Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 57 (2001)
GIUSTINIAN, Giustiniano
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia dei Ss. Apostoli nel sestiere di Cannaregio, il 4 ott. 1525, terzo dei figli maschi di Giovanni del cavaliere Francesco e [...] di Udine), a cura di A. Tagliaferri, Milano 1973, pp. 99 s. (la relazione è però erroneamente attribuita a un Alvise Giustiniano, che aveva ricoperto l'incarico nel 1570-71); Processi del S. Uffizio di Venezia contro ebrei e giudaizzanti (1587-1598 ...
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CAVITELLI (Cavitellus, de Cavitellis), Giustiniano
Onofrio Ruffino
Nobile cittadino cremonese, nacque verso il 1425 da Niccolò, giurista e funzionario dell'amministrazione estense, e da Guiduccia della [...] Cella. Il padre, che morì quando egli era ancorastudente, era riuscito a fargli avere nella cattedrale di Cremona un canonicato, del quale tuttavia il C. non poté prendere possesso per l'opposizione del ...
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Giurista bizantino (sec. 6º d. C.), contemporaneo di Giustiniano, autore di un commentario al Digesto (ὁ ἴνδιξ), che è il più ampio di tutti, nel quale sono utilizzati commentarî più antichi e anche quello [...] di Teofilo. Si hanno di lui frammenti di un commentario al Codice, che si trovano anche nell'appendice dell'Ecloga di Leone l'Isaurico ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] colonne coclidi di Costantinopoli, resta la base dell’obelisco di Teodosio (390 ca.). Persa è anche la statua equestre di Giustiniano, ma della toreutica b. è un esempio la statua colossale di Barletta (sec. 5°-6°). Importante l’intaglio in avorio ...
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(it. Inforziato) Nella partizione del Corpus iuris civilis di Giustiniano adottata dai glossatori nel loro insegnamento bolognese, il secondo volume, contenente i libri del Digesto dal 24, tit. 3, al [...] 38 incluso ...
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(lat. Authenticum o Liber Authenticorum) Raccolta delle Novelle di Giustiniano, comprendente 134 costituzioni nel testo integrale e con traduzione latina di quelle greche. Secondo la tradizione, Irnerio [...] ne avrebbe scelte 97, riunendole in nove collationes. Fa parte del 5° volume dei libri legales (in cui era diviso a Bologna il Corpus iuris civilis), detto Volumen parvum o Volumen ...
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Giurista bizantino (sec. 6º d. C.) dell'epoca di Giustiniano, maestro fra i più rinomati della scuola di diritto di Costantinopoli. Fece parte delle commissioni legislative per la compilazione del primo [...] Codice (528-29), del Digesto (530-33), delle Istituzioni (533). Non partecipò, invece, alla commissione per la seconda edizione del Codice. A lui è stata attribuita la presidenza della sottocommissione ...
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Raccolta di leggi imperiali in dodici libri, compilata su incarico dell'imperatore Giustiniano da dieci giuristi, tra cui Triboniano e Teofilo, e pubblicata nel 529. Con essa Giustiniano si propose l'unificazione [...] legislativa dell'Impero. Insieme al Digesto, alle Istituzioni e alle Novelle, il codice compone il Corpus iuris civilis, l'opera che raccoglie i testi fondamentali del diritto romano ...
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autorità Fondamento di legittimità del potere in generale. Nel Digesto (533) di Giustiniano, fonte di autentica a. è solo Dio, garante della giustizia. L’elaborazione del concetto moderno e laico di a., [...] privo di implicazioni di ordine naturale o divino, si ha a partire dal 16° sec. con la nascita degli Stati nazionali. Nel Leviatano (1651), T. Hobbes concepisce l’a. come l’insieme delle prerogative sociali ...
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Raccolta sistematica, divisa in libri e titoli, secondo l’esempio delle Istituzioni di Giustiniano, degli editti dei re longobardi (da Rotari in poi) e dei capitolari dei re d’Italia e imperatori (fino [...] a Enrico II). Compiuta verso la fine dell’11° sec., la sua impronta sistematica fece cadere in disuso il Liber papiensis ...
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giustiniano
agg. – Forma ant. per giustinianeo: io non sono al certo del parere di quegli che risguardano le leggi g. con una stupida venerazione (A. Verri).
giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...