Arciduca d'Austria e palatino d'Ungheria. Nacque a Buda, il 14 settembre 1817, dall'arciduca Giuseppe Antonio Giovanni, palatino d'Ungheria. Dopo lunghi viaggi nel Lombardo-Veneto, nel Tirolo, nell'Istria, [...] dalla corte di Vienna, si ritirò nelle terre materne di Schaumburg, in Germania. Solo dieci anni dopo si riconciliò con Francesco Giuseppe. Morì a Mentone il 19 febbraio 1867.
Bibl.: v. Allgemeine Deutsche Biogr., Lipsia 1892, XXXVI, p. 71 segg. ...
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Pittore nato a Venezia nel 1651 ivi morto nel 1736. Studiò in patria nella scuola di Sebastiano Mazzoni, che fu anche maestro del Ricci, con cui invano contese. La sua dipendenza dal Mazzoni è anche provata [...] (1682), ecc., e citare il suo miglior lavoro, ispirato dalla scuola romana, che si trova nel primo altare di S. Stefano e raffigura la Nascita della Vergine. Di quest'opera Venezia possiede anche il bozzetto nella raccolta Querini Stampalia.
Bibl.: A ...
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Pittore veneziano della metà del Cinquecento, lavorò in patria, sul fare di Palma il Giovane, ma con più rispetto della buona tradizione, specie di quella del Vecellio; al quale pare sia stato legato per [...] sangue, forse per parte del Tizianello, perché in una sua pala della chiesa di Praglia, raffigurante S. Stefano in carcere, si legge: C. B. de ticianis faciebat, 1574. Anche lo Zanetti loda l'indipendenza del B. dai manieristi, dicendolo "di ...
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Geologo e paleontologo, nato a Santa Ninfa (Trapani) il 25 febbraio 1856, morto a Palermo il 3 gennaio 1918. Dal 1890 al 1904 fu paleontologo del R. Corpo delle miniere e poi successe al suo maestro G. Gemmellaro nella cattedra di geologia e mineralogia dell'università di Palermo. Viaggiò molto in Italia e all'estero e lasciò numerose opere riguardanti specialmente la geologia e la paleontologia siciliane.
Opere: ...
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Teologo francese, nato a Grand-Abergement (Ain) nel 1607, morto a Roma l'8 marzo 1688. Entrato fra i gesuiti nel 1626, insegnò prima filosofia e matematica a Lione, poi fu chiamato a Roma come teologo [...] quasi tutte polemiche.
Di queste ricordiamo Pithanophilus (Roma 1659), dialogo sul probabilismo contro cui scrisse Stefano Gradio, prefetto della Biblioteca Vaticana (De opinione probabili, Roma 1678); Apologeticus doctrinae moralis Soc. Iesu ...
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SANTO STEFANO di Camastra (A. T., 27-28-29)
Vincenzo Epifanio
Paese della provincia di Messina, da cui dista 152 km. È in bella posizione, a 70 m. s. m., presso la costa settentrionale dell'isola e ha [...] la grande frana del 1682 distrusse il vecchio, detto Santo Stefano di Mistretta, perché più alto e più vicino a questa sveva, sotto varie case, finché non l'ebbe in signoria Giuseppe Lanza, duca di Camastra, onde gli venne la moderna specificazione ...
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Industriale e ingegnere nato a Parigi nel 1802, morto a Nizza Marittima il 24 febbraio 1884. ll padre, Stefano, aveva fondato a Parigi nel 1778 una fabbrica di macchine per tessitura, e a questa aveva [...] aggiunto nel 1820 una fonderia. Nel 1834 il figlio assumeva la direzione delle officine paterne e dava loro largo impulso, migliorando la fusione della ghisa, anche per la produzione di oggetti artistici, ...
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Pittore, operante in Mantova al principio del Cinquecento, è, fra i seguaci del grande Mantegna, quello che più riduce l'arte di lui a pura formula. Lo prova la Madonna col Bambino e quattro Santi, gia [...] p. Migliore il S. Giovanni Battista tra i Ss. Agostino e Ivo, pure firmato e datato 1514, che dalla chiesa di S. Stefano a Novellara è stato ceduto alla Pinacoteca di Brera. Niente altro rimane di lui; ma i documenti lo dimostrano operante a Mantova ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] immediatamente successive (Uccisione di Abele, Storie di Giuseppe sulla parete destra, Presentazione al Tempio, Fuga in von Giotto, MKIF 22, 1978, pp. 147-184; B. Zanardi, Da Stefano Fiorentino a Puccio Capanna, StArte, 1978, 33, pp. 115-127; P. ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] (1767) di un Giacomo Ganganelli cavaliere di S. Stefano. Fu il Ganganelli stesso, eletto pontefice, a dirimere gesuitico. La stessa visita che in conclave fece l'imperatore Giuseppe II col fratello Pietro Leopoldo di Toscana in quei giorni ...
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supercontiano
agg. e s. m. (f. -a) Che, chi sostiene con grande convinzione le posizioni politiche di Giuseppe Conte. ♦ Il punto è che l’omaggio all’identità prevederebbe, e ormai se lo aspettano anche numerosi eletti o aspiranti tali che...
draghicidio (Draghicidio) (iron.) s. m. Nel linguaggio politico e mediatico, l’eliminazione di Mario Draghi. ◆ Che [Marco Travaglio] penso tuttavia — leggendone le analisi e i racconti sul suo Fatto Quotidiano — più interessato a scrivere “Il...