PALIZZI, Giuseppe
Mariantonietta Picone Petrusa
PALIZZI, Giuseppe. – Figlio di Antonio e di Doralice del Greco, fratello maggiore dei pittori Filippo, Nicola e Francesco Paolo, nacque a Lanciano, in [...] /169, f.4) e destinato prima al Palais des Champs-Élisées, poi ai Musées impériaux. Successivamente si registrò la presenza di GiuseppePalizzi a tutti i Salons dal 1869 al 1881, tranne che nel 1871, l’anno della guerra franco-prussiana. Nel 1873 fu ...
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Pittore (Vasto 1818 - Napoli 1899). Rinnovatore della pittura napoletana ottocentesca, P. abbandonò lo stile accademico per dedicarsi allo studio del vero, soprattutto di paesaggi e di animali, in sintonia [...] museo di Capodimonte a Napoli. Tra i suoi allievi si ricorda specialmente F. P. Michetti. ː Furono pittori anche i suoi fratelli: Giuseppe (Lanciano 1812 - Parigi 1888), che lavorò a Parigi dal 1844, fu amico di De Nittis e risentì, nei suoi paesaggi ...
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Pittore italiano (Ortelle, Lecce, 1863 - Napoli 1941). Studiò a Napoli con D. Morelli e F. Palizzi. Si dedicò esclusivamente al paesaggio, prediligendo la tecnica del pastello. ...
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CAMMARANO, Michele
Oreste Ferrari
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1835 da Salvatore di Giuseppe, il quale aggiungeva alla sua principale attività di autore drammatico e di librettista di opere liriche [...] lirica di G. Gigante e della scuola di Posillipo quanto alle più moderne disposizioni in senso naturalista che appunto GiuseppePalizzi aveva ricavato in Francia dal contatto con Courbet e con la scuola di Barbizon. Di queste disposizioni verso una ...
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CARELLI, Gonsalvo (Consalvo)
Oreste Ferrari
Primogenito di Raffaele e Rosa Coltellini, nacque a Napoli il 29 marzo del 1818. Allievo del padre, ebbe un esordio precocissimo, e partecipò con due disegni [...] , in cui - mediato anche da certe episodiche prove del fratello Gabriele - affiora l'influsso del calibrato naturalismo di GiuseppePalizzi.
Nel 1860 il C. si arruolò tra i garibaldini e combatté al Volturno: ricordo di questa campagna militare sono ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] Carlo Pittara e Vittorio Avondo, e moltissimi furono gli artisti che si recarono nella capitale francese per visitare l’esposizione. GiuseppePalizzi, che si trovava a Parigi dal 1844 e aveva esposto al Salon fin dal 1850, fu di certo preziosa guida ...
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PICCINNI, Antonio Nicola Donato
Rosalba Dinoia
PICCINNI, Antonio Nicola Donato. – Discendente dalla famiglia del musicista barese Niccolò Piccinni, nacque a Trani il 14 maggio 1846 da Giacinto, droghiere, [...] quali Piccinni entrò in contatto con Cadart, ma è più probabile che furono il pittore barlettano suo corregionale e GiuseppePalizzi a giocare un ruolo fondamentale nell’instaurare con l’editore parigino un rapporto privilegiato (Dinoia, 2005, p. 25 ...
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CARELLI, Raffaele
Oreste Ferrari
Quintogenito del pittore Gabriele Settimio Carella, nacque a Monopoli il 24 sett. 1795, e fu il primo, della famiglia ad avere veramente notevole statura artistica. [...] del pittore, che non restò insensibile all'insegnamento del genuino e accorato naturalismo, d'ascendenza courbettiana, di GiuseppePalizzi, e ne trasmise qualche incentivo, anche al fratello Gonsalvo. Tuttavia il richiamo alla naturale non ebbe gli ...
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DE FRANCESCO, Beniamino
Stefano Marconi
Nato a Barletta intorno al 1815, secondo i cronisti dell'epoca si recò in giovane età a studiare pittura a Napoli. Dai documenti dell'archivio allievi dell'accademia [...] particolare l'opera dei paesisti di Barbizon, dopo il trasferimento a Parigi. È da allora che sia il D. sia GiuseppePalizzi, anche lui nella capitale francese dal 1844 circa, si posero con maggiore consapevolezza il fine della ricerca del vero nei ...
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LACCETTI, Valerico
Elena De Luca
Nacque a Vasto il 18 giugno 1836 da Antonio, capo plotone della guardia d'onore del re, e da Glafira dei conti Mayo.
Ricevette una buona formazione letteraria, studiando [...] un buon successo commerciale, nel 1872 si trasferì per sette mesi a Parigi. Qui fu ospite del cugino GiuseppePalizzi e strinse amicizia con Thomas Couture. I suoi paesaggi risentirono dell'influenza della scuola di Barbizon, come nel Souvenir ...
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cacciatore
cacciatóre s. m. (f. -trice) [der. di cacciare]. – 1. a. Chi va a caccia di selvaggina o di uccelli, e anche chi ha esperienza e abilità nella caccia: un gruppo di cacciatori; essere un buon c., un bravo c.; c. di frodo, che caccia...