Arti marziali
Giorgio Barbieri
Definizione
La denominazione arti marziali comprende un ampio numero di discipline di combattimento e autodifesa, prevalentemente di origine orientale. Si ritiene, infatti, [...] forte spinta alla competizione e al tempo stesso il giusto riconoscimento verso chi si è battuto con coraggio e al CONI dal 1996. La disciplina conta oggi circa 20.000 praticanti. Agli Europei organizzati a Povoa de Varzim (Portogallo) nel 2002 la ...
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Atletica - Le specialità: la velocità
Sandro Aquari
La velocità
Cenni storici
Il termine velocità comprende tutte quelle gare di corsa piana che, genericamente, richiedono da parte degli atleti lo [...] correre i 200, se preparato nel modo giusto, in almeno 20,20″.
Pietro Mennea fu a Parigi, sulla pista in erba nel Bois de Boulogne, si prese la soddisfazione di correre per di chi lo deve ricevere, non conta quindi la posizione del corpo o degli ...
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Lavoratrici
Maria Teresa Sega
Zanze era di Cannaregio e faceva l'infilaperle. Passava lunghe ore seduta in circolo con le vicine in calle, la sessola di legno sulle ginocchia, ridendo talvolta con [...] da la Zueca, operaie de Herion, che fè le magie cussì fine e cussì calde per i altri, e batè le brochete per conto vostro; e infin a donna, i primi a condannarla quando reclama ciò che è giusto. Il colpo inferto è duro e la risposta, altrettanto ...
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Gli uomini capitali: il "gruppo veneziano" (Volpi, Cini e gli altri)
Maurizio Reberschak
Potenza e catastrofe
Alle ore 22.39 del 9 ottobre 1963 il movimento franoso delle pendici del Toc, già in atto, [...] e la sua funzione di rappresentanza; ed è giusto che in relazione a queste funzioni, a questa Taccuini, p. 264.
203. Ettore Conti, Dal taccuino di un borghese, Bologna 1986 [Milano 1946], p. 453.
204. Renzo De Felice, Mussolini l'alleato. 1940-1945 ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] d'agonia. Ed erano poi da mettere nel conto i consulti (24).
Per coloro che non sue malversazioni; se fosse giusto processare e condannare i del '400 e '500, Bari 1964, p. 78; G. De Sandre, Dottori.
14. Infatti a Verona la presenza dei medici ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] solo di tutta Italia, ma di tutta la Cristianità». La città più giusta, più salda, più ricca, più splendida che sia mai esistita: supponenza. Ciò malgrado, le parole tornano a contare. «La materia de' libri par cosa di poco momento perché tutta ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] Questo "discorso ortodosso sulle istituzioni della Repubblica", come giustamente lo chiama Del Negro (59), si ripropone di lì de' Poveri, affinché non si rendano pesanti [...], coll'obbligar le famiglie ricche a dividersi". "Era, in fin dei conti ...
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Dalla ricostruzione al 'problema' di Venezia
Leopoldo Pietragnoli
Maurizio Reberschak
Prologo. La "regina malata"
"Venezia, la nostra città - prezioso patrimonio artistico non solo dell'Italia ma [...] rientravano nel progetto che, sul piano nazionale, giusto in quel torno di tempo, il partito a norma dei sacri canoni la lettura de "Il Popolo del Veneto", organo provinciale A ferragosto del 1960 si contarono al Cavallino 50.000 ospiti ...
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] lauto pranzo a Monsignor Nunzio Aldrobandini, Signor Contede Bassis, Generale delle Poste dell'Impero in Seneca: Manca la sicurezza all'opre ingiuste./ Nerone: Sarà sempre il più giusto il più potente./ Seneca: Ma chi non sa regnar sempre può meno ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] che tendeva a considerarla una giusta pena aggiuntiva: "siché credo . Per reati di minor conto, la pena consisteva spesso . 80-81.
91. Venezia nel MCDLXXXVIII, pp. 84-85, 94; M. Sanudo, De origine, pp. 30, 64-65, 172; Id., I diarii, VII, col. 579; ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, vantaggioso, in modo insomma da dare soddisfazione...