Sostanze chimiche, correlate tra loro, che si accumulano nei tessuti animali in condizioni patologiche, ma riscontrabili in dosi minime anche in condizioni normali. Costituiti da acetone, acido acetacetico, [...] anni, a causa dell’attivissima utilizzazione di glucosio, non controbilanciata da una corrispondente riserva di glicogeno), ad aumentato fabbisogno glicidico nel corso di malattie infettive, a cattiva utilizzazione del glucosio (diabete), condizioni ...
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ORGANIZZATORE
Pasquale Pasquini
. Biologia. - Nello studio dei fenomeni di determinazione e di differenziamento che si verificano durante lo svilupparsi dell'uovo (v. embriologia, XIII, p. 868), così [...] attività glicolitica caratterizza i fenomeni di induzione, e su questa base, avanzata l'ipotesi che il glicogeno non dovesse ritenersi estraneo al funzionamento degli organizzatori. Esperienze successive appurarono che le induzioni ottenute col ...
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testosterone
Ormone steroideo che rappresenta il più comune ormone sessuale maschile. Sintetizzato soprattutto nelle cellule di Leydig del testicolo viene prodotto, sebbene in minore quantità, anche [...] un chiaro effetto anabolizzante a livello della sintesi proteica, mentre la sua carenza induce nel maschio la comparsa di creatinuria e diminuzione nella muscolatura striata di glicogeno, fosfageno e acido adenilpirofosforico. (*)
→ Aggressività ...
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Gruppo di ormoni secreti dalla corteccia surrenale con struttura chimica riconducibile a quella del ciclopentanoperiidrofenantrene. Benché la corteccia surrenale produca steroidi a 18, 19 e 21 atomi di [...] . In tal modo essi stimolano la gluconeogenesi a spese degli amminoacidi, determinando un aumento del contenuto di glicogeno epatico, della glicemia e dell’escrezione urinaria di azoto.
Il cortisolo (chiamato anche idrocortisone) è il principale ...
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Embriologia sperimentale. - I progressi di questa disciplina si sono andati sempre più estendendo ed affermando nel campo sperimentale con il precipuo scopo di risalire alle cause prime dello sviluppo [...] quella della scuola tedesca (F. G. Fischer e collaboratori) dalla quale dapprincipio fu sostenuto che l'evocatore fosse il glicogeno; dopo, scartata questa ipotesi, lo stimolo induttore fu riferito ad una azione non specifica di un acido d'alto peso ...
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Acido idrossipropanoico, CH3CHOHCOOH, noto nelle forme D-lattico, L-lattico (levogiro e destrogiro) e D-L-lattico, corrispondente al racemo. Tutte e tre formano sali con numerosi metalli (zinco, rame ecc.). [...] e proporzionale alla fatica) e durante il riposo si diffonde nel sangue da cui il fegato lo rimuove riconvertendolo in glicogeno attraverso la glicogenogenesi. In condizioni di aerobiosi l’acido l. è in parte ritrasformato in glucosio attraverso la ...
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Ormone ipoglicemizzante secreto dalle cellule delle isole di Langerhans del pancreas, isolato da F.G. Banting e C.H. Best nel 1921. Nel 1954 F. Sanger definì la struttura molecolare dell’i. di bue. L’i. [...] : la sua introduzione per via parenterale determina diminuzione della glicemia e scomparsa della glicosuria, favorisce l’accumulo del glicogeno nel fegato e completa la combustione dei grassi, eliminando lo stato di acidosi e la chetonuria. Un’azione ...
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Biologia dello sviluppo animale
di Giovanni Giudice
Le ricerche di quest'ultimo ventennio del sec. 20° hanno consentito di trovare risposte sempre più puntuali, in termini molecolari, a numerosi problemi [...] del gene dishevelled, inattiva una serina treonina chinasi, la GSK₃ (da glicogeno sintasi chinasi, un enzima cioè che aggiunge fosfato alla proteina che sintetizza glicogeno); questa proteina, se non fosse inibita, aggiungerebbe fosfato a un'altra ...
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fungo filamentoso
Paola Bonfante
Silvia Perotto
Fungo il cui corpo (tallo) è costituito da lunghi filamenti, chiamati ife. Le ife sono formate da cellule tubulari con un diametro variabile nell’intervallo [...] , un pericoloso patogeno con più di 41 milioni di basi e 12.000 geni. L’ifa ha mitocondri ma non plastidi, accumula glicogeno e presenta un complesso sistema di vacuoli in connessione tra di loro e coinvolti – con gli elementi del citoscheletro – nel ...
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Il prodotto del concepimento dei Mammiferi dalla comparsa dei caratteri propri della specie al momento del parto. Nella specie umana tali caratteri compaiono al 3° mese di gestazione, quando termina la [...] a opera del circolo fetale per essere coniugata dal fegato della madre ed escreta attraverso le sue vie biliari. Il glicogeno è presente in basse concentrazioni nel fegato fetale nel 2° trimestre di gravidanza; in prossimità del parto, però, il suo ...
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glicogeno
ġlicògeno s. m. [comp. di glico- e -geno]. – In chimica organica, polisaccaride di riserva degli organismi animali (ma presente anche in batterî, alghe, funghi), detto anche amido animale per il comportamento chimico simile a quello...
glicogenosi
ġlicogenòṡi s. f. [der. di glicogeno, col suff. -osi]. – In medicina, nome generico di un gruppo di malattie ereditarie del metabolismo caratterizzate da accumulo di glicogeno in varî organi; si distinguono almeno otto diversi...