Complesso delle dottrine teologiche formulate da G. Calvino. Con il nome di c. si indicano anche il genere di organizzazione ecclesiastica a esse conforme (presbiterianesimo) e l'insieme delle confessioni [...] calvinista riprende alcune tesi fondamentali del luteranesimo (la Scrittura come unica regola di fede, la negazione del libero arbitrio, la giustificazioneperfede senza le opere), aggiungendovi le dottrine elaborate da Calvino, che fanno perno ...
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Riformatore inglese (n. nel Galles tra il 1490 e il 1495 - m. Vilvoorde, Bruxelles, 1536). Ordinato prete (1521), al suo pensiero riformatore si deve in particolare The obedience of a christian man (1528), [...] fecero bruciare quasi tutte le copie. Nel 1528 T. pubblicò The parable of the wicked Mammon sulla dottrina della giustificazioneperfede, e The obedience of a christian man sui grandi temi della Riforma, l'autorità della Scrittura, il primato della ...
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Il complesso di progetti e sforzi per l’unità dei cristiani (più spesso movimento ecumenico). Già dal Medioevo, in seguito alle divisioni manifestatesi in seno al cristianesimo, ci furono tentativi d’unione, [...] (Life and work) per i problemi sociali, e Fede e costituzione (Faith and order) per quelli teologici, che tennero nel 1997 di un’importante dichiarazione comune sulla dottrina della giustificazione.
Il dialogo con le altre religioni
In senso lato, ...
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protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] azioni), ma solo attraverso la grazia, ossia per l’intervento gratuito di Gesù. È questo il principio della giustificazioneperfede: l’uomo diviene giusto soltanto grazie alla fede, così come Abramo «ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] , in quanto tali, sacerdoti - e il ruolo di intercessione dei santi. A differenza di Lutero affermava che la giustificazioneperfede implica di necessità la predestinazione: a suo parere Dio ha liberamente scelto sin dall'inizio dei tempi i suoi ...
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Leone X
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Fin dalla prima età, ebbe quali maestri alcuni dei più illustri [...] incapacità di comprendere la portata della crisi aperta dalla polemica di Martin Lutero sulle indulgenze e sulla giustificazioneperfede - da lui giudicata, com'è noto, una "bega di frati" -, ha sempre suscitato forti perplessità. Gran signore ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] con forza e nettezza a suon di decreti: quello sul peccato originale, quello sui sacramenti. Vale il principio della giustificazioneperfede. Né peraltro trascurate le riforme nella misura in cui l'obbligatorietà della residenza si fa irrinunciabile ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] dove è stato predicato liberamente tale articulo"; l'esiguità del numero di quanti nella Chiesa professano la dottrina della giustificazioneperfede è conferma del detto di Elia secondo il quale "il populo di Dio alcuna volta (è) redutto a non ...
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FLAMINIO, Marcantonio
Alessandro Pastore
Nacque nel 1498 a Serravalle (ora, insieme con Ceneda, forma Vittorio Veneto), da Giovanni Antonio e dalla nobildonna serravallese Veturia, della quale non conosciamo [...] " e "li sectaturi di Valdesio" erano tutti a stretto contatto con lui. È fitto scambio di opinioni sulla giustificazioneperfede, la predestinazione e la misericordia di Dio si traduceva anche nella circolazione ad opera del F. di alcuni testi ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] da un'alternativa: secondo la tesi luterana classica, il tema primario sarebbe quello della giustificazioneperfede senza le opere della Legge, mentre per altri (tanto protestanti quanto cattolici) al centro sta l'affermazione di una partecipazione ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...