BRENTARI, Ottone
Carlo Piovan
Nacque a Strigno nella Valsugana il 4 nov. 1852 da Michele, ufficiale giudiziario, e da Elisabetta Negrelli. A causa dell'ufficio paterno la famiglia si trasferì successivamente [...] società ginnastiche. La passione per le ricerche storiche locali si era tradotta, oltre che in una biografia di GiustoBellavitis, del 1981, anche in una guida, IlMuseo di Bassano illustrato, cui seguirono numerose altre pubblicazioni turistiche e ...
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FAIFOFER, Aureliano
Luca Dell'Aglio
Nacque a Borgo Valsugana, in provincia di Trento, il 4 ag. 1843, da Giorgio e Celeste Sordo. Compì gli studi liceali e universitari a Padova, ove si laureò in matematica, [...] nel 1863, con GiustoBellavitis. Di questo fu poi assistente per quattro anni alla cattedra di geometria descrittiva, per passare, con lo stesso titolo, alla cattedra di storia ed economia rurale, nell'anno accademico 1867-68. Nel settembre del 1868 ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] terreno, in questo caso con abbaino di datazione incerta, giusto di fronte a una seconda casetta a un solo piano 29, 1970, pp. 3-8.
183. Su palazzo Zorzi v. anche Giorgio Bellavitis, Le pietre di palazzo Zorzi, in L. Olivato Puppi - L. Puppi, Mauro ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] l'idea d'Alvise Cornaro, postillata dal Tafuri e dal Bellavitis, di una "fontana d'acqua dolce, viva e pura" 250.
46. Paolo Sarpi, Scrittura sopra la forza e validità della scomunica giusta et ingiusta e sopra li remedii "de iure" e "de facto" da ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] , p. 184, per la citazione nel testo.
181. Anna Bellavitis, Noale. Struttura sociale e regime fondiario di una podesteria della prima Le signorie, I, pp. 416-417 (che giustamente ne fa un esame assai minuto, apparentemente sproporzionato alle ...
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Lavoratrici
Maria Teresa Sega
Zanze era di Cannaregio e faceva l'infilaperle. Passava lunghe ore seduta in circolo con le vicine in calle, la sessola di legno sulle ginocchia, ridendo talvolta con [...] donna, i primi a condannarla quando reclama ciò che è giusto. Il colpo inferto è duro e la risposta, altrettanto la metà donne, Venezia città industriale, p. 115.
122. Anna Bellavitis, In fabbrica e in casa. Il lavoro femminile nelle 'conterie' a ...
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Gli uomini capitali: il "gruppo veneziano" (Volpi, Cini e gli altri)
Maurizio Reberschak
Potenza e catastrofe
Alle ore 22.39 del 9 ottobre 1963 il movimento franoso delle pendici del Toc, già in atto, [...] e la sua funzione di rappresentanza; ed è giusto che in relazione a queste funzioni, a questa 220.
301. M. Reberschak, L'economia, p. 262.
302. Giorgio Bellavitis-Giandomenico Romanelli, Venezia, Roma-Bari 1985, pp. 233-234; M. Reberschak, ...
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Il fronte interno sulle lagune: Venezia in guerra
Emilio Franzina
Il "fronte interno" sulle lagune: Venezia in guerra (1938-1943)
Luci e ombre della "grande Venezia"
Venezia sembra poter figurare [...] avanti, il simbolo e l'emblema dell'unico modo considerato giusto per affrontare l'emergenza di guerra. Lo stesso fa, cui si sarebbero dovuti inquadrare gli interventi cf. Giorgio Bellavitis-Giandomenico Romanelli, Venezia, Roma-Bari 1985, pp. 235 ...
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Gli ultimi quarant’anni
Luca Pes
Il territorio e le parole
Chi studia Venezia nella seconda metà del Novecento si trova davanti a un problema inedito: quello della sua definizione e descrizione. Infatti, [...] urbs e civitas che è assai simile a quella di Bellavitis: Venezia come costruito compiuto (la città storica) e Venezia l’ospedale a Mestre)(53); la metropolitana veneta sostenuta da Giusto Tolloy (proposta nel 1967, senza esito concreto)(54); la già ...
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Committenza e arte di Stato
Patricia Fortini Brown
Esaminando i tre secoli già trascorsi, Francesco Sansovino identificò nel doge Pietro Gradenigo (1289-1311) l'artefice dell'eccezionale longevità [...] ampio progetto (22).
La sala fu ultimata al momento giusto, in quanto, a partire dal 1310, il consiglio era Baltimore 1966, pp. 269-270 (pp. 269-284). Cf. Giorgio Bellavitis, L'Arsenale di Venezia. Storia di una grande struttura urbana, Venezia 1983 ...
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