BALSAMO, Paolo
Francesco Brancato
Nato a Termini Imerese il 4 marzo 1764, fu dai genitori avviato agli studi letterari e alla vita ecclesiastica, che cominciò entrando nel seminario arcivescovile di [...] di Bordonaro, poté sedere in parlamento nel braccio ecclesiastico, prendendo così parte anche alla vita politica.
Nella che avrebbe consentito ad ogni siciliano di pagare "con esatta giustizia" all'erario "in ragione di quel che possedeva e consumava ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] forme di governo che avessero "legittimità nell'essere e... giustizia nell'operare".
Nonostante i timori del C. e dei suoi di giudicare e criticare quanto deciso dalla suprema autorità ecclesiastica, e di attribuire al pontefice la responsabilità del ...
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CORDOVA, Filippo
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Aidone (Caltanissetta) il 1° maggio 1811 da Francesco e da Giuseppa Cordova, discendenti entrambi dal nobile catalano Pedro de Cordova y Aguilar. Affidato [...] 'Agricoltura e, dal 24 marzo al 9 apr. '67, la Giustizia. Quando tra il re ed il primo ministro affiorò una certa incomprensione e in Parlamento difese (13 luglio '67) la politica ecclesiastica di Ricasoli arrivando a sostenere, lui che un mese prima ...
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CORREGGIO (de Corigia, da Corezo), Azzo da
Giorgio Montecchi
Nacque verso il 1303 da Giberto e dalla sua seconda moglie - sposata nel 1301 - appartenente alla famiglia dei da Camino. Fanciullo fu avviato [...] ciò gli assicurava una posizione di rilievo nel mondo ecclesiastico parmigiano e una ricca prebenda, senza troppi incomodi e i Rossi si rivolsero al papa Benedetto XII per avere giustizia contro Mastino che non era stato ai patti, li aveva cacciati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Illuminismo italiano condivide con l’Illuminismo europeo la nozione chiave di autonomia [...] vengano commessi reati. Non è solo compito della giustizia ma spetta anche all’amministrazione e all’economia modificare “libertà” tuttora rivendicate dalla nobiltà, compresa quella ecclesiastica, agevola una centralizzazione del potere che, per non ...
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MARTINO I d’Aragona (Martino il Giovane), re di Sicilia
Salvatore Tramontana
Figlio di Martino, detto il Vecchio, allora conte di Montblanc, e di Maria de Luna, figlia del conte Lope, nacque nel 1376. [...] La sottrazione di Maria all’influenza del gran giustiziere Artale Alagona, la figura prevalente fra i . Girona i Llagostera, Martí, rey de Sicilia…, Barcelona 1919; La politica ecclesiastica di M. I in Sicilia: 1392-1409, I, Relazioni fra Stato e ...
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TANSILLO, Luigi
Tobia R.Toscano
– Figlio di Vincenzo e di Laura Del Cappellano, nacque a Venosa probabilmente nel 1510.
Il padre, mai nominato nella documentazione superstite, fu identificato da Vincenzo [...] 1567 esercitò in Gaeta le funzioni di capitano di giustizia, un incarico che, con l’ufficio di guardiano di Giovan Battista Attendolo con tagli e rimaneggiamenti imposti dalla censura ecclesiastica (Vico Equense, Cacchi, 1585) e quindi nel 1606, ...
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TRENTA
Laura Galoppini
Casato lucchese, il cui capostipite ed eponimo fu maestro Trenta da Casabasciana, speziale, attestato sino dagli anni Trenta del XIV secolo: verosimilmente immigrato (in epoca [...] figure autorevoli nella vita civile e nella vita ecclesiastica lucchese, provenienti dai diversi rami della famiglia forse favorita dallo Sforza stesso, poi scoperto e giustiziato (Archivio di Stato di Lucca, Biblioteca manoscritti, 71 ...
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RANUCCIO I Farnese, duca di Parma e Piacenza
Gigliola Fragnito
RANUCCIO I Farnese, duca di Parma e Piacenza. – Figlio di Alessandro e Maria d’Aviz, nipote di Sebastiano re di Portogallo, nacque a Parma [...] di 15.000 ducati nel Regno di Napoli e una rendita ecclesiastica di 6000 ducati per il fratello Odoardo, creato cardinale da Ranuccio, ma fu con le confische attuate dopo la ‘gran giustizia’ soprattutto nel Parmense, dove essi detenevano il 70% della ...
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CAFIERO, Carlo
Pier Carlo Masini
Nacque a Barletta da Ferdinando e da Luigia Azzariti il 1º sett. 1846. La famiglia, assai facoltosa, possedeva terre e traeva redditi dal commercio dei grani. Un fratello [...] C. ne uscì, come i nominati, senza continuare la carriera ecclesiastica. A 18 anni è a Napoli dove s'iscrive alla facoltà fine del Regno d'Italia e annuncio di un nuovo mondo di giustizia e di libertà), finché, braccata da forze militari e di polizia ...
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interdetto2
interdétto2 s. m. [dal lat. interdictum, der. di interdicĕre «interdire»]. – 1. In senso ampio e generico, proibizione, divieto posto da un’autorità: La giustizia di Dio, ne l’interdetto, Conosceresti a l’arbor moralmente (Dante),...
tribunale
s. m. [dal lat. tribunal -alis, dapprima tribunale, neutro sostantivato d’un agg. tribunalis «di tribuno, dei tribuni»]. – 1. In origine, e anche oggi in determinate espressioni, il luogo dove viene amministrata la giustizia, dove...