Tumore (detto anche tumore ipernefroide, tumore epinefroide, tumore di P. Grawitz), benigno o maligno, originato dall’epitelio dei tubuli renali, caratterizzato macroscopicamente dal colorito giallo-solfo [...] e istologicamente dalla proliferazione delle cellule tubulari deputate al riassorbimento dei lipidi e del glicogeno. ...
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Gierke, Edgar von
Patologo e batteriologo tedesco (Breslavia 1877 - Karlsruhe 1945). Prof. di batteriologia all’univ. di Karlsruhe. Autore di lavori sui gruppi sanguigni, sulle malattie da carenza, sulle [...] emopoietico e in particolare sulla malattia emolitica del neonato, sul contenuto o il deposito di glicogeno in vari organi. Malattia di G., o glicogenosi epatorenale di tipo I: malattia ereditaria di tipo autosomico recessivo dovuta a carenza dell ...
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Patologo e batteriologo tedesco (Breslavia 1877 - Karls ruhe 1945); prof. di batteriologia a Karlsruhe. Autore di lavori sui gruppi sanguigni, sulle malattie da carenza, sulle malattie del sistema emopoietico [...] e in particolare sulla malattia emolitica del neonato, sul contenuto o il deposito di glicogeno in varî organi. ...
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Armanni, Luciano
Anatomopatologo (Napoli 1839 - ivi 1903). Prof. a Napoli, è ricordato per le ricerche sulla contagiosità della sostanza caseosa del tubercolo tubercolare, sull’agente eziologico del [...] barbone bufalino, sulla sifilide epatica. Lesione di A.: lesione vacuolare dei tubuli renali dovuta a infiltrazione di glicogeno in corso di diabete mellito. ...
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(o glicosio) Il monosaccaride più diffuso in natura. È chiamato anche destrosio; un tempo era noto anche con i nomi di zucchero d’uva o d’amido.
Generalità
Il g. si trova allo stato libero nella frutta [...] anche perché rappresenta la forma in cui i glicidi si trasformano per essere utilizzati dall’organismo per formare il glicogeno del fegato, il lattosio del latte, il ribosio dei nucleotidi ecc. Negli organismi inferiori il g. ha parte fondamentale ...
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Nella terminologia scientifica, soprattutto medica, primo elemento di parole composte, che significa «fegato». Epatocita è la cellula epatica, caratterizzata da un nucleo piuttosto voluminoso con uno [...] o due nucleoli; nel citoplasma si riscontrano mitocondri di forma ovale, un reticolo endoplasmatico granulare e rosette di glicogeno; l’apparato di Golgi è in prossimità del capillare biliare; le altre estremità cellulari sono provviste di microvilli ...
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corticosterone
Ormone prodotto dalla zona fascicolata della corteccia surrenalica. Tipicamente influenzato dalle condizioni di stress più degli altri ormoni della stessa ghiandola, il c. regola sia il [...] minerale che quello glicidico: favorisce il riassorbimento renale di sodio, l’assorbimento dei carboidrati e la loro trasformazione in glicogeno nel fegato, modula l’utilizzo dei glicidi da parte dei tessuti. La sua sintesi avviene, su stimolo dell ...
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Organo ghiandolare complesso annesso all’intestino, presente negli animali Vertebrati.
Anatomia e medicina
Anatomia comparata e umana
Il f. è la più grossa ghiandola del corpo dei Vertebrati, situata [...] dei bisogni immediati e dell’immagazzinamento dei materiali di riserva. Nel f. una parte degli zuccheri semplici viene trasformata in glicogeno e questo, a sua volta, viene scisso, a seconda delle richieste dell’organismo, in glucosio (glicogenolisi ...
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Biochimici cecoslovacchi (Carl: Praga 1896 - Cambridge, Mass., 1984; Gerty: Praga 1896 - St. Louis 1957), coniugi, emigrati negli USA (1922) e naturalizzati (1928). Hanno svolto la loro attività scientifica [...] del metabolismo dei glicidi, alla conoscenza del quale hanno portato contributi notevolissimi: tra l'altro sulla sintesi biologica del glicogeno e sul meccanismo d'azione dell'insulina. Per tali ricerche fu loro conferito, insieme con B. Houssay, il ...
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Biochimico francese naturalizzato argentino (Parigi 1906 - Buenos Aires 1987); direttore dell'Istituto per le ricerche biochimiche di Buenos Aires e del dipartimento di biochimica dell'univ. di Buenos [...] del glucosio-difosfato con l'uridina in presenza di un enzima (estratto dal fegato del ratto) viene incorporato nella molecola del glicogeno. Un analogo sistema di sintesi è stato dimostrato da L. valido per l'amido. Le teorie di L., secondo le quali ...
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glicogeno
ġlicògeno s. m. [comp. di glico- e -geno]. – In chimica organica, polisaccaride di riserva degli organismi animali (ma presente anche in batterî, alghe, funghi), detto anche amido animale per il comportamento chimico simile a quello...
glicogenosi
ġlicogenòṡi s. f. [der. di glicogeno, col suff. -osi]. – In medicina, nome generico di un gruppo di malattie ereditarie del metabolismo caratterizzate da accumulo di glicogeno in varî organi; si distinguono almeno otto diversi...