NAVONE
Simonetta Ceccarelli
(Navona). – Famiglia di architetti e ingegneri romani attivi dall’inizio del Settecento alla fine dell’Ottocento.
Il loro operato, riguardante diversi settori, da quello [...] un magazzino a Civitavecchia, nei pressi della porta Corneto. Nel 1797 risulta architetto del tribunale delle Acque. Nel 1800, con GiuseppeValadier, firmò il restauro della chiesa di S. Rocco ad Albano e i pagamenti dei lavori eseguiti per le case e ...
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UGGERI, Angelo
Tommaso Manfredi
UGGERI, Angelo. – Nacque a Gera, presso Pizzighettone (Cremona), il 14 aprile 1754 da Giovanni Battista e da Marianna Raspardi, «ambedue di civile condizione ed agiati [...] tre ordini greco-romani dorico jonico e corintio di Vignola e Palladio, recante la dedica del primo luglio 1822 a GiuseppeValadier, ne favorì l’ammissione come professore di merito, avvenuta il 26 dicembre 1822 (Lodico, 2008, p. 326).
L’associazione ...
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ROSSINI, Luigi Biagio
Rosalba Dinoia
– Unico sopravvissuto di otto figli, nacque a Ravenna il 15 dicembre 1790 da Giovanni Maria, umile artigiano con tendenze politiche giacobine, appartenente alla [...] intesa tra i due giovani architetti (Ossanna Cavadini, 2014, pp. 34-36): in linea con GiuseppeValadier, Giuseppe Camporese, Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen, essi portarono avanti nel dibattito scientifico della nascente archeologia la nuova ...
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FEOLI, Vincenzo
Rossella Leone
Nacque a Roma forse attorno al 1760; benché infatti alcuni repertori indichino il 1750 circa come data della sua nascita (Petrucci, 1953, p. 59; Servolini, 1955), considerando [...] 288, 290; I francesi a Roma dal Rinascimento agli inizi del Romanticismo (catal.), Roma 1961, p. 323 n. 805; P. Marconi, GiuseppeValadier, Roma 1964, pp. 24, 80, 154; Museo Napoleonico Primoli, a cura di C. Pietrangeli, Roma 1966, p. 95; C. Pericoli ...
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STERN, Raffaele.
Raffaella Catini
– Nacque a Roma il 13 maggio 1774 da Giovanni (1734-1794), architetto, a sua volta figlio di Ludovico, pittore di figura (v. la voce in questo Dizionario), e da Maria [...] fu nominato architetto revisore delle misure e dei conti della Reverenda Fabbrica di S. Pietro in luogo di GiuseppeValadier, a sua volta designato architetto soprastante. Tale nuova mansione non gli impedì di intraprendere ulteriori attività ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] (1552-1573 ca.), nel palazzo milanese di Leone Leoni, detto appunto “degli Omenoni” (1565-1570), nella sistemazione data da GiuseppeValadier a piazza del Popolo a Roma, ecc. È però nel fitto tessuto figurativo scolpito lungo il fusto della Colonna ...
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GIOVENALE, Giovanni Battista
Raffaella Catini
Nacque a Roma l'11 nov. 1849 da Benedetto, avvocato, e da Maria Valenziani.
Architetto, ingegnere, restauratore e storico dell'architettura, costituì per [...] le eventuali aggiunte individuabili in ogni tempo.
Da tali premesse scaturì, del tutto in antitesi con la raffinata tradizione romana di GiuseppeValadier e di Raffaele Stern, la scelta di abbattere la facciata settecentesca della chiesa, eseguita da ...
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TOSTI, Antonio
Rosalba Dinoia
– Nacque a Roma il 4 ottobre 1776 da Tommaso, medico romano (1735-1791), e da Agnese Massarotti (1749-1818).
Un suo fratello maggiore, Leonardo (circa 1774-5 aprile 1832), [...] di deputato della congregazione speciale. Si adoperò anche per la nuova costruzione della Calcografia affidata all’architetto GiuseppeValadier (1837), per la quale fu presidente della commissione artistica e nel marzo del 1839 condusse l’acquisto ...
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GASPARONI, Francesco
Alberta Campitelli
, Nacque a Fusignano, in Romagna, il 5 nov. 1802 da Pietro Domenico e Anna Colla. Fu architetto ma soprattutto caustico cronista della Roma dei suoi tempi, spesso [...] più o meno paludati edificati o restaurati a Roma tra i quali ha un ruolo di preminenza l'intervento di GiuseppeValadier a S. Pantaleo, su committenza del duca Giovanni Torlonia.
Numerosi opuscoli seguirono su temi analoghi e furono raccolti nel ...
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ZABAGLIA, Nicolò (Nicola, Niccola). – Nacque con il nome di «Nicolò Felice» a Roma, da Alessandro e da Geltrude Baldini, probabilmente nel gennaio del 1667 (Marconi, 2015, p. 18)
Stefano L'Occaso
e non [...] e senza maestri si è talmente avanzato nella statica e meccanica, e nell’arte di mover pesi»; più tardi anche GiuseppeValadier (1832) avrebbe lodato colui che, «senza sapere leggere e scrivere tutto quello che intraprendeva nella sua sfera, tutto ...
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