Figlio (457 circa - 533) di Unnerico e della bizantina Eudocia: divenuto re nel 523, fu favorevole ai cattolici e agli imperatori bizantini Giustino e Giustiniano. Deposto perciò nel 530 da Gelimero, pronipote [...] di Genserico, fu ucciso all'avvicinarsi dell'esercito di Belisario ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il diritto romano e la compilazione giustinianea
Lucio De Giovanni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il diritto romano non ha avuto caratteri [...] solo in modo precario e hanno una durata effimera, il terzo è conseguito e consegnerà alla storia la figura di Giustiniano come legislatore per antonomasia.
La compilazione è compiuta gradualmente e non ha da subito i caratteri di un’opera completa ...
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Prisciano
Filosofo neoplatonico (6° sec. d.C.). Appartenente alla scuola di Atene, dopo la chiusura di questa scuola in seguito all’editto di Giustiniano (529) si recò in Persia, alla corte di Cosroe [...] I. Di lui rimangono gli scritti Solutiones eorum de quibus dubitavit Chosroes Persarum rex (superstite solo in trad. lat. e scritto in forma di risposta a nove interrogativi formulati dall’illuminato re ...
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QUARTA
Emilio Albertario
. Diritto. - Ci si presentano nel diritto romano varie specie di quarta, che configurano distinti istituti.
Quarta Afiniana. - In virtù del senatoconsulto Afiniano, del quale [...] proporzionale i legati superanti la misura dei tre quarti (dodrans). In seguito, venne estesa dai legati ai fedecommessi e da Giustiniano a tutti gli oneri di qualunque genere che s'imponessero all'erede. Il computo della quarta si faceva sullo stato ...
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commensurare
. Forma latineggiante di ‛ commisurare ', da cum e il tema del participio mensus (da metior, " misurare "); ricorre una sola volta, posta in bocca all'imperatore Giustiniano. Vedi COMMISURARE. ...
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Nobile romano (m. Costantinopoli 536), successe nel pontificato a Giovanni II, venendo consacrato il 13 maggio 535 e subito condannò l'uso, che andava allora introducendosi, per cui un papa poteva designare [...] ); ottenne invece la deposizione del patriarca Antimo, monofisita, protetto da Teodora, e significativi riconoscimenti da parte di Giustiniano del primato giurisdizionale di Roma. Il suo corpo fu trasportato da Costantinopoli a Roma, e sepolto nella ...
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(«udienza episcopale») Nei secoli del Basso Impero, il tribunale del vescovo e la competenza a risolvere le controversie che gli erano presentate. Fu regolata ampiamente da Giustiniano (Cod. Iust., 1, [...] 4, e Nov. 123) ...
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Monofisita (m. 566) dell'indirizzo moderato di Severo di Antiochia; patriarca di Alessandria per volontà dell'imperatrice Teodora (535), ne fu scacciato dai monaci; richiamato da Giustiniano, poi ancora [...] rimosso dalla carica per non aver aderito al Concilio di Calcedonia ed esiliato a Derco. Chiamato due volte a Costantinopoli dall'imperatrice, esercitò largo influsso sul monofisismo e consacrò molti vescovi ...
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CORNER, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel dicembre del 1406 da Giorgio di Andrea - figlio del doge Marco - e da Caterina Giustinian di Giustiniano. Nel 1444 egli sposò Fiorenza Crispo di Nicolò, [...] duca dell'Arcipelago, e di Valenza, figlia dell'imperatore di Trebisonda Giovanni IV Comneno, dalla quale ebbe numerosi figli: due maschi e sei femmine, tra cui la futura regina di Cipro, Caterina.
Un ...
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Romano (m. Roma 535), di nome Mercurio, fu il primo papa che mutò il proprio nome all'atto dell'elezione. Successe a Bonifacio II, con l'aiuto del re goto Atalarico (533), al posto del diacono Vigilio [...] che venne sollevata dai monaci acemeti sulla formula cirilliana Unus de Trinitate passus est carne, approvò, per pressioni dell'imperatore Giustiniano, una professione di fede in contrasto con l'atteggiamento in proposito del papa Ormisda. ...
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giustiniano
agg. – Forma ant. per giustinianeo: io non sono al certo del parere di quegli che risguardano le leggi g. con una stupida venerazione (A. Verri).
giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...