Apologista (Bruxelles 1736 - Ratisbona 1802); gesuita, svolse in Belgio e in Lussemburgo intensa attività letteraria contro le dottrine giurisdizionalistiche (febronianismo, giuseppinismo) dirigendo, dopo [...] la soppressione della Compagnia (1773), il Journal historique et littéraire; con la Rivoluzione si rifugiò a Paderborn e Ratisbona. Compilò anche un Dictionnaire historique (6 voll., 1781) che ebbe numerose ...
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WESSENBERG, Ignaz Heinrich von
Vicario generale e amministratore vescovile di Costanza, nato a Dresda il 4 novembre 1774, morto a Costanza il 9 agosto 1860. Nato da una famiglia imbevuta di giuseppinismo, [...] riuscì caro per le sue idee giurisdizionaliste a C. T. Dalberg arcivescovo di Magonza, che lo scelse a suo collaboratore nel programma di creare un'organizzazione ecclesiastica nazionale tedesca, con proprio ...
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Prelato (Graz 1761 - Vienna 1819); studiò al Collegio germanico di Roma (1780), poi al seminario generale di Pavia (1782), ove fu allievo di P. Tamburini; sacerdote nel 1784, nel 1789 comparve sotto il [...] scritto di Tamburini (De tolerantia ecclesiastica et civili), che sosteneva la politica religiosa dell'imperatore; l'opera provocò una vivace polemica e fu messa all'Indice. Vescovo (1794) e cardinale (1816), fu un ardente fautore del giuseppinismo. ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] chi parlava di una Canossa, in cui l'Austria dell'Ottocento veniva a far penitenza, in sacco e cenere, del suo giuseppinismo del Settecento. Altri parlavano di un concordato di tipo medievale, di "un colpo di mazza sulla testa della Francia", grande ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] . Il concordato, ieri come oggi, è stato variamente giudicato: per gli uni, costituì il superamento del vecchio giuseppinismo, la fine di una Chiesa statale, del sacerdote visto essenzialmente come funzionario pubblico; per gli altri, esso significò ...
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FARINA, Modesto
Giovanni Luigi Fontana
Nacque ad Oria Valsolda (od. prov. di Como), sul lago di Lugano, il 18 marzo 1771 da Iacopo, figlio di Domenico di Urio, e da Maria di Giovanni Battista Casanova [...] consultori romani, che lo accusavano di essere passato, negli anni del servizio pubblico, dal "mestiere del tamburino" all'arpeggio "giuseppino" (Arch. d. Curia vescov. di Padova, ibid., minuta all'arciduca Ranieri, 31 ag. 1821), il F. sostenne una ...
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ASTORRI, Girolamo
Mario Rosa
Conte lodigiano, noto soprattutto quale amico e corrispondente di Scipione de' Ricci, vescovo di Pistoia e Prato, collaborò attivamente alla diffusione delle idee e della [...] collaboratore del Ricci, conosciuto probabilmente a Roma anni prima, e tramite di uno scambio intenso di scritti dei teorici del giuseppinismo, che egli inoltrava in Italia, e di opere che gli giungevano dal Ricci e dai suoi fautori e simpatizzanti ...
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BOSSI, Luigi
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 25 febbr. 1758, secondogenito del marchese Benigno e di Teresa Bendoni, fu destinato alla carriera ecclesiastica. Ricevette privatamente un'istruzione [...] (Genève 1781), che, nata dall'ambizione di inserirsi in un contesto culturale europeo, aderisce in sostanza alle tendenze giuseppine.
Nel 1784 soggiornò a Roma quattro mesi, al seguito di Filippo Visconti che, nominato arcivescovo di Milano da ...
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GRASSER, Giuseppe
Pierantonio Gios
, Nacque il 3 dic. 1782 a Glurns (Glorenza), in Val Venosta, da Joseph e Barbara Veihl. Dopo la cresima (26 ott. 1794) entrò in seminario a Merano, allora diocesi [...] . Con l'Austria era tornato il tempo della regolare amministrazione e del rispetto della proprietà privata.
Nonostante il giuseppinismo a Vienna avesse radici profonde e continuasse a dettare soluzioni unilaterali e porre ostacoli, non pare che il G ...
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AGLIARDI, Antonio
Fausto Fonzi
Nato a Cologno al Serio (Bergamo) il 4 sett. 1832, studiò nel seminario romano, e nel 1855 si fece apprezzare sostenendo una disputa con il p. C. Passaglia. Nel 1862 si [...] dei chierici dal servizio militare e adoperarsi per il ritorno in Germania dei redentoristi. Riuscì anche a frenare il giuseppinismo bavarese che voleva controllare e utilizzare ai suoi fini la Chiesa. Appoggiò il congresso cattolico di Monaco nel ...
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giuseppinismo
giuṡeppinismo (o giuṡeppismo) s. m. [adattam., su Giuseppe, del ted. Josephinismus o Josefinismus]. – La politica ecclesiastica, d’indirizzo giurisdizionalistico, attuata negli stati dell’Impero da Giuseppe II (1741-1790) e rimasta...
ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...