Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] alla lotta, e dunque i più, si resero conto che subire ingiustizia è un male più grande e che afferma l'identità di 'legittimo' e 'giusto' sulla base di una convenzione.
Anche il lessico moltitudine e il popolo è il re" (De cive, XII, 8). Vi è un filo ...
Leggi Tutto
Politica e giustizia
Guido Ruggiero
La cronaca trecentesca del doge veneziano Andrea Dandolo contiene una lunga e importante analisi del ruolo di mediazione, già allora mitico, svolto da Venezia [...] crimini. Tanto "excessus emendare" quanto "de vitiorum correctione" indicano uno stretto rapporto società. Per determinare il giusto taglio non servivano leggi astratte (ma i banditi furono di più, contando coloro che erano fuggiti dalla città per ...
Leggi Tutto
Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] Romano», che vuol dir «grande» e giusto e giustiziere secondo il mondo e la storia monatti, e per un altro verso nella casa del conte zio, e magari un po’ nella testa di Lettre à M. C.*** sur l’unité de temps et de lieu dans la tragédie, tutto ciò che ...
Leggi Tutto
Domenico Dalfino
Abstract
Nell’attuale ordinamento il regolamento di competenza risponde alla esigenza di addivenire in tempi rapidi a una pronuncia in tema di competenza definitiva e vincolante. Il [...] fare i conti con quella giur., 2001, 51, con note di G. Ruffini e M. Marinelli; in Giust. civ., 2001, I, 761, con nota di G. Monteleone; in Riv in Foro it., 2000, I, 2307, con nota di F. De Santis. Successivamente, tra le tante, v. Cass., ord., 30.10 ...
Leggi Tutto
Immagini di Venezia in Terraferma: nel '500 e primo '600
Sergio Zamperetti
Alcune premesse
L'arco cronologico che dal primo Cinquecento conduce fin verso i decenni iniziali del secolo successivo, [...] et grande quanto de alcun'altra che fosse giammai", e il cui dominio "è tenuto [...> il più giusto governo che hoggidì si ceto (47). Mentre non mancava neppure chi, come il conte friulano Girolamo da Porcia, descrivendo nel 1567 la sua Patria ...
Leggi Tutto
Comparazione giuridica
René David
Introduzione
Accanto al metodo sperimentale la comparazione rappresenta uno dei mezzi fondamentali di acquisizione delle conoscenze, che può essere utilizzato per illuminarci [...] diversità può essere giustificata: può essere giusto in questa o quella materia ispirarsi dato saliente di cui occorre tener conto, piaccia o no, se si comparative, Paris 1950.
David, R., Les grands systèmes de droit contemporains (9 ed. a cura di C. ...
Leggi Tutto
CASTELSEPRIO
M. Andaloro
(Flavia Sibrium, Sibrie nei docc. medievali)
Località della Lombardia settentrionale in prov. di Varese, già abitata dai Galli Insubri, C. è ricordata per la prima volta nelle [...] nel sec. 12° la dinastia dei conti del Seprio, si incrementò la decadenza di ubicazione per la quale il giusto richiamo agli affreschi preiconoclasti della , fra i secc. 6° e 7° (Toesca, 1947; 1951; de Francovich, 1951, pp. 82-83 n. 2) o al sec. ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] poetico è la soluzione di certe situazioni (capitoli XII o XXII, o XL). I conti, ad ogni modo, Dante si trova a doverli fare soprattutto, come si è scoperte. Il De amicitia non ci sta solo come auctoritas e fonte di dottrina, ma, giusta l'intenzione ...
Leggi Tutto
Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] se è disinteressata, ossia se viene compiuta non poiché speriamo di ottenere un vantaggio, ma perché riteniamo giusto in sé compierla. In sostanza, quello che conta è l'intenzione che sta dietro le nostre azioni. Ecco perché Kant non ci dice cosa ...
Leggi Tutto
Raffaella De Matteis
Abstract
Viene esaminata la sequenza preliminare-definitivo (di vendita) che nell’ambito degli acquisti immobiliari rappresenta la forma giuridica normalmente impiegata dagli stipulanti [...] della metamorfosi dallo stesso subita come pactum de contrahendo (Cass., 16.6.2006, n bonifici bancari/versamenti su conti correnti bancari o postali vendita e la riduzione del prezzo quale rimedio specifico, in Giust. civ., 1985, II, 1630; Di Majo, A ...
Leggi Tutto
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, vantaggioso, in modo insomma da dare soddisfazione...