Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] l’incolumità:
Costantino, il re giusto, credette in Dio con tutto il ’Église d’Abou’s-Seifein, in Bulletin de l’Association des amis de l’art copte, 3 (1937), pp. 2008, pp. 383-393, che non tiene però conto del fatto che l’aureo di MḤDYS è certamente ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] era trovata a dover fare i conti con la tentazione, ricorrente in per l’edificazione di un giusto ordine della società e dello p. 326.
50 Uno stralcio del discorso di monsignor R. De Roo (Victoria) del 7 ottobre 1964 in Il Concilio Vaticano II. ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] Dio e l'apostolo è il giusto garante all'interno dell'ecclesia dei futuri dei pesci; esporle tutte sarebbe come contare i flutti dell'oceano o tentare di in tutti i punti, se lo si può provare" (De Genesi ad litteram, II, 9, 21).
Infine, nel ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] ita evanescunt") e contrappone il modello di un pontefice giusto e misericordioso, intento alla cura del gregge affidatogli da annona frumentaria in Campo de' Fiori. Un'iniziativa molto importante per Roma, se si tiene conto delle ricorrenti carestie ...
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Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] degli anni Novanta dell’Ottocento, de La valdotaine.
Il prevalente interesse trattava di trovare il giusto modo per coniugare il centralismo . Zaninelli, cit., pp. 882, 891.
15 G. Conti, L’area toscana: la socialità ostacolata da contrasti interni e ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] Verso la fine del secolo, se ne contavano una dozzina. Oltre ai Salesiani e ad alcuni fatica a trovare il passo giusto per imporsi fra la gioventù (Gil), in Dizionario del fascismo, a cura di V. De Grazia, S. Luzzatto, 2 voll., Torino 2005: I, ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] se è disinteressata, ossia se viene compiuta non poiché speriamo di ottenere un vantaggio, ma perché riteniamo giusto in sé compierla. In sostanza, quello che conta è l'intenzione che sta dietro le nostre azioni. Ecco perché Kant non ci dice cosa ...
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Laicità
Gustavo Zagrebelsky
Termini attuali
La laicità è un concetto problematico che indica una tensione o un conflitto sempre nuovo da dipanare o risolvere, di cui si può ragionare solo nelle situazioni [...] distinte e reciprocamente indipendenti – si trova oggi fare i conti con la contestazione della sua ragione fondativa. La religione è per il giusto ordine sociale. In questo documento – parole dello stesso Papa nel preambolo della Graves de communi – ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] questioni radicali che riguardano "il giusto modello di organizzazione della vita Russia, senza fare i conti con le particolari condizioni storiche religioni, Torino 1996).
Lion, A., La logique de l'orthodoxie, in "Revue des sciences philosophiques et ...
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GIOVANNI XXII, papa
Christian Trottmann
Jacques Duèse (Jacme Duesa), figlio di Arnaud, nacque a Cahors nel Sudovest della Francia, intorno al 1244 da una famiglia molto abbiente della borghesia cittadina.
Minuto [...] stessa causa può forse essere giudicata due volte da un Dio giusto? Una volta di più, l'opinione del pontefice mostra al cardinale Annibaldo Caetani dei conti di Ceccano o il maestro del Sacro Palazzo, il domenicano Armand de Bellevue, svolsero un ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, vantaggioso, in modo insomma da dare soddisfazione...