CORSINI, Bartolomeo
Vittorio Sciuti Russi
Nacque a Firenze il 9 maggio 1683 da Filippo, marchese di Laiatico, e da Lucrezia Rinuccini, primogenito di una nobile casata, arricchitasi nei secoli aurei [...] corrispondenza con i familiari e dalle amichevoli lettere che gli scrisse il segretario di Giustizia Bernardo Tanucci, emerge Olandesi, gli Inglesi, e tutti i Repubblicani dicono che per mantener la libertà conviene negoziare. E i Filosofi hanno detto ...
Leggi Tutto
DA MULA, Agostino
Gaetano Cozzi
Luisa Cozzi
Nacque a Venezia il 21 dic. 1561, da Francesco di Lorenzo (del ramo dei Da Mula di S. Giacomo dall'Orio) e da Laura Zorzi di Francesco, entrambi patrizi [...] importante dello immaginario dialogo, nessuno aveva esercitato la giustizia meglio del D. (nel libro si scriveva Amulio con la libertà che si conviene a senatore nato in patria libera e allevato con concetto che 'l mantener questa libertà debba andar ...
Leggi Tutto
GIROLAMI, Raffaello
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze l'8 marzo 1472 da Francesco di Zanobi e dalla prima moglie di questo, Maddalena di Iacopo Mazzinghi, morta prima del 1485.
I Girolami erano un'antichissima [...] a un anno - e delle modalità di elezione del gonfalonierato di Giustizia.
Il cambiamento di regime e la separazione delle sorti di essere disposti a pagare con il denaro la libertàe l'integrità del loro territorio.
L'imperatore rimase sordo ...
Leggi Tutto
LONGO, Alfonso
Carlo Capra
Nacque a Pescate, nelle vicinanze di Lecco, il 12 ott. 1738, dal marchese Antonio e da Caterina Ghislanzoni (fede di battesimo in Arch. di Stato di Milano, Autografi, 138, [...] merito dovrebbe […] elevare gli uomini all'amministrazione della giustizia ed alle cariche […]. Ma dato ancora che sia di propagare il morbo invece di isolarlo, e il rimpianto per la perdita delle libertà che erano una conquista dei Lumi: "Non ...
Leggi Tutto
CORNER, Girolamo
Renzo Derosas
Nacque il 20 ott. 1562 da Giorgio di Girolamo e da Elena Contarini di Giustiniano; ebbe un fratello, Marco (1565-1583), ed una sorella, che fu badessa nel monastero di [...] federativo con la Repubblica che le garantisse la libertà di transito per la Valtellina.
Il nobile e 1607, e nella loro zonta nel 1604 e 1605, fu inoltre sopraprovveditore alla Giustizia nuova (1602-03 e 1605-06), provveditore alle Biave (1605) e ...
Leggi Tutto
FOSCARINI, Alvise
Roberto Zago
Primogenito di Giacomo di Alvise del ramo dei Carmini (già S. Fosca), esponente di primo piano della politica veneziana nella seconda metà del XVI sec., e di Elena Giustinian, [...] cattolici ai protestanti che chiedevano insistentemente "libertà di coscienza". Questione della massima testamento del padre, considerandolo lesivo dei diritti di primogenitura e la giustizia gli aveva in parte dato ragione. I beni furono quindi ...
Leggi Tutto
D'ONDES REGGIO, Vito
Francesco Malgeri
Nacque a Palermo il 12 nov. 1811, dal barone Bartolomeo D'Ondes, procuratore nobile del Banco di Sicifia e sergente maggiore della milizia urbana, e da Gioachina [...] tanto che Carlo Vecchioni, direttore di Grazia eGiustizia, lo volle in magistratura, come giudice di italiana da Villafranca a Porta Pia, Bari 1938, passim; E. Di Carlo, V. D. e la libertà d'insegnamento, in Sicilia del popolo, 14 maggio 1947; F ...
Leggi Tutto
BORELLI, Giacinto
Giuseppe Locorotondo
Nato l'11 settembre 1783 a Demonte (Cuneo) dal protomedico di quella fortezza, Ignazio, conseguì la laurea in giurisprudenza all'università di Torino il 12 giugno [...] lettera da Parigi del conte Molé, gran giudice ministro della Giustizia, che notificava il proposito di rendere "à la première occasion e il non essere estesa a tutti i componenti di quel gabinetto degno dell'ammirazione del paese per la "libertà ch ...
Leggi Tutto
GUZZONI, Boccolino
Francesco Storti
Appartenne a nobile e antica famiglia podestarile originaria della terra di Offagna, trapiantata a Osimo intorno alla metà del XII secolo. Fu primogenito di Guzzone [...] e pretendendo che al padre fosse fatta giustizia. L'azione, che si risolse nell'immediata cattura del G. e del . L'intercessione del potente protettore valse al G. la libertàe con essa la possibilità di rientrare nel mercato mercenario.
Nel ...
Leggi Tutto
EUFFREDUCCI, Oliverotto
Raffaella Zaccaria
Nacque a Fermo probabilmente nel 1473 da Giovanni e da Caterina di Nicola Fogliani.
La sua famiglia, di nobili origini, si era stabilita nel 1380 a Fermo, [...] capitano, l'E. venne liberato, mentre Paolo Vitelli fu giustiziato. Deciso a vendicare la morte dell'amico, l'E. raggiunse Vitellozzo, tempo, la figura e l'opera dell'E. tornarono in auge quasi come simbolo di libertàe di indipendenza rispetto alle ...
Leggi Tutto
campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per es., di donne, di nobili, o di istituzioni...
s. m. Atteggiamento discriminatorio e pregiudizialmente svalutativo verso le persone con disabilità. ♦ Chiamo «abilismo» il razzismo verso quelli come me e Pistorius. In tanti anni di sport non ho mai visto un'ostilità simile contro il doping....