Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio [...] 245], pp. 300 e 304; v. anche Andrea Da Mosto, I dogi di Venezia nella vita stesso, Giovanni Tiepolo, riteneva giusto non vincolare a una disciplina «Madallena di marmo fino», lascia anche Diamante d’Elia alla chiesa di Santa Maria del Soccorso, ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] patriarca di Venezia è l’uomo giusto non solo per equilibrio e capacità generale in sostituzione di Andrea Pangrazio. Il nuovo segretario 134.
49 Su Moro e questa fase della Dc cfr. A. D’Angelo, Moro, i vescovi e l’apertura a sinistra, Roma ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] aver definito «sante e giuste» le cause della guerra 470; P. Magnani, La corrispondenza tra Pio X e monsignor Andrea Giacinto Longhin, in Pio X e il suo tempo, a tempi di un regime, Milano 1946.
137 J.D. Durand, L’Église catholique dans la crise de l ...
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La città dei «piaseri»
Feliciano Benvenuti
L’Europa e Venezia
Concorrono molte ragioni per fare della Venezia del Settecento uno dei punti focali dell’attenzione europea, molte ragioni che subito appaiono, [...] alli quali pretendono di rimediare ».
Andrea Tron vedeva chiaro, ma non compagnia del Sacchi una commedia, Le droghe d’amore, nella quale veniva messo in scena una ben maggiore libertà politica. Ed è giusto che gli Inglesi, ma solo loro, potessero ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] Ritratti d’Italiani illustri: Vincenzo Gioberti, Cesare Balbo, Carlo Troya, Giovanni Berchet, Silvio Pellico, Giuseppe Giusti.
La loro modernità è evidente se paragonata alla grande opera di Andrea Appiani il Giovane Venezia che spera (olio su tela, ...
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DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] s.). Non è chiaro dove il D. abbia seguito i suoi studi. Un biografò suo contemporaneo, Andrea Morosini, scrive che si sarebbe dedicato era opera di allievi di Alessandro Vittoria. Era giusto che riposasse li, nel centro più significativo del ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] segretario monsignor Andrea Bizzarri, che con l’aiuto del cappuccino Giusto da Camerino di centinaia tra saggi e volumi, tra i quali l’Opera omnia di s. Tommaso d’Aquino.
23 G. Martina, Storia della Compagnia di Gesù in Italia (1814-1983), Brescia ...
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Patriziato e giurisdizioni private
Sergio Zamperetti
Un ceto eterogeneo
Nella tarda primavera del 1646 i fratelli Ottoboni patrizi veneziani non lo erano ancora diventati. Anzi, la complessa trattativa [...] mercante e prestatore veronese, patrizio dal marzo 1647, che giusto un anno dopo si rivolse addirittura ad un «Principe quello che lo stesso doge Andrea Gritti, nel 1533, aveva denunciato come un palese tentativo d’insignorimento di tutta la parte ...
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fare
Carlo Delcorno
. Dal latino facĕre, da cui già nel sec. VI deriva la forma contratta fare per analogia con dare. Usatissimo in D., copre pressoché tutta l'area semantica che il vocabolo domina [...] di ': If XIII 123 [Giacomo da Sant'Andrea] di sé e d'un cespuglio fece un groppo; XV 73 Faccian terza setta contro nostro volgare si fa per cupiditate di vanagloria; Pg II 97 di giusto voler lo suo si face. Si vedano anche Rime XCI 28, Cv I VIII 11 ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. La comunicazione scientifica ed erudita
Michael J. Gorman
La comunicazione scientifica ed erudita
Nei tre libri del De occulta philosophia, [...] sul disco lunare nel modo giusto, chiunque avrebbe potuto leggerli sulla stampa ebbe conseguenze straordinarie sui metodi d'indagine della Natura dopo la metà humani corporis fabrica (1543) di Andrea Vesalio. Queste xilografie rappresentavano corpi ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...