BASILE, Ernesto
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Battista Filippo, nacque a Palermo il 31 genn. 1857; studiò nell'università della sua città sotto la guida del padre, professore di architettura, del [...] più specificamente romano, appellandosi inoltre a un vago concetto di libertà di scelta, di palese origine eclettica.
Nel 1881 partecipò , Palermo 1883; Per il mio progetto del Palazzo di Giustiziae per l'Arte, Roma 1884; Lettera al presidente del ...
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ABIGNENTE, Filippo
Leopoldo Cassese
Nacque a Sarno (Salerno) il 10 apr. 1814 da Giovanni e da Fortunata dei baroni Gaiano di Baronissi. Avviato alla carriera ecclesiastica, divenne ben presto canonico [...] moderno razionalismo che potesse consentire l'accordo tra libertàe religione. Fu, perciò, contrario alla legge far parte del Consiglio di Stato nella sezione di grazia, giustiziae culto. Ritiratosi, dopo la sconfitta elettorale, nel paese natio ...
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Amado, Jorge
Ines Ravasini
Cantore di donne e di libertà
Nei suoi romanzi, lo scrittore contemporaneo brasiliano Jorge Amado ha descritto un Brasile mitico e al tempo stesso realistico. Il paese del [...] il suo paese.
In quegli anni Amado dedica la sua vita agli ideali di giustiziae di libertà, lavorando attivamente per la democrazia. Si oppone alla dittatura di Getúlio Vargas e usa la letteratura come un'arma per migliorare la società. Il tema di ...
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Statista sudafricano (n. Mvezo, Umtata, 1918). Leader della lotta contro l’apartheid, primo presidente del Sudafrica democratico (1994-99), M. è stato fautore del passaggio pacifico al sistema democratico [...] in Sudafrica e all’estero crebbe grazie ai suoi ripetuti rifiuti di collaborare col regime razzista in cambio della libertà. M Nelson Mandela Day per la promozione della pace, della giustiziae dei servizi sociali.
Nasce a Mvezo, Umtata
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Statista (Bologna 1818 - Roma 1886). Più volte ministro e presidente del Consiglio dopo la costituzione dello stato italiano, fu rappresentante della Destra ma spesso su posizioni assai critiche. Dotato [...] fu un decentralista convinto (I partiti politici e la ingerenza loro nella giustiziae nell'amministrazione, 1881) e un lucido interprete della politica religiosa di Cavour (Della libertà religiosa, 1871; Stato e Chiesa, 1878). Sul piano economico fu ...
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Frate domenicano (Ferrara 1452 - Firenze 1498), di famiglia originaria di Padova, figlio di Niccolò Savonarola e di Elena Bonaccorsi. Fu educato fin dalla sua prima giovinezza dal nonno Michele (v.), un [...] S. reagì progettando un concilio che gli facesse giustiziae deponesse l'indegno pontefice. Intanto una sfida alla del tempo; l'assunzione di S. a simbolo di libertà repubblicana, e più tardi la sua trasfigurazione a precursore della riforma luterana ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] giustiziae peccato come attributi di sostanze, Dio e l'uomo, comunque esistenti e buone in sé stesse, L. vide che nella Scrittura giustiziae servo di tutti in tutto; e appunto in nome della libertà cristiana, e di una coscienza inquieta ma vieppiù ...
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Poeta e narratore catalano (Santa Coloma de Farners, Gerona, 1913 - Barcellona 1985). Al suo primo romanzo breve, El Doctor Rip (1931), seguì tra il 1931 e il 1938 un'abbondante produzione in prosa (Laia, [...] di Espriu. Le problematiche legate al destino umano convivono con i motivi della speranza, della giustiziae della libertà, relativi alla situazione storica della Catalogna, e trovano nel linguaggio asciutto e sintetico un'adeguata resa stilistica. ...
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Regista e sceneggiatore italiano (Roma 1929 - ivi 1989). Esordì nella regia terminando Gli ultimi giorni di Pompei (1959), interrotto da M. Bonnard, e firmando in seguito Il colosso di Rodi (1961), buon [...] , che si differenziava dai prototipi americani per una maggiore accentuazione della violenza e della suspense e per l'abbandono dei miti della giustiziae della libertà, cari ai western classici. Nei successivi Per qualche dollaro in più (1965 ...
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Studioso di filosofia (Torino 1907 - Milano 1992); prof. universitario dal 1939, ha insegnato filosofia del diritto nell'univ. di Milano. È stato uno dei maggiori promotori degli studî di sociologia giuridica [...] la filosofia dell'immanenza di G. Schuppe (1938); Diritto e cultura (1947); Libertà politica e verità. Saggi vari (1962); Giustiziae giudici nella società italiana (1973); Diritto e cultura (1989); Sociologia e socialismo. Ricordi e incontri (1990). ...
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campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per es., di donne, di nobili, o di istituzioni...
s. m. Atteggiamento discriminatorio e pregiudizialmente svalutativo verso le persone con disabilità. ♦ Chiamo «abilismo» il razzismo verso quelli come me e Pistorius. In tanti anni di sport non ho mai visto un'ostilità simile contro il doping....