Filosofo, giurista ed economista (Londra 1748 - ivi 1832). È stato uno dei maggiori esponenti dell’utilitarismo filosofico («la maggiore felicità del maggior numero di individui») ed un giurista fortemente [...] avverso al giusnaturalismo. Convinto sostenitore di profonde riforme, attraverso la codificazione, delle istituzioni giuridiche in tutti campi (dalla procedura civile e penale, al diritto civile, al diritto penale, al diritto costituzionale), è ...
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Dichiarazione dei diritti dell'uomo
Dichiarazione dei diritti dell’uomo
Documento contenente l’enunciazione dei principi fondamentali delle libertà civili e politiche dell’uomo. I diritti di libertà [...] e di uguaglianza giuridica furono riconosciuti, sulla scorta del giusnaturalismo, come «diritti naturali, essenziali e inalienabili», che ogni uomo porta con sé come membro di una società, nei Bills of rights proclamati tra il 1776 e il 1783 dalla ...
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La proprietà è uno dei diritti costituzionali che ha conosciuto un’ampia trasformazione rispetto alla sua configurazione originaria. I primi documenti costituzionali (Dichiarazione di indipendenza U.S.A. [...] non creava la proprietà privata, ma si doveva solo limitare a riconoscerla ed a garantirla. Con il tramonto del giusnaturalismo, la centralità della proprietà privata non è venuta meno, né sul piano filosofico – basti pensare all’importanza che essa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] e come garanzia di difesa della libertà umana. Tale convinzione lo portò a rivalutare la prospettiva del giusnaturalismo, un giusnaturalismo però che, ben lungi dal riferirsi al diritto naturale immutabile ed eterno della tradizione, guarda a quelle ...
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Concezione del diritto sviluppatasi nel corso del 19° sec., che identifica il diritto con il diritto positivo, quello cioè posto da una volontà sovrana espressa nella legge effettivamente applicata nello [...] a fare del diritto un sistema scientifico (sotto forma di teoria generale del diritto) si possa far risalire ai giusnaturalisti seicenteschi. Poiché oggetto del g. è lo studio del diritto in quanto posto da una volontà normativa, inizialmente esso ...
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Discorso sull'origine e i fondamenti della disuguaglianza fra gli uomini
Discorso sull’origine e i fondamenti della disuguaglianza fra gli uomini
(Discours sur l’origine et les fondements de l’inégalité [...] parmi les hommes) Scritto (1754) di J.-J. Rousseau in cui si descrive, in opposizione al giusnaturalismo precedente, il costituirsi della società civile a partire da un ipotetico stato di natura («uno stato che non esiste più, che forse non è mai ...
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Diritto
F. giuridico Concezione del diritto secondo la quale l’essenza del fenomeno giuridico consiste nella qualificazione da parte del diritto di atti, fatti e comportamenti che non sarebbero giuridici [...] solo in quanto inseriti e previsti in un ordinamento. Si diffuse nel 19° sec., sulla scia del giusnaturalismo settecentesco e della pandettistica tedesca, come elaborazione di concetti ricavati per astrazione da dati storici e come sistematizzazione ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] sostanziale che permea i suoi scritti spesso ha oscurato il suo proceduralismo.
Il dibattito attuale tra giuspositivismo e giusnaturalismo
Accanto al vivace confronto tra teorie della giustizia alternative, nel XX secolo si è assistito anche a una ...
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logica deontica
logica deontica estensione della logica classica che studia gli enunciati che fanno riferimento ai concetti di dovere, potere ecc. Il suo nome deriva infatti dal verbo greco déomai (devo); [...] solitamente contrapposta alla logica delle asserzioni o → logica aletica (dal greco alétheia, verità). Le sue origini risalgono al giusnaturalismo di Leibniz, il quale pensava che fosse possibile dedurre tutta la morale e tutto il diritto da pochi ...
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Termine («spirito popolare») con cui si tradusse in età romantica un concetto già presente in Montesquieu, utilizzato da G.W.F. Hegel per indicare lo spirito che nella storia «è un individuo di natura [...] della Scuola storica del diritto (F.K. von Savigny, G.F. Puchta ecc.) lo usarono (in contrapposizione al giusnaturalismo, che poneva come fonte originaria del diritto la legge naturale) per indicare nello spirito, nel genio di ciascuna nazione il ...
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giusnaturalismo
s. m. [der. della locuz. lat. ius naturale «diritto naturale»]. – In filosofia e, più in partic., in filosofia del diritto, tendenza di pensiero sviluppatasi nel sec. 17° che, fondata sul presupposto dell’esistenza di un «diritto...