LUDOVICO d'Aragona, re di Sicilia
Giuseppe La Mantia
Nacque nel 1338, e successe al padre Pietro II nel 1342, sotto la tutela della madre Elisabetta e dello zio Giovanni, duca di Atene e Neopatrai. [...] , con gravi danni, le ribellioni nell'isola, a Palermo nel 1350 col Murra, e più a Messina, talvolta con il favore degli Angioini; ma la ribellione di Messina finì miseramente con l'uccisione di Matteo Palizzi e della sua famiglia. Il re L. passava ...
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LUNA, de
Giuseppe Paladino
, Nobile famiglia spagnola, i membri della quale si stabilirono a due riprese in Sicilia come strumento di penetrazione politica da parte degli Aragonesi. Ai tempi di Pietro [...] gettarsi nel Tevere. Essendo egli stato privato dei beni, la contea di Caltabellotta passò al figlio Pietro, che fu stratigoto in Messina nel 1549, ottenne il titolo di duca di Bivona nel 1554 e fu vicario generale del regno di Sicilia nel 1573. Con ...
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PICCOLE SUORE DEI POVERI
Giuseppe De Luca
. Congregazione religiosa fondata nel 1839 da Giovanna Jugan (nata nel 1792 a Cancale), insieme con Francesca Aubert, Maria Jamet e Virginia Trédaniel, sotto [...] provincia italiana (residenza: Roma) ha case in Aosta, Acireale, Andria, Bologna, Catania, Cuneo, Firenze, Genova, Lucca, Milano, Messina, Marino (noviziato), Napoli, Nola, Padova, Perugia, Roma, S. Maria a Vico, Torino, Malta. L'istituto raccoglie ...
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VENTIMIGLIA
Giuseppe PALADINO
Giovanni PEREZ
. Storica famiglia siciliana, discendente da un Guglielmo, conte di Ventimiglia (1242), da cui Enrico, primo conte di Geraci, signore, dal 27 giugno 1258, [...] nel 1338; un altro Francesco, conte di Geraci, stratigoto di Messina nel 1355, che cercò invano di impedire a Federico III di Romano Impero, gentiluomo di camera di Carlo di Barbone; Giuseppe Emanuele V. e Statella principe di Belmonte, ambasciatore ...
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REALE
Giuseppe CASTELLANI
*
. Carlo I d'Angiò (1266-1285) fece coniare a Barletta e poi a Messina una bella moneta d'oro con la sua effigie in sostituzione dell'altra bellissima detta augustale e la [...] chiamò reale. Reali si dissero pure le monete d'oro e d'argento emesse dagli Aragonesi in Sicilia e Sardegna. Siccome poi il reale era la moneta base del sistema monetario spagnolo che, per la cresciuta ...
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GAMBI, Lucio
Silvia Lilli
Geografo, nato a Ravenna il 10 marzo 1920 e morto a Firenze il 20 settembre 2006. Fu professore nelle Università di Messina (1953), Milano (1960) e Bologna (1975-95) e membro [...] ). Rilevante anche il suo contributo allo studio degli insediamenti tradizionali (La casa rurale in Italia, con Giuseppe Barbieri, 1970), che stabilisce un preciso protocollo di analisi e di rappresentazione. Ulteriore ambito di studi particolarmente ...
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MAZZARELLI, Giuseppe
Zoologo, nato ad Ancona il 3 giugno 1870. Si laureò in scienze naturali a Napoli nel 1891. Libero docente in anatomia comparata nel 1893, dal 1898 professore aggiunto e direttore [...] di storia naturale di Milano; professore di zoologia, anatomia e fisiologia comparate nell'università di Sassari (1906), quindi a Messina (1907), donde passò a Pavia (1910). Dal 1914, dopo la ricostituzione della facoltà di scienze nell'università di ...
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MANFREDINI, Federico, marchese
Raul F. Manfredini
Nacque a Rovigo il 24 agosto 1743, morì a Campoverando il 2 settembre 1829. Studiò a Modena e a Firenze; prese parte alla guerra dei Sette anni e tornato [...] granduca Leopoldo; combatté valorosamente anche contro i Turchi e ottenne da Giuseppe II il grado di generale (1789). L'anno dopo, al 1799. Dopo la cacciata di Ferdinando III, si rifugiò a Messina e a Palermo; ma nel 1801 il suo sovrano lo richiamò ...
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TEOFANE Cerameo (Θεοϕάξης ὁ κεραμεύς)
Silvio Giuseppe Mercati
Sotto il nome di T. C. fu pubblicata nel 1644 a Parigi la più estesa collezione bizantina di omilie (v. anche Migne, Patroi. Graeca, CXXXIII, [...] raccolta, interessante per gli accenni alle circostanze e ai luoghi in cui furono recitate le prediche (Reggio di Calabria, Messina, Taormina, Rossano) e per il merito intrinseco (di qui la sua diffusione anche in Oriente), attende da tempo Adalberto ...
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IMPALLOMENI, Giovanni Battista
Giuseppe Timpanelli
Giurista, nato il 29 ottobre 1846 in Milazzo, morto in Roma il 7 marzo 1907. Addottoratosi in Messina, entrò nella carriera della magistratura: chiamato [...] al Ministero della giustizia, prestò efficace aiuto nell'ultima fase dell'elaborazione del codice zanardelliano. Verso la fine del 1890 fu nominato ordinario di diritto e procedura penale nell'università ...
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capimpianto
(capo impianto), s. m. Responsabile di un impianto. ◆ sull’accordo non si torna indietro. Si tratta di applicarlo correttamente. Martedì incontreremo i capi deposito e i capi impianto, spiega [Mario] Di Carlo. Chi lo contesta deve...
prodite
s. f. (iron.) Atteggiamento tipico di Romano Prodi, capace di ingenerare confusione e litigiosità.◆ sarà perché è sotto l’effetto del bacillo, ma l’onorevole [Giuseppe] Fioroni deve aver sbagliato la diagnosi. Se fosse una vera berlusconite,...