ARCIMBOLDI, Giovanni
Nicola Raponi
Nacque a Parma intorno al 1430 da Nicolò e Orsina Canossa. Studiò, come il padre, diritto e conseguì a Pavia il dottorato in utroque iure; coltivò, tuttavia, anche [...] entrate straordinarie e il 19 ag. 1466 membro dei Consiglio di giustizia.
L'A. aveva sposato diversi anni prima una certa Briseide, i motivi della sua decisione; l'inizio della sua carriera ecclesiastica è da ascriversi senz'altro ai primi del 1467: ...
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CALVINO, Salvatore
Francesco Luigi Oddo
Nato a Trapani il 25 dic. 1820 da Giuseppe, eminente giurista, e da Angela Lombardo, dopo aver terminato in modo brillante gli studi nel liceo cittadino, ricevette [...] sua intelligenza e moralità, il suo amore di giustizia e di obiettività gli consentivano di essere un ottimo gli stati d'assedio, il borbonismo tollerato, la proprietà ecclesiastica, gli istituti religiosi, il brigantaggio, l'assenteismo parlamentare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il consolidamento delle istituzioni monarchiche, l’influenza pratica della dottrina [...] (1184) di Lucio III, assegnando agli inquirenti ecclesiastici piena facoltà di attivazione investigativa sul mero presupposto della e scienza del diritto prende corpo, nelle corti di giustizia, il cosiddetto processo romano-canonico: modello di lunga ...
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PALLAVICINO, Lazzaro
Silvano Giordano
PALLAVICINO (Pallavicini), Lazzaro. – Nipote di Agostino Pallavicino, doge dal 1637 al 1639, nacque a Genova nel 1602 dal marchese Niccolò (m. 1653) e da Maria [...] imprecisata si trasferì a Roma, dove intraprese la carriera ecclesiastica. Lo accompagnò il fratello Stefano, il quale dal la S. Sede. Divenuto referendario di Grazia e di giustizia, nel 1643 Lazzaro risulta essere chierico della Camera apostolica. ...
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NICCOLINI, Pietro
Marco Cavarzere
NICCOLINI, Pietro. – Nacque il 5 settembre 1572 a Firenze da Lorenzo e Isabella Corsi.
La famiglia patrizia apparteneva ai vertici del sistema di potere mediceo: suo [...] il 14 dicembre 1597, iniziò il suo cursus honorum ecclesiastico. Il primo incarico di rilievo fu la nomina a , Milano 2003, p. 55; D. Edigati, Il ministro censurato: giustizia secolare e diritto d’asilo nella Firenze di Ferdinando II, in Annali ...
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MAURIZIO Galbaio
Claudio Azzara
MAURIZIO Galbaio. – Nacque intorno al quarto decennio del secolo VIII; fu eletto doge dei Venetici nel 764 dall’assemblea appositamente riunitasi a Malamocco, il centro [...] condotta, ne esalta l’azione di governo improntata alla giustizia, riconoscendogli il merito di aver ricomposto le discordie di forte instabilità si inserì un’iniziativa riguardante l’ambito ecclesiastico, di cui parlano le fonti e che ebbe rilevanti ...
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ADELAIDE del Vasto
Ernesto Pontieri
Figlia di Manfredo del Vasto, fratello e vassallo di Bonifacio, "il marchese d'Italia" per antonomasia, il quale possedeva il nucleo maggiore dei suoi domini feudali [...] stirpi della contea.
Rigida e imparziale nell'amministrazione della giustizia, A. si rese conto che era questo il di bigamia. Le cose si complicarono, determinando una crisi politico-ecclesiastica, che si concluse nel marzo 1117 col ripudio di A. ...
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ABIGNENTE, Filippo
Leopoldo Cassese
Nacque a Sarno (Salerno) il 10 apr. 1814 da Giovanni e da Fortunata dei baroni Gaiano di Baronissi. Avviato alla carriera ecclesiastica, divenne ben presto canonico [...] Sarno. Ma continuando la sua propaganda, specialmente tra gli ecclesiastici, il 7 ag. 1849 venne confinato nel monastero dei far parte del Consiglio di Stato nella sezione di grazia, giustizia e culto. Ritiratosi, dopo la sconfitta elettorale, nel ...
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AIMONE, conte di Savoia
Francesco Cognasso
Nacque il 15 dic. 1291 a Bourg-en-Bresse, secondogenito di Amedeo V di Savoia e della sua prima consorte Sibilla di Bresse.
Fu destinato, pare, alla carriera [...] ecclesiastica, quale cadetto, e, giovane ancora, ebbe canonicati a Lione, a Parigi, a York. Ma poiché il fratello maggiore 29 nov. 1329 istitui in Chambéry il Consiglio di giustizia, consiglio fisso per le pratiche giudiziarie ed amministrative, ed ...
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Marsilio da Padova
Medico, filosofo e teologo (n. Padova tra il 1275 e il 1280 - m. Monaco tra il 1342 e il 1343). Studiò medicina e filosofia a Padova, sotto l’influenza di Pietro d’Abano, e successivamente [...] si impartisce in vista della realizzazione della giustizia divina. La distinzione di questa dalle leggi sua analisi politica a temi teologici relativi alla giurisdizione ecclesiastica, le indulgenze, le crociate, la confessione, l’autorità ...
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interdetto2
interdétto2 s. m. [dal lat. interdictum, der. di interdicĕre «interdire»]. – 1. In senso ampio e generico, proibizione, divieto posto da un’autorità: La giustizia di Dio, ne l’interdetto, Conosceresti a l’arbor moralmente (Dante),...
tribunale
s. m. [dal lat. tribunal -alis, dapprima tribunale, neutro sostantivato d’un agg. tribunalis «di tribuno, dei tribuni»]. – 1. In origine, e anche oggi in determinate espressioni, il luogo dove viene amministrata la giustizia, dove...