Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] l’incolumità:
Costantino, il re giusto, credette in Dio con tutto il ’Église d’Abou’s-Seifein, in Bulletin de l’Association des amis de l’art copte, 3 (1937), pp. 2008, pp. 383-393, che non tiene però conto del fatto che l’aureo di MḤDYS è certamente ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] presso l'eresia, non tenendo conto dell'ordine divino attestato dal Genesi finito per condizionare più del giusto alcuni interpreti (si veda, discorre alle pp. 155-63); cap. XVII (L'équifibre de la terre et des mers. II. La théorie parisienne), pp ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] dalle altre. Pur dando il giusto peso alle fonti non africane e Africani residenti in Europa non potevano contare su risorse autonome, e prosegue illustrando - e della rivale UEAC (Union des États de l'Afrique Centrale), formatasi poco dopo, che ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] fermento, a fare i conti con un anticlericalismo diffuso e inarrestabile e di per sé benefico e giusto, che posto vi avrebbero avuto la Chiesa -63.
11 P. Bénichou, Le temps des prophètes. Doctrines de l’âge romantique, Paris 1977.
12 G. Falco, La ...
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Un teatro piccolo, povero, nuovo
Piargiorgio Giacchè
Un prologo su teatro e territorio
Il rapporto tra teatro e territorio è da sempre tanto obbligatorio quanto problematico, almeno per via della differenza [...] – l’unico e il più giusto compromesso. In realtà si tratta, però nuove di registi-demiurghi al loro livello. A conti fatti e con il passare dei decenni si Bene, La voce di Narciso, Milano 1982.
M. De Marinis, Il nuovo teatro. 1947-1970, Milano 1987.
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MACRO E MICROANALISI
Marco Lippi e Nicolò Addario
Economia
di Marco Lippi
Introduzione
Il più importante oggetto di interesse per l'economia politica è sempre stato costituito dalle grandezze macroeconomiche, [...] può scendere fino al suo 'giusto' livello. Quest'ultimo, ossia la stessa cosa. Allora molti si renderanno conto del fatto che bisogna capire non solo il des systèmes et épistémologie, in La notion de système dans les sciences contemporaines (a cura ...
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L'agricoltura
Sante Bortolami
I. "Non ara, non semina, non vendemmia"
È fin troppo nota l'immagine dei Veneziani suggerita dal commentatore delle Honorantie civitatis Papie al principio del secolo [...] esiguo numero (in una assemblea di capifamiglia de ambas Clugias del 1027-28 si contano poco più di un centinaio di intervenuti) far caso a una serie di concomitanze solitamente trascurate. Giusto "prope Cluiam" - ai confini di quel territorio ...
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Germania, Regno di
WWolfgang Stürner
I. Condizioni e contesti fondamentali
A) Estensione e sviluppo demografico; sfruttamento della terra e insediamento a oriente
Gli atti della cancelleria imperiale [...] convinzione che l'imperatore fosse nel giusto e che indubitabilmente fosse il più forte si aggiunsero alcuni principi imperiali e conti, intendevano assicurare la pace e il 1877, pp. 1-384.
Conradus de Fabaria, Continuatio casuum Sancti Galli, a ...
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Famiglie e affermazione politica
Andrea Castagnetti
Premessa
La scarsità e la frammentarietà della documentazione (1) fino alla seconda metà del secolo X costituiscono un grave ostacolo a conoscere [...] forse identificata con quella di due "de Auro" presenti nell'atto ducale del p. 231, che ne pone giustamente in luce le aspirazioni all'ereditarietà , pp. 409-416.
81. Andrea Castagnetti, I conti di Vicenza e di Padova dall'età ottoniana al comune ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] era trovata a dover fare i conti con la tentazione, ricorrente in per l’edificazione di un giusto ordine della società e dello p. 326.
50 Uno stralcio del discorso di monsignor R. De Roo (Victoria) del 7 ottobre 1964 in Il Concilio Vaticano II. ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, vantaggioso, in modo insomma da dare soddisfazione...