GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] di un neogiottismo di fine secolo e attribuite a Giustode' Menabuoi. Quest'ultima proposta è smentita sia Felice in Piazza, in Arte cristiana, LXXXI (1993), pp. 133-137; A. Conti, G. e la pittura italiana nella prima metà del Trecento, in L'arte ...
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GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] Già riconosciuto "doctissimus", ora che è neoporporato Sigismondo de' Conti lo proclama "theologiae doctrina celebrem". Accanto ad Alessandro E che l'ascolto della coscienza e della ragione sia giusto l'attesta la restituzione, del 16 luglio, dell' ...
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LANINO, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque tra il 1509 e il 1513 da Enriotto "de Lanino", tessitore in Vercelli, e da Marchetta (Romano, 1985, p. 13). Non si conosce il luogo di nascita, che potrebbe [...] . presso questo sconosciuto pittore non dovette però durare molto, giusto il tempo di rivelare le sue capacità e di passare di s. Caterina della parrocchiale dell'Annunziata di Motta de' Conti, identificata con quella citata in un documento del 18 ...
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GAZZOTTO, Vincenzo
Francesca Castellani
Figlio di Isidoro, di professione oste, nacque a Padova il 10 ag. 1807. Nonostante l'origine modesta e la scarsità di mezzi economici, sin da giovanissimo il [...] di eruditi e conoscitori che a Padova faceva capo al conte Giovanni De Lazara. Grazie a una segnalazione di questo a L. dai modelli della pittura antica: dagli affreschi giotteschi di Giustode' Menabuoi e di Altichiero, fino alle copie dirette da ...
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DAMIANI, Felice
Brunella Teodori
Mancano dati documentari sulla biografia di questo pittore originario di Gubbio e attivo tra il 1581 e il 1609. Allo stato attuale delle conoscenze, quindi, gli unici [...] con ritratti della famiglia Gabrielli; la Morte del giusto; Gesù disputa nel tempio; il Giudizio finale), nelle pp. 291, 340; R. Reposati, Della Zecca di Gubbio e delle gesta de' conti e duchi di Urbino, II, Bologna 1722, p. 464; L. Lanzi, ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] di apprezzare nel suo giusto significato la vivace reazione espressamente come suoi condiscepoli); e inoltre C. Conti, destinato di li a poco a farsi un in Opere, VI, Firenze 1965, pp. 7-12; A. De Witt, G. F. acquafortista, in Bollettino d'arte, n.s ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] isolare, come è giusto, il libro celliniano è in realtà un regolamento di conti per banali soperchierie che lascia nella memoria XIX(1963), pp. 73-94; E. Camesasca, Per la medaglia di Lorenzino de' Medici, in Il Vasari, XXI (1963), pp. 166-169 (e Due ...
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BRUNELLESCHI, Filippo
HHyman
Nacque a Firenze nel 1377, secondogenito dei tre figli di ser Brunellesco di Lippo Lapi, notaio, e di Giuliana degli Spini.
La prima Vita del B., scritta fra il 1480 e il [...] dopo l'anno 1427 da Giusto di Francesco da Settignano. pp. 121-126; A. C. Quatremère De Quincy, Histoire de la vie et des ouvrages des plus célèbres architectes Sacrestia Vecchia e San Lorenzo: P. Ginori-Conti, La basilica di San Lorenzo di Firenze e ...
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BARDI, Donato, detto Donatello
Horst W. Janson
Nacque a Firenze nel 1386 o intorno a quell'anno (secondo la sua denuncia dei beni al catasto di Firenze del 1427 aveva allora quarant'anni; nella sua [...] bronzo e di spada o lancia, fu giustamente famoso per tutto il Rinascimento per la sua menzionati nei libri dei conti dell'Arca del Santo 134 s., 159 ss., 295, 299 s., 310; B. Facio, De viris illustribus [prima del 14571, a cura di L. Mehus, Firenze ...
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DUCCIO di Buoninsegna
Ferdinando Bologna
Figlio di un Buoninsegna (o Boninsegna), non si conoscono esattamente la data e il luogo di nascita, ma, poiché il Comune di Siena deliberava un pagamento in [...] vero Maestà che fecie et una predella che si posero nell'altare, ne la case de' Nove là dove si dice l'ufficio" (cfr. U. Morandi, in Palazzo costituito giusto da quello "stadio più avanzato di sperimentazione spaziale" di cui ha parlato Conti ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, vantaggioso, in modo insomma da dare soddisfazione...