Giurista ed erudito (n. forse in Panfilia - m. intorno al 542-543), ministro di Giustiniano e suo principale collaboratore nell'opera legislativa. Poco si sa di lui per l'epoca anteriore a tale collaborazione, [...] αὐτοκράτορα); una cronologia degli imperatori (Βασιλικὸς εἰς ᾿Ιουστινιανόν); una storia del calendario (Περὶ μηνῶν απαλλαγῆς). Allorché Giustiniano ordinò (528) la compilazione del Codice, chiamò T., che era magister officiorum, a far parte della ...
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Legislazione imperiale romana posteriore alla codificazione di Teodosio II e anteriore a quella di Giustiniano; consistono in collezioni di costituzioni emanate da vari imperatori, con modificazioni e [...] aggiunte al Codex Theodosianus del 438 ...
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(lat. Epitŏme Iuliani) Una delle raccolte in cui sono state tramandate le Novelle di Giustiniano, comprendente 124 novelle compendiate. La raccolta fu opera di un privato a uso dell’Occidente e probabilmente [...] destinata alla scuola. Perse d’importanza nell’insegnamento per via della scuola di Bologna, dopo che Irnerio ebbe accettato, a questo scopo, l’Authenticum (➔ Autentico) ...
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Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più [...] importante del d.r., ma tali raccolte in realtà non entrarono in vigore in Occidente, risultando vani i vari tentativi di riconquistare i territori occupati dai germani. Il declino dell'Impero e l'influenza ...
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Giurista bizantino (sec. 6º), prof. alla scuola di Berito. Collaborò alla compilazione del Digesto nella commissione scelta da Triboniano per ordine di Giustiniano nel 530, e nel 534 alla nuova edizione [...] del Codice e anche alla redazione delle Istituzioni. Compilò inoltre, dopo il 542, un indice del Digesto, del quale ci sono rimasti frammenti ...
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Giurista (Parigi 1639 - Reims 1715). Prof. di diritto a Reims, poi avvocato al parlamento di Parigi. Tradusse in francese le Istituzioni di Giustiniano, e fece un'utile analisi della compilazione giustinianea [...] nell'opera Jurisprudence du Code, du Digeste, des Novelles (1697). Hanno minor valore le opere sul diritto francese ...
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(«udienza episcopale») Nei secoli del Basso Impero, il tribunale del vescovo e la competenza a risolvere le controversie che gli erano presentate. Fu regolata ampiamente da Giustiniano (Cod. Iust., 1, [...] 4, e Nov. 123) ...
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prammatica sanzione
Nel diritto romano, dal 5° sec. in poi, costituzione imperiale utilizzata per emanare provvedimenti eccezionali. La p.s. pro petitione Vigilii fu emanata da Giustiniano (554) su richiesta [...] di papa Vigilio per rimettere ordine nell’Italia sconvolta dalla guerra gotica, e promulgò definitivamente in Italia la codificazione giuridica giustinianea. Nel regno di Francia e nel Sacro romano impero, ...
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Tres libri Nome dato per antonomasia nel Basso Medioevo e rimasto per tutta l’epoca del diritto comune agli ultimi tre libri (X, XI, XII) del Codice di Giustiniano, dedicati in prevalenza al diritto amministrativo [...] e tributario. I glossatori bolognesi li inserirono nel Volumen parvum, ultimo del Corpus iuris civilis ...
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Giurista (Hamm 1685 - Brema 1756), professore nelle università di Duisburg e di Utrecht. Scrisse un Thesaurus juris romani continens rariora meliorum interpretum opuscula (1725-29); un Commentarius alle [...] Istituzioni di Giustiniano (1729) e monografie storiche sul diritto pubblico romano. ...
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giustiniano
agg. – Forma ant. per giustinianeo: io non sono al certo del parere di quegli che risguardano le leggi g. con una stupida venerazione (A. Verri).
giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...