VISO, Monte (più comunemente Monviso; A. T., 24-25-26)
Piero Landini
Il Vesulus dei Romani, è la più alta cima delle Alpi Cozie (m. 3841), dominante con la sua piramide ardita tutta la pianura piemontese. [...] Cima delle Lobbie, m. 3015, ecc.), con pochi e alti valichi, percorsi soltanto da mulattiere. Imponente è stata la glaciazione all'aprirsi del Quaternario, come attestano i grandiosi apparati morenici specie in Valle Varaita e in Valle di Po; scarsi ...
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GUADARRAMA, Sierra de (A. T., 39-40)
Giuseppe CARACI
Massiccio montuoso della Penisola Iberica, all'estremità della cordigliera carpetanica, separante i due bacini del Duero (a N.) e del Tago (a S.). [...] , si aggiungono quelle morfologiche, derivate dalla più o meno intensa denudazione alla quale sono andate soggette. La glaciazione quaternaria è attestata dalla presenza di circhi e di laghi glaciali, specialmente nella zona che guarda all'alta ...
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SIERRA NEVADA di Santa Marta (A. T., 153-154)
Riccardo Riccardi
Massiccio montuoso della Colombia, che forma un blocco triangolare (ogni lato del quale ha una lunghezza di circa 120 km.) innalzantesi [...] a N., le nevi permanenti. Nelle zone più elevate s'incontrano alcuni piccoli ghiacciai. Tracce di una più ampia glaciazione quaternaria (laghetti di circo, morene) si osservano oltre i 3600 m.
Sulle più basse pendici sud-occidentali della Sierra ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] da un periodo preglaciale, è detto Elsteriano, il medio è detto Saaliano, il più recente Vistoliano; tra la prima e la seconda glaciazione e tra la seconda e la terza ci fu un periodo interglaciale. Nello spazio che fra il grande mantello di ghiaccio ...
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VISTOLA (polacco Wisla; ted. Weichsel; lat. Vistula, Vistla e Visculus; A. T., 51-52)
Giuseppe Caraci
È il maggiore dei fiumi che sboccano nel Baltico, e il fiume polacco per eccellenza, comprendendo [...] dove il fiume, mutato di nuovo (in SO.-NE.) il senso della marcia, s'apre la via nelle morene di fondo dell'ultima glaciazione. La valle si fa pił ampia - da 30 a 40 km. in media - e le terrazze che la caratterizzano dominano quasi insensibilmente il ...
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REUSCH, Hans Henrik
Maria Piazza
Geologo e petrografo norvegese, nato a Bergen il 5 settembre 1852, morto il 27 ottobre 1922 in conseguenza di una caduta dal treno nel viaggio verso Oslo. Il R. fu assistente [...] ), riguardante un territorio particolarmente complicato. Si occupò delle modificazioni morfologiche della Scandinavia, in seguito alla glaciazione diluviale, della formazione dei fiordi, del trasporto di rocce per mezzo degli icebergs e dell'erosione ...
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I geografi dànno il nome di Carpazî all'insieme di montagne che, disegnando un arco attraverso l'Europa centrale, traversano la Cecoslovacchia, la Polonia, la Romania, da Bratislava, sul Danubio, ad Orşova [...] si estendeva fino ai piedi dei Beschidi e risaliva anche erte valli; a sud non si ebbero mai altro che glaciazioni locali. Abbiamo dunque una flora il cui equilibrio venne turbato solamente dal raffreddamento quaternario, ma che in nessun luogo è ...
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NEW HAMPSHIRE (A. T., 130-131 e 132-133)
Giuseppe CARACI
Henry FURST
HAMPSHIRE Uno dei tredici stati della Nuova Inghilterra, che formarono il nucleo dell'attuale Confederazione nordamericana, oggi [...] a molli ondulazioni, salvo a N., dove al più deciso rilievo delle White Mountains si aggiungono gli effetti della glaciazione pleistocenica, visibili soprattutto nel gran numero (circa 600) di piccoli e medî laghetti, di regola allungati nel senso ...
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TARBAGATAI (A. T., 97-98)
Michele Gortani
Catena montuosa relativamente lunga e stretta, che si eleva ad E. della regione del Lago Balchaš e corre parallela all'Altai russo, in direzione NO.-SE., descrivendo [...] groppe quarzitiche e cupole granitiche. Solo nel Saur vi sono ancora ghiacciai; numerose sono però le tracce di antica glaciazione, benché in generale meno intense che nell'Altai; dal Saur i ghiacciai scendevano lungo la valle del Kobu fino ...
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LABRADOR (A. T., 125-126)
Herbert John Fleure
Grande penisola dell'America Settentrionale, che si protende verso N. tra la Baia di Hudson e l'Oceano Atlantico, vasta circa 1 milione e mezzo di kmq., [...] delle isole, e fece sì che il mare invadesse le parti inferiori delle vallate, in cui sono anche abbondanti tracce di glaciazione. Queste valli sommerse si possono pertanto dire dei fiordi. Quello del fiume Hamilton è di gran lunga il più ampio: qui ...
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glaciazione
glaciazióne s. f. [der. del lat. glaciare «ghiacciare»]. – In geologia, il progressivo svilupparsi dei ghiacciai che, avverandosi favorevoli condizioni climatiche, hanno in diversi periodi della terra lasciato le loro tracce in...
scandinavo
scandinàvo (meno corretto scandìnavo) agg. e s. m. (f. -a). – Relativo, appartenente alla Scandinàvia, penisola dell’Europa settentr. circondata dal mar di Norvegia, dal mare del Nord, dal mar Baltico e dal golfo di Botnia: i fiordi...