LAMPREDI, Urbano
Maria Pia Donato
Nacque a Firenze il 13 febbr. 1761 da Cosimo e Anna Maria Rozzini; al fonte battesimale gli fu imposto il nome di Iacopo Giuseppe Felice. Il 5 nov. 1780 entrò tra i [...] allievo del Tolomei, N. Pozza di Sorgo. Solo nel 1827 tornò a Napoli, ospite di un altro ex allievo, F. Ricciardi conte di Camaldoli, fino al 1832, quando, con una pensione concessagli da questo, si trasferì in un appartamento.
Vecchio e malato ...
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COLLAZIO (Collatius, Collatinus), Pietro Apollonio Massimo
Roberto Ricciardi
Nacque a Novara nella prima metà del XV sec., probabilmente verso il 1430-1435.
La data della nascita non si può fissare [...] numerosi critici che si occuparono del C. e della sua opera. Il poema ha come fonte storica il Bellum Iudaicum di Giuseppe Flavio, e i suoi quattro libri corrispondono ai libri III-VI della fonte. L'azione procede rapidamente, eliminando gli elementi ...
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JANER, Salvatore Pietro
Antonio Chiavistelli
, Nacque a Livorno il 29 marzo 1784 da Salvatore, cittadino spagnolo originario di Mataró in Catalogna, e da Margherita di Lorenzo Nardini, di Livorno. [...] restaurati.
In particolare aveva stretto sincera amicizia con Giuseppe Gargantini, esule a Lugano e del quale, durante intitolata Cracovia. Carmi di Gabriele Rossetti, Pepoli, Nardini, Ricciardi ecc. (Losanna 1847), in cui lo J. pubblicò anche ...
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PANCRAZI, Pietro
Valeria Guarna
PANCRAZI, Pietro. – Nacque a Cortona il 19 febbraio 1893, da Vittorio, imprenditore agricolo, e da Eugenia Serlupi Crescenzi, appartenente a un’aristocratica famiglia [...] braccio – fu ricoverato a Bologna. Alla fine del 1917 il fratello Giuseppe fu internato a Mauthausen. Intanto Pancrazi era rientrato a Firenze, dove rimase tradizione letteraria italiana. Per l’editore Ricciardi stese inoltre il piano editoriale della ...
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FASANO, Gabriele
Maria Giuseppina Marotta
Figlio, probabilmente, di Alessandro e di Livia de Murena, nacque a Solofra (od. prov. di Avellino) nel 1645. Nulla si sa del suo corso di studi. Si sa, invece, [...] Carlo Andrea Caracciolo, da Emanuele Carafa a Geronimo della Corte a Giuseppe Donzelli; e il Redi diviene il sapiente per antonomasia: di dell'edizione del 1689 uscì nel 1720 presso F. Ricciardi, con dedica ad Ignazio Barretta, duca di Casalicchio. ...
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