. È costituita dai cristiani che seguono il rito caldeo; oggi tuttavia questo termine è ristretto a designare quei nestoriani (v.) che lungo il corso dei secoli si sono staccati dal nestorianesimo e riuniti [...] contrade nord-orientali mesopotamiche (detti comunemente "persiani") non ebbero dirette relazioni con la chiesa appena 50 anni. Nel 1672 l'arcivescovo nestoriano di Amida, Giuseppe, tornò al cattolicismo e lo diffuse largamente in quelle regioni: ...
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. Popolazione di rozzi montanari abitanti nell'evo antico sull'orlo dell'altipiano iranico dove esso confina con la Babilonia e per qualche tratto ancora più addentro, specialmente però nelle montagne [...] militare contro i Kashshū e i Yasubigalla. Essi non abbandonarono la loro vita di briganti neppure al tempo dei re persiani, i quali anzi pagavano loro un tributo per poter passare con le loro truppe attraverso il paese. Alessandro il Macedone ...
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SHĪRĀZ (A. T., 92)
Giuseppe CARACI
Ernst KUHNEL
Z È la capitale del Fārs e una delle più importanti citta della Persia. L'abitato si stende su di un'alta terrazza (1585 m.) lungo il pendio occidentale [...] (khātam kāri), che costituiscono ancor oggi un diffuso articolo di smercio nei bazar. I tappeti usati a Shīrāz sono generalmente lavori dei turcomanni di Kashgar dimoranti nei dintorni e mostrano perciò elementi formali più turchi che persiani. ...
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TIARA
Goffredo BENDINELLI
Giuseppe DE LUCA
. Presso i popoli dell'Asia in genere, e specialmente dell'Asia Minore, era comune una specie d'alto copricapo, fatto di tessuto o di pelle, noto nel mondo [...] . et rom., s. v.; R. Cagnat-Chapot, Manuel d'archéologie romaine, II, Parigi 1920, p. 366. Per il vaso "dei Persiani" e pitture vascolari affini, A. Furtwängler e C. Reichhold, Griech. Vasenmalerei, II, Monaco 1909, tav. 88 e testo relativo.
La tiara ...
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ŪR
Giuseppe FURLANI
R Questo nome è dato nell'Antico Testamento alla celebre città della Babilonide meridionale, di origine certamente presumera, che fu il più rinomato santuario del dio della luna [...] É-gish-shir-gal. La torre templaria aveva il nome di É-temen-ni-il. La città era abitata ancora al tempo dei Persiani.
Bibl.: C. J. Gadd, History and monuments of Ur, Londra 1929; C. L. Woolley, The Sumerians, Oxford 1928; id., Ur of the Chaldees ...
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Città ed emirato arabi sulla costa nord-occidentale del Golfo Persico fra l'Irāq e il Neǵd. L'emirato abbraccia una superficie di circa 5000 kmq., costituita da una steppa sabbiosa che declina verso il [...] abitanti sedentarî, in gran parte Arabi sunniti, poi Negri (4000), Persiani (1000) ed Ebrei (200), sono circa 51.000: abitano in seguito all'occupazione temporanea di questa città da parte dei Persiani. Durante il sec. XIX si formò ad al-Kuwait e ...
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HAMADĀN (in arabo Hamadhān, A. T., 81-92)
Giuseppe Caraci
Provincia e città della Persia occidentale, sul rovescio dello Zagros, dove gli ultimi sproni di questo si affacciano all'altipiano interno. [...] locale del cuoio e dei lavori di rame, assai pregiati artisticamente, e quale meta di pellegrinaggi per gli Ebreei persiani, ospitando una delle più numerose, se non la più numerosa comunità israelitica del regno (4000 persone).
La popolazione totale ...
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Bushir o Bändär Bushir, sulla sponda orientale del Golfo Persico, continua la funzione dell'antica Rīshehr, la 'Ιώνακα di Isidoro da Carace, che data dall'epoca dei Sassanidi. Le rovine di questa si veggono [...] legni gettano l'ancora circa due miglia al largo. Il traffico è tuttavia intenso, anche per il gran numero dei velieri persiani, turchi ed arabi che vi fanno scalo. Il commercio, prevalentemente di transito, è per oltre due terzi in mano agl'Inglesi ...
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Era la carica rivestita dal chiliarco, comandante o capo di mille uomini. Nel regno di Persia era in particolare la funzione dell'ufficiale addetto al comando dei mille nobili cavalieri che costituivano [...] Si suole ritenere che tale carica tendesse a trasformarsi in quella di primo ministro. Se questa tendenza appare presso i Persiani, non possiamo seguire tale evoluzione per l'età di Alessandro; il dignitario ἐπὶ τῶν πραγμάτων che troviamo nelle corti ...
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Era il dio della tribù degli Assiri (i quali portavano, come spesso avviene nell'Oriente semitico, il nome dei loro dio nazionale) e, quando dalla tribù si sviluppò la potente nazione assira che seppe [...] mezzo delle città conquistate quale segno di annessione all'impero assiro. La sua rappresentazione figurata fu assunta al tempo dei Persiani dal loro dio nazionale Ahura Mazdāh. Il suo culto sopravvisse alla distruzione di Ninive e dell'impero assiro ...
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