CAPUANA, Franco
M. Chiara Pesci
Nato il 29 sett. 1894 da Giuseppe e da Maria Michela Guarino a Fano, dove il padre, capomusica militare, si trovava dislocato, discendeva dalloscrittore Luigi Capuana. [...] Cairo di Mozart, ricostruita e orchestrata da V. Mortari. Nel 1949, anno peraltro della sua nomina a direttore musicale dell'ente scaligero, mise in scena la novità assoluta Regina Uliva di G. C. Sonzogno e l'anno seguente, tra le altre, la Lodoiska ...
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TAJO, Italo
Giancarlo Landini
Nacque il 25 aprile 1915 a Pinerolo, da Luigi (nato ad Agordo nel Bellunese il 14 aprile 1871; morì a Pinerolo il 23 dicembre 1936) e da Adele Dell’Eve, nata a Camerata [...] le quali – oltre ai citati Troilo e Cressida e Wozzeck scaligeri – vanno ricordati I troiani a Cartagine di Berlioz (Narbal) Trieste, gli valse il plauso di un critico severo come Giuseppe Pugliese, che sul Gazzettino (9 agosto) scrisse che il ...
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RAUTI, Giuseppe Umberto
Marco Tarchi
RAUTI, Giuseppe Umberto (Pino). – Nacque a Cardinale (Catanzaro) il 19 novembre 1926, primogenito di Cielino Pietro, usciere presso il ministero della Guerra a Roma, [...] e ispirato dalle opere di Julius Evola e Massimo Scaligero, reclamava un’intransigenza dottrinaria assoluta e vedeva nel fascismo su ispirazione dell’allora capo di stato maggiore generale Giuseppe Aloia, il pamphlet Mani rosse sulle forze armate, ...
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SANTINI, Gabriele
Elisabetta Torselli
SANTINI, Gabriele. – Nacque a Perugia il 20 gennaio 1886 da Pio e Carmela Nolaschi. La famiglia proveniva da Umbertide, e la musica vi era già presente con lo zio [...] Traviata al Verdi di Trieste con Rosina Storchio, Fernando Carpi e Giuseppe De Luca. Al Colón di Buenos Aires debuttò con la poi chiamato alla Scala da Arturo Toscanini nel suo secondo periodo scaligero (1922-29) e debuttò con Aida (1926). Dal 1926 ...
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SOFIANO, Michele
Anna Pontani Meschini
SOFIANÒS (Σοφιανός, Sofiano, Sophianus, Soffiano), Michele (Μιχαὴλ). – Filologo post-bizantino, nacque a Chio da Giorgio e dalla nobile e coltissima Maria Petrocòcchina [...] indirizzata a Gian Vincenzo Pinelli (16 aprile 1578), si afferma che Michele poteva essere scambiato con il giovane Giuseppe Giusto Scaligero, che all'epoca soggiornava a Padova per ragioni di studio.
Appartenne a una famiglia benestante, che da ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] in Francia un dotto di nascita italiana, Giulio Cesare Scaligero: nella Poetica (1561) egli dispregia Omero, poeta ben più recente dell'Iliade; conosce e adopera il passo di Flavio Giuseppe, come lo conosce e adopra l'Aubignac; risolve in simbolo anch ...
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LINGUISTICA (fr. linguistique; sp. linguística; ted. Sprachwissenschaft; ingl. comparative philology, linguistic science)
Carlo Tagliavini
La linguistica o glottologia è la scienza che ha per oggetto [...] lo studio del lessico e della grecità classica), si deve ricordare la dissertazione Diatriba de Europaeorum linguis di Giuseppe Giusto Scaligero, figlio di Giulio Cesare, scritta nel 1599, nella quale si trova il primo tentativo di un raggruppamento ...
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VESPUCCI, Amerigo
Alberto Magnaghi,
Nato a Firenze nel 1454 e morto a Siviglia nel 1512, il più grande e il più degno tra i continuatori di Colombo.
Soltanto oggi, in seguito ai criterî radicalmente [...] oltre al resto, un umanista principe, fu maestro dello Scaligero e preparò varie edizioni impeccabili di classici latini per il nomi dei due grandi navigatori. Essa è esposta ordinatamente da Giuseppe Fumagalli, Bandini e Uzielli, Vita di A. V. ...
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MANETONE (gr. Μανέϑως, Μανεϑῶ, raramente Μανεϑῶϑ; lat. Manethon; interpretato da W. Spiegelberg, poco felicemente, Ma'‛e-en-Ṣḥowte "La rettitudine di Thout")
Giulio Farina
Scrittore egiziano, nato forse [...] è andata smarrita, salvo alcuni passi citati da Flavio Giuseppe nella sua polemica contro Apione; che appaiono all'esame alcuni estratti del tempo giustinianeo, editi nel 1658 dallo Scaligero con la designazione Excerpta Barbari.
L'epitome, senza ...
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MORHOF, Daniel Georg
Giuseppe Zamboni
Critico, poligrafo, poeta tedesco, nato nel 1639 a Wismar, morto nel 1691 a Lubecca. Fece ripetuti viaggi in Olanda e Inghilterra; fu professore a Rostock, poi [...] la sobrietà e la misura dell'Opitz, egli contribuì a scuotere il prestigio della poesia barocca italiana, della poetica dello Scaligero e a preparare il terreno al classicismo francesizzante del Gottsched.
Bibl.: M. W. Eymer, Über M. u. s. Polyhistor ...
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danzaterapia (Danzaterapia, Danza terapia, danza-terapia) s. f. Disciplina terapeutica e riabilitativa, basata sulla pratica della danza da parte del paziente, che viene utilizzata in caso di disturbi comportamentali, difficoltà di apprendimento...