ABIGNENTE, Filippo
Leopoldo Cassese
Nacque a Sarno (Salerno) il 10 apr. 1814 da Giovanni e da Fortunata dei baroni Gaiano di Baronissi. Avviato alla carriera ecclesiastica, divenne ben presto canonico [...] di moderno razionalismo che potesse consentire l'accordo tra libertà e religione. Fu, perciò, contrario alla legge delle far parte del Consiglio di Stato nella sezione di grazia, giustizia e culto. Ritiratosi, dopo la sconfitta elettorale, nel paese ...
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Einaudi, Luigi
Economista e politico (Carrù 1874-Roma 1961). Laureatosi in legge all’univ. di Torino (1895), aveva già iniziato a collaborare nel 1893 alla Critica sociale di Turati e nel 1894 al Giornale [...] e dei vincoli giuridici necessari a ripristinare e difendere la libertà di mercato. Tra le opere principali: Studi sugli Il sistema tributario italiano (1935); Miti e paradossi della giustizia tributaria (1938); Saggi sul risparmio e l’imposta (1941 ...
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Nicaragua
Stato dell’America Centrale istmica. Abitato da vari popoli amerindi, nel 16° sec. il N. venne colonizzato dagli spagnoli. Nel 1811 passò sotto l’impero messicano di A. Itúrbide (1783-1824), [...] ’analfabetismo e un primo sistema sanitario, ma limitando le libertà democratiche. Contro il governo, di cui nel marzo 1981 ’Honduras, risalente a un’antica disputa sui confini, attraverso una sentenza della Corte internazionale di giustizia dell’Aia. ...
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Statista sudafricano (n. Mvezo, Umtata, 1918). Leader della lotta contro l’apartheid, primo presidente del Sudafrica democratico (1994-99), M. è stato fautore del passaggio pacifico al sistema democratico [...] il suo attivismo anti-apartheid gli procurò problemi con la giustizia. Dopo il massacro di dimostranti neri a Sharpeville, a opera di collaborare col regime razzista in cambio della libertà. M. proclamava che solo uomini liberi possono negoziare ...
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Trentin, Bruno
Sindacalista (Pavie, Gers, 1926-Roma 2007). Figlio di Silvio, aderì giovanissimo al movimento Giustizia e libertà; tornato in Italia nel 1943, prese parte alla Resistenza nelle file del [...] Partito d’azione. Iscritto al PCI dal 1950, deputato (1963-68), dal 1962 al 1978 fu segretario generale della Federazione italiana operai metallurgici. Membro della segreteria nazionale della CGIL dal ...
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Storico (Roma 1914 - Torino 1994), figlio di Lionello. Esponente attivo del movimento Giustizia e Libertà in Italia e all'estero, fu condannato al carcere e al confino dal regime fascista. Dopo la liberazione [...] diresse a Torino il quotidiano Giustizia e Libertà. Prof. di storia moderna dal 1951, insegnò nelle univ. di Cagliari, Genova e Torino. Dal 1959 al 1994 fu direttore responsabile della Rivista storica italiana. Socio nazionale dei Lincei (1984). ...
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Uomo politico ateniese (495 circa - 429 a. C.), figlio di Santippo, imparentato per parte di madre con gli Alcmeonidi. Iniziò la sua carriera politica nel partito democratico di Efialte, che, con l'ostracismo [...] In qualità di politico, egli attuò in Atene la libertà democratica come in nessun altro luogo dell'antichità, impedendo per gli eliasti e promosse l'attuazione di una maggiore giustizia sociale coi sussidî statali agl'invalidi e agli orfani dei ...
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Storico italiano (Torino 1925 - Roma 1988). Partigiano, nell'immediato dopoguerra s'iscrisse al PCI e fu redattore de l'Unità (1948-64). Prof. dal 1967, insegnò storia contemporanea all'univ. di Cagliari [...] del Partito comunista italiano (5 voll., 1967-75). *
Vita e opere
Nella Resistenza fu partigiano combattente nelle brigate Giustizia e libertà e nel 1946 si iscrisse al Partito comunista italiano. Fu redattore de l'Unità (1948-64, prima a Torino ...
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Felice Peretti (Grottammare 1520 o 1521 - Roma 1590), di umile famiglia, originaria di Montalto Marche, entrò (1534) nell'ordine dei minori conventuali. Addottoratosi in teologia a Fermo nel 1548, fu predicatore [...] banditismo, operata mediante un più efficace funzionamento della giustizia; dall'altra opponendo alle spinte provenienti dalla nobiltà, la sua politica estera, tesa a mantenere, per la libertà della Chiesa, un equilibrio politico in Europa, che ...
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Statista (Bologna 1818 - Roma 1886). Più volte ministro e presidente del Consiglio dopo la costituzione dello stato italiano, fu rappresentante della Destra ma spesso su posizioni assai critiche. Dotato [...] fu un decentralista convinto (I partiti politici e la ingerenza loro nella giustizia e nell'amministrazione, 1881) e un lucido interprete della politica religiosa di Cavour (Della libertà religiosa, 1871; Stato e Chiesa, 1878). Sul piano economico fu ...
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tribunale
s. m. [dal lat. tribunal -alis, dapprima tribunale, neutro sostantivato d’un agg. tribunalis «di tribuno, dei tribuni»]. – 1. In origine, e anche oggi in determinate espressioni, il luogo dove viene amministrata la giustizia, dove...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...