MONZA (A. T., 24-25-26)
Manfredo VANNI
Carlo CALZECCHI ONESTI
Alda LEVI SPINAZZOLA
Carlo VOLPATI
Importante città della Lombardia (provincia di Milano). Sorge a 163 m. s. m., 13 km. a nord-est di [...] campanaria, iniziata nel sec. XIV, fu compiuta su disegni del Pellegrini tra il 1592 e il 1606. L'Arengario o Palazzo del comune I cadde vittima dell'odio anarchico, fu disegnata da Giuseppe Sacconi, portata a compimento da Guido Cirilli, dedicata il ...
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REDI, Francesco
Giuseppe MONTALENTI
Gaetano IMBERT
Medico e poeta, nato ad Arezzo nel 1626, morto a Pisa il 1° marzo 1698. Imparò a Firenze grammatica e retorica, si addottorò a Pisa in medicina e [...] , Rocca S. Casciano 1916; G. Fulco, Il Ditirambo moderno, Palermo 1915; L. Salomone, Una fonte ignorata del Bacco in Toscana, in Giorn. stor. d. letter. ital., LXXXI (1923), p. 204 segg.; E. Micheli-Pellegrini, F. R. letterato e poeta, Firenze 1911. ...
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. Prescindendo dalla iniziativa degli acemeti (v.) in Oriente e di loro imitatori in Occidente (specialmente nella zona della Lorena che fu poi culla dell'adorazione veramente perpetua del SS. Sacramento) [...] (morto nel 1542), ne fu valido esecutore e il cappuccino Giuseppe Plantanida da Ferno di Gallarate (morto nel 1556), la propagò che la volle attuata dai suoi congregati della Trinità dei Pellegrini (1548) e, forse a suo suggerimento, dalla Compagnia ...
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Nacque a Firenze nel 1495. La sua vita si può distinguere in due grandi periodi: italiano e francese. Giovinetto, frequentò lo Studio fiorentino, seguendo le lezioni di Francesco Cattani, discepolo e successore [...] de L. A. envoyée par le cardinal de Fermo au roi François Ier en 1539, in Bulletin italien, IX (1909), pp. 131-36; F. C. Pellegrini, Stanze sconosciute di L. A. per Elena Bonaiuti, in Giorn. stor. della letter. stal., LXII (1913), pp. 289-335. ...
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SANTIAGO de Compostela (San Giacomo di Compostella; A. T., 39-40)
José F. RAFOLS
Giuseppe CARACI Nino CORTESE
Città della Spagna, capoluogo di partido Judicial nella provincia di La Coruña, e metropoli [...] di una strada che dai Pirenei giungesse a Nájera; sin dal 1061 Fernando I aveva fatto erigere nel paese un albergo per i pellegrini, fra questi ve n'erano di tedeschi, greci, armeni, e nelle saghe scandinave la Galizia era chiamata Jacobsland. Poi l ...
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SĪWA (o Siua; A. T., 115)
Giuseppe STEFANINI
Francesco BEGUINOT
Oasi del Deserto Libico, in territorio egiziano non lungi dal confine della Libia italiana, alla quale geograficamente apparterrebbe; [...] 3 km. ad E. di Sīwa, non lungi da quelle di un secondo tempio, Om Beda, della stessa epoca. Quivi affluivano pellegrini per consultare un celebre oracolo e pare raccogliessero, secondo Plinio e Solino, una pietra detta corno di Ammone, tortuosa e ...
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Nacque in Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro, numismatico e letterato, e da Caterina Conti di Castrocaro. Dotato d'ingegno fervidissimo e precocissimo, compiuti i consueti studî di lettere [...] occupa parecchi volumi, e la sua casa di S. Marino fu considerata come santuario della scienza, al quale trassero, pellegrini devoti, i maggiori cultori dell'antichità, tra cui vanno ricordati il Kellermann, il Braun, il Henzen, il Rocchi, il ...
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VARTHEMA, Lodovico de
Giuseppe CARACI
Viaggiatore italiano del sec. XVI. Sembra probabile (in via congetturale) che nascesse a Bologna, intorno al 1465-1470. Ed è anche da credere che avesse per qualche [...] e delle cerimonie religiose cui fu presente, una viva e fedele descrizione. Invece di tornare poi in Siria, si unì ad altri pellegrini diretti in Persia, ma ad Aden, accusato di essere spia dei Portoghesi, fu gettato in prigione e poi condotto a Rada ...
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LHASA (A. T., 97-98)
Alfred SALMONY
Giovanni Vacca
Città capitale del Tibet, situata a 3650 m. s. m., in una pianura ben coltivata e ricca di alberi. Il nome di Lhasa (scritto anche Lhassa) significa [...] kor) circonda la città; è continuamente percorsa da processioni religiose e da pellegrini.
A 1500 m. a O. della città sorge il Po-ta e d'Orville la visitarono nell'agosto 1661; i cappuccini (Giuseppe d'Ascoli e altri) vi eressero una chiesa nel 1708, ...
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Archeologo ed epigrafista, nato a Roma il 23 febbraio 1822, morto a Castel Gandolfo il 21 settembre 1894. Grande studioso di antichità, principe negli studî d'archeologia cristiana, che per lui raggiunsero [...] neglette, o esplorate solo per spogliarle.
Il gesuita padre Giuseppe Marchi circa il 1840 aveva iniziato qualche scavo regolare gli diceva che in quei sotterranei furono venerate da pellegrini sino al secolo nono numerose tombe di martiri celeberrimi ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...
iperpresenzialista
(iper-presenzialista), agg. Eccessivamente presenzialista. ◆ [Antonio] Bargone diventato vice-ministro ha preso a guardare da un’altra parte perché spaventato. Non tanto per le guardie o per i ladri ma, confessa oggi, «per...