Scrittore greco (prima metà del 6º sec. d. C.), detto Illùstrios (nome di una dignità bizantina), autore di una Storia romana e universale, dal re assiro Belo alla morte di Anastasio Dicoro (518), di cui [...] abbiamo un lungo frammento sulle origini di Costantinopoli; di un'opera su Giustino e gli inizî di Giustiniano; e di un ᾿Ονοματολόγος o Nomenclatore, raccolta di notizie sugli autori antichi. Quest'opera, di grande importanza per la storia della ...
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GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] con l’Unità d’Italia; la madre era originaria di San Giustino nel Valdarno; il padre – allievo di Girolamo Vitelli, in rapporti amichevoli con Giorgio Pasquali, che scrisse il suo necrologio su Atene e Roma – era un giovane e valente filologo, con ...
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TURINI BUFALINI, Francesca
Ilaria Rossini
TURINI BUFALINI, Francesca. – Nacque a Borgo Sansepolcro nel 1553 da Giovanni, colonnello al servizio di Francesco I e di Enrico II di Francia, e da Camilla [...] di Massa e, alla sua morte (1570), Giulio I ricevette in eredità larghi possedimenti e preziosi beni immobili tra Roma, San Giustino e Città di Castello. Quello con Francesca Turini fu, per Giulio I, il terzo matrimonio.
I due figli maschi, Ottavio I ...
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MARINOS (Μαρῖνος)
C. Bertelli
Pittore del VI sec. d. C., oriundo di Apamea.
Secondo l'autore della cosiddetta Storia Ecclesiastica di Zaccaria Retore di Mitilene (viii, 1), M. sarebbe stato noto come [...] , cui M. aveva accesso d'ufficio.
La posizione di M. nei riguardi di Anastasio avrebbe ben giustificato l'ostilità di Giustino.
Si può ancora osservare che dal testo non risulta che le pitture fossero eseguite per ordine del neo-imperatore, anzi ...
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Apologeta cristiano (n. probabilmente in Siria tra il 120 e il 130). Educato alla cultura greca, fu forse un filosofo vagante sulla moda dei retori o cinici; convertitosi al cristianesimo, più tardi si [...] . Verso il 150 si convertì al cristianesimo, pare a Roma, dopo aver ascoltato il filosofo cristiano Giustino. Il 172, dopo il martirio di Giustino, lasciò Roma e ritornò in Oriente, abbandonando la Chiesa e fondando, sembra, la setta degli encratiti ...
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Storico romano (sec. 1º a. C. - 1º d. C.), oriundo della Gallia Narbonese; suo nonno aveva avuto la cittadinanza romana da Pompeo Magno. Oltre a opere di storia naturale, perdute, scrisse le Historiae [...] Philippicae, in 44 libri, di cui conserviamo solo i sommarî dei varî libri (prologi), oltre a un compendio di Giustino. Questa storia (finita nel 9 d. C. circa) dovette essere esemplata su un'analoga storia universale ellenistica, di intonazione ...
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Romano, eletto pontefice dopo la morte di Giovanni III il 2 giugno 575. Di lui il Liber pontificalis non ci sa dire se non che durante il suo pontificato i Longobardi estesero il loro dominio in Italia, [...] e che molti castelli dovettero arrendersi ad essi, causa la fame (Giustino II fece nel 579 portar grano dall'Egitto a Roma). Dopo un pontificato di quattro anni un mese e 28 giorrii, B. morì il 3 luglio 579.
Bibl.: Liber pontificalis, ed. Duchesne, I ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] . Da parte di altri (si veda più recentemente il Coster) si è creduto di poter dimostrare che l'opposizione tra Teodorico e Giustino, da cui dipese la sorte di B., non era solo di natura politica ma aveva la sua prima ragione nella lotta religiosa ...
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BERTAUX, ÉMILE
CCosimo Damiano Fonseca
Nacque a Fontenay-sous-Bois il 23 maggio 1869; nel 1888 entrò all'École Normale Supérieure di Parigi dove terminò i suoi studi nel 1893. Conseguita l'agrégation [...] -1o dicembre 1995), a cura di A. Gambardella, ivi 2000, pp. 259-278; C.D. Fonseca, 'Questo castello è suo'. Émile Bertauxe Giustino Fortunato, in Pagine del trentennale. In ricordo di Carlo Bo, a cura di S.G. Bonsera, Potenza 2001, pp. 55-58; Castel ...
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Moglie (n. 502 circa - m. 548) di Giustiniano I. Di umili origini, fu nella sua prima giovinezza mima e forse cortigiana. Giustiniano la conobbe intorno al 522 e, affascinato dalla sua bellezza e dalla [...] suoi correligionarî, ma anche a farne trionfare la dottrina promuovendo dei monofisiti alle sedi patriarcali d'Oriente. Ma Giustiniano rimase fermo nel suo programma politico-religioso, che mirava a raggiungere l'unità della Chiesa in tutto l'Impero ...
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giustino
(o iustino) s. m. [der. del nome della giustizia, presente nella prima moneta come leggenda (in latino) e nella seconda come tipo]. – 1. Moneta del valore di mezzo carlino fatta coniare da Ferdinando I d’Aragona negli anni 1459-60...
giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...