioranza ha invocato il colpo di spugna....
lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una l. fune; una l. asta; un bastone lungo...